In questa corrispondenza andiamo in California dove un dottorando ci fa una panoramica del sistema universitario californiano anche a fronte dello sciopero indetto dal sindacato UAW (United Auto Workers). Si parla delle rivendicazioni avanzate in particolare sui quattro punti chiave che hanno portato dottorande, dottorandi e tutte le altre categorie di lavoratori e lavoratrici presenti nelle università a scioperare.
Nel novembre 2019 inizia nel campus di Santa Cruz della University of California un movimento studentesco di dottorandi e assistenti universitari che arriverà a coinvolgere tutti i 9 campus del sistema di università pubbliche californiane. La rivendicazione? Un aggiornamento dei loro stipendi per fare fronte all’aumento vertiginoso del costo della vita (in inglese, cost of living adjustment, da cui l’acronimo COLA).
Ne parliamo con un compagno di Santa Cruz che ha partecipato in prima persona alla mobilitazione, e che ci aiuterà a capire meglio le dinamiche della vicenda.
Torniamo a parlare della lotta dei e delle dottorande alla University of California.
Nell'ultima corrispondenza sul tema ci eravamo lasciati con una lotta in allargamento ma che aveva subito una dura battuta d'arresto dall'emergenza COVID.
Per le lotte degli ultimi mesi il conto repressivo sta arrivando soprattutto nel campus di Santa Cruz, dove molte persone hanno avuto provvedimenti disciplinari interni all'università che prevedono tra le altre cose anche la perdita dell'alloggio e della borsa di studio. Del resto è ormai noto che i tentativi di controllo delle mobilitazioni sono stati permessi dall'interazione e dallo scambio di personale mezzi e informazioni tra l'università, la polizia del campus, la polizia della contea e i militari.
La mobilitazione per gli aumenti salariali delle e dei dottorandi, dopo essersi allargata a tutti i campus californiani, inizia a muovere i primi passi anche in altri campus degli stati uniti.
Continuiamo a seguire la vertenza degli assistenti universitari in California: lo sciopero si è allargato ad altri campus, ha ottenuto la riassunzione degli assistenti licenziati qualche settimana fa; in questa situazione complessivamente positiva, il diffondersi del coronavirus pone dei seri problemi non solo alla prosecuzione materiale dello sciopero e delle mobilitazioni, ma anche alle scelte da compiere e dunque alla compattezza del movimento COLA.
In California la lotta degli assistenti universitari non si ferma. Siamo ormai a 1 mese di sciopero a Santa Cruz e 10 giorni di sciopero a santa barbara. L'università ha licenziato 100 lavoratori, cercando poi di riassumerne altri, ma non ci è riuscita, soprattutto nelle materie scientifiche, quindi molti corsi sono stati annullati.
Se da una parte questo ha fiaccato il rapporto con gli e le studenti, dall'altra si sono costruite relazioni di solidarietà sia con settori di società, sia con altri gruppi di lavoratori e lavoratrici interni all'università.
Si allarga la mobilitazione degli assistenti universitari in California. Dopo il pugno duro della scorsa settimana, l'università fa alcuni passi indietro, per quanto ancora non si parli nemmeno di accogliere le richieste degli scioperanti. Al momento santa cruz è in sciopero da 2 settimane, tante le iniziative negli altri campus. A Santa Barbara occupato il rettorato contro la minaccia di licenziamento per chi sta scioperando a Santa Cruz.
Torniamo a parlare delle mobilitazioni degli studenti in California. Nell'ultima settimana molte cose sono successe: gli e le scioperanti a Santa Cruz sono state caricate dalla polizia, molti studenti hanno espresso solidarietà, l'università ha reagito con minacce di sospensione, proposte conciliatorie irricevibili e inviti alla delazione.
L'università della California ha minacciato prima il licenziamento e poi l'espulsione a chi proseguisse nello sciopero in corso a Santa Cruz. Da domani i TA risponderanno passando ad una forma di sciopero totale (prima si limitavano a non correggere gli esami).
Intanto anche al campus di Santa Sarbara sta crescendo la mobilitazione. Una compagna ci racconta le possibilità e i limiti di questa lotta.