Con Maria Palazzesi, responsabile culturale di Archivia, presentiamo la settima edizione di Feminism, fiera dell'editoria delle donne, che apre domani 1 marzo alla Casa internazionale delle Donne.
Il secondo audio, con Elvira Federici della Sil, presenta la giornata del 4 marzo dedicata alla scuola.
Domenica 7 marzo torna Feminism, la fiera dell'editoria delle donne alla sua quarta edizione, in versione on line su facebook e youtube, sostenuta da Casa Internazionale delle Donne, Archivia, Legendaria e Sessismo e Razzismo (Ediesse), ne parliamo con Maria Palazzesi, una delle organizzatrici e Luisa Passerini, madrina con Dacia Maraini dell'edizione di quest'anno.
A questo link tutte le informazioni, il programma, i siti a cui collegarsi
Incastonata nel contesto politico e culturale della Verona degli anni '60 e '70, la figura di Giorgio Bertani, militante rivoluzionario oltre che editore, viene accuratamente ricostruita nel libro curato da Marc Tibaldi per la milieu edizioni, di recente pubblicazione.
Insieme al libro, intitolato non a caso "Giorgio Bertani editore ribelle", è possibile visionare un interessante docu-film (Verona city lights) in cui, oltre a Bertani, compaiono altri protagonisti di quella stagione politica e culturale.
Ne parliamo con il curatore del libro Marc Tibaldi
Dopo il fallimento della UTET, la più antica casa editrice italiana, il catalogo delle Grandi opere rischia di andare perduto o di finire nelle mani degli speculatori del settore.
Ne parliamo con Gianluca Cicinelli, promotore di un appello affinchè lo Stato ne acquisisca catalogo e magazzino.
Il 26 marzo il parlamento europeo ha approvato la direttiva sul copyright di cui avevamo già parlato nel 2018. Rispetto alla proposta di legge fatta ormai quasi un anno fa ci sono state alcune modifiche che non cambiano la sostanza della legge: ad esempio è stata fatta una eccezione piuttosto esplicita per le enciclopedie online, rispondendo quindi alla protesta di Wikipedia.
La legge renderà il link con "snippet" oggetto di copyright: d'ora in poi, dunque, per mettere un link che abbia anche due righe di contenuto ci sarà bisogno di un accordo commerciale con il produttore. Anche se la legge mira sostanzialmente a Google News e altri grandi aggregatori di notizie, viene fatta distinzione solamente per soggetti di ricerca o non commerciali, o economicamente irrilevanti. Tutti gli altri ne saranno invece soggetti, e dovranno quindi evitare l'uso di snippet nel loro sito, se non vogliono dover pagare dei diritti agli editori.
Altro punto importante della legge è lo spostamento dell'onere di verifica del rispetto del copyright ai siti che ospitano contenuti prodotti dagli utenti: se fino ad oggi la responsabilità di questi era appunto solo degli utenti che li caricavano, viene ora richiesto alle piattaforme (grandi o piccole che siano) di controllare cosa gli utenti caricano ed eventualmente bloccarlo. Questo richiederà la creazione dei cosiddetti upload filter, ovvero software (anche piuttosto complessi) preposti a determinare se un dato contenuto è in violazione del copyright. Come si intuisce, questo compito è difficilissimo, e con ogni probabilità verrà attuato con un gran numero di falsi positivi.
Facciamo delle considerazioni sulla legge, e anche sulle mancanze che riscontriamo nell'opposizione che è stata fatta.
Inizia venerdi 8 marzo alla Casa Inernazionale delle donne la 2 edizioni di Feminism, la fiera dell'editoria delle donne. Ne parliamo con una curatrice.
Continua la campagna di sottoscrizione per garantire la sopravvivenza della libreria Odradek, Davide ci racconta a che punto è arrivato il crowdfunding