Macerata: conclusioni redazionali di una giornata antifascista
Con Guido Caldiron concludiamo una grande e partecipata giornata antifascista
Con Guido Caldiron concludiamo una grande e partecipata giornata antifascista
Con Beatrice Pisa raccontiamo il movimento di liberazione delle donne all'interno della storia del femminismo italiano. Il primo movimento delle donne agli inizi degli anni 70, l'occupazione a via del Governo vecchio, il Buon Pastore, la legge contro la violenza sessuale e per l'aborto.
In studio con alcuni compagni di "Torpignattara solidale", rete che ha indetto una manifestazione per questo sabato – dalle 18.30 a piazza Malatesta – perché, come si legge sul manifesto, "i fatti di Macerata devono segnare un punto di non ritorno". Il redazionale inizia dopo la canzone dei Serpe in Seno e contiene anche l'intervento di un radioascoltatore.
Con Francesca Melandri presentiamo il suo ultimo romanzo Sangue giusto.
Nelle strade delle nostre città possiamo vedere schiere di riders che attraversano i quartieri per consegnare pacchi per aziende come Deliveroo, Just It, Foodora. A Bruxelles dove è più avanzato il fenomeno delle consegne dei fattorini su bici, da anni i riders si organizzano per ottenere migliori condizioni di lavoro. La maggior parte giovanissimi per poter sostenere la fatica del trasporto in bici, nelle ultime settimane, hanno scioperato bloccando le principali arterie della città e occupando la sede di Deliveroo in protesta contro le recenti misure che l'azienda vorrebbe applicare.
Ricordando anche chi finì nei campi di concentramento senza essere ebreo/a e chi fu sterminato lo stesso solo perchè era diverso o handicappato
La notizia sensazionale è quella di forti momenti di tensione tra Carabinieros de Chile e PDI (Policia De Investigacion). I gruppi speciali dei carabinieri si sono schierati in forza attorno al proprio centro operativo di Temuco per opporsi ad una perquisizione ordinata dal magistrato Luis Arroyo dell’ “Unità delitti ad alta complessità”. L’indagine riguarda la manipolazione e falsificazione di prove per arrestare otto membri di comunità Mapuche come appartenenti alla CAM (Coordinadora Arauco Malleco) e alla WAM ( Weichan Auka Mapu), accusati di attacchi incendiari e traffico di armi.
La Commissione parlamentare di Inchiesta ha stabilito che le sentenze emesse fino al 3° grado di giudizio erano basate su un cumulo di falsità mandando assolti i veri responsabili. Ne parliamo con un esponente del comitato familiari delle 140 vittime.