Governo e Questura vietano il Corteo nazionale del 5 Ottobre
GOVERNO E LA QUESTURA VIETANO IL CORTEO NAZIONALE DEL 5 OTTOBRE INDETTO CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE.
Lo avevano preannunciato a più riprese e alla fine hanno vietato il corteo nazionale del 5 ottobre. Ancora una volta il governo e la questura si piegano alle richieste dei sionisti di bloccare le mobilitazioni a favore della Palestina. Non bastano le 46 mila vittime a Gaza, gli oltre diecimila bambini uccisi e le migliaia di persone che sono scomparse sotto le macerie dei bombardamenti effettuati grazie agli aiuti militari ed economici dell'occidente; non bastano le distruzioni di scuole, ospedali, luoghi di culto; non bastano i missili scagliati sopra i campi profughi; non bastano le aggressioni dei coloni e dei soldati contro gli insediamenti e i campi palestinesi; non bastano i bombardamenti indiscriminati in Libano.
Ancora una volta il governo italiano, senza vergogna, si piega ai voleri dell'entità sionista e della Nato e si schiera con chi continua, ignorando ogni risoluzione dell'ONU e della corte internazionale di giustizia, nella sua volontà genocidaria.
L'obiettivo più volte dichiarato, anche pubblicamente, è quello di costruire la grande Israele calpestando e uccidendo (grazie anche alle armi fornite dall'Italia) chiunque si opponga a questo progetto. Non è più ora di divisioni e distinguo sia nella comunità palestinese che in chi in tutti questi mesi si è speso nella solidarietà al martirizzato popolo palestinese. Le leggi in discussione al Parlamento sotto la falsa sigla della "maggiore sicurezza" non faranno che aggravare un clima che già adesso è pesante per chi continua a combattere per i diritti e le libertà in questo paese come per i popoli di tutto il mondo.
E' il momento di difendere gli spazi di libertà rimasti.
NOI ASPETTEREMO LE DECISIONI UNITARIE IN MERITO AL CORTEO NAZIONALE CHE VERRANNO DALLE REALTA' PALESTINESI ma, allo stesso tempo, vogliamo dire che non possiamo e non vogliamo accettare che vengano vietati cortei in questo paese che rivendicano il diritto di tutti i popoli di lottare per la propria libertà. Non possiamo accettare il silenzio complice del nostro governo e di buona parte dell'occidente in merito al genocidio compiuto dallo Stato di Israele.
Vietate i cortei, aumentate le pene per chi lotta per i diritti negati in questo paese ma sempre al nostro posto ci troverete a fianco degli spazi di libertà e dei popoli in lotta per il loro diritto all'esistenza.
A fianco della Palestina e della sua resistenza.
Comitato di solidarietà con la Palestina in terzo