Tappabuchi
Corrispondenza di una lavoratrice del call center GSE in appalto ad Almaviva Contact Center. Alcuni dati e considerazioni sui morti sul lavoro.
Corrispondenza di una lavoratrice del call center GSE in appalto ad Almaviva Contact Center. Alcuni dati e considerazioni sui morti sul lavoro.
ntervento in studio delle lavoratrici e dei lavoratori del contact center di GSE sul cambio appalto in corso nel quale non si vogliono fornire garanzie nè sulla continuità contrattuale nè sulla locazione dei posti di lavoro. Insomma in bilico fra licenziamento e passaggio ad Almaviva, per questo in sciopero oramai da oltre una settimana.
Nel corso della trx è intervenuta una lavoratrice del call center Transcom di Bari minacciati di licenziamento travestito da trasferimento.
Corrispondenza con lavoratore Wind dopo la minaccia di esternalizzazione per 900 lavoratori/trici, aggiornamenti sulla vertenza Aci informatica, aggiornamenti sulla sanzione della Tim a Riccardo
Il corteo di Sabato 21 gennaio promosso dal Comitato lavoratori ex Almaviva 1666 ha visto scendere in piazza tante componenti sociali: le lavoratrici Almaviva in prima fila, gli autoconvocati telecom, lavoratori dell'Ama e di Alitalia, i lavoratori dei canili di Muratella e i movimeni di lotta per il diritto all'abitare. Il corteo partito da Piazza della Repubblica è stato bloccato due volte, la prima per un presunto pacco bomba nei pressi di via Cavour e l'altra nei pressi dei Fori imperiali dove le forze dell'ordine hanno tentato di spaccare il corteo infilandosi tra la lotta per la casa e i lavoratori ce si trovavano nella prima parte della manifestazione. Abbiamo analizzato la giornata, ai microfoni di Radio Onda Rossa, con Luca dei Calsh City Workers di Roma e una ex lavoratrice Almaviva del Comitato 1666.
La seconda corrispondenza è tratta da "Corrispondnze operaie" (23 gennaio 2017).
Malgrado gli accordi di maggio, Almaviva sostiene di essere in passivo e pertanto annuncia 2500 licenziamenti tra Roma e Napoli.
A telefono con una lavoratrice di Almaviva di Palermo, il colosso che ha 8000 dipendenti in Italia, affari fiorenti ma che vuole delocalizzare e ha reso noto un piano che prevede 1760 esuberi a palermo. La lotta di lavoratrici e lavoratori.
223° puntata: collegamento con un lavoratore delle raffinerie dell'Eni di Gela. Da una settimana la lotta va avanti con blocchi stradali degli snodi centrali della città. La mobilitazione continua (col supporto dell'intera città) in quanto sia azienda che politica istituzionale non danno risposte rispetto al piano di licenziamenti provocati dal mancato rispetto di un precedente accordo di riconversione di alcune parti dello stabilimento.
Collegamento con una lavoratrice del call center Uptime spa, che lavora per Poste Italiane: circa un centinaio di lavoratori e lavoratrici rischiano di perdere il posto di lavoro (dopo circa 15 anni) per un accordo al ribasso operato da Poste Italiane. Da circa 6 mesi i lavoratori hanno cominciato una vertenza caratterizzata da varie forme di protesta e sensibilizzazione.
Sul finire, aggiornamenti dalla vertenza alla Bormioli di Fidenza (Parma), dai lavoratori dell'Ilva di Genova e presentazione della prossima puntata che vedrà uno speciale sul rinnovo dei contratti del settore metalmeccanico e dei ferrotranvieri.
Notizie sul controllo con investigatori privati a danno di lavoratrici e lavoratori di Teleperformance, presidio a favore dei licenziati Fiat di Pomigliano, sciopero a Teverola (CE) alla TNT controllo il licenziamento di 3 lavoratori dei servizi di guardiania
Corrispondenza sugli addetti alla promozione degli enti no-profit, considerazioni sull'accordo dell'8 aprile 2015 di rinnovo dei contratti di solidarietà in Almaviva Contact. Morti sul lavoro ad Expo.
La procedura di cassa integrazione a zero ore è già iniziata nel call center di Lamaro; i lavoratori e le lavoratrici hanno comunque bocciato l'ipotesi di accordo sottoscritta dai sindacati complici, esprimendosi al referendum con 367 voti contrari e 123 a favore.