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Informazione e centralizzazione: da RSS ai social... e ritorno

Data di trasmissione
Durata 2h 15m 27s
Durata 1h 0m 40s

La prima metà prende spunto dal decennale della morte di Aaron Swartz, hacktivista il cui nome è, tra le tante cose, legato ad RSS, una tecnologia che permette di raccogliere informazioni da ogni punto del web e aggregarle, il tutto senza l'ausilio di piattaforme centralizzate. Questa tecnologia precede cronologicamente l'emergere di quelli che ora chiamiamo social network, che essenzialmente traggono il loro valore dal mettersi come intermediatori di questo trasferimento di informazione, con le rendite di posizione del caso. Ripercorriamo la storia di RSS, una storia in cui le evoluzioni tecnologiche ci raccontano dei cambiamenti del panorama tecnologico circostante.
Per chi volesse sperimentare l'uso dei feed, date un'occhiata a quelli di radio ondarossa.

Nella seconda metà, rimandiamo l'approfondimento sul riconoscimento facciale andato in onda sabato mattina.

I feed: c'era una volta l'informazione distribuita sul web

Data di trasmissione
Durata 1h 14m 3s
Durata 25m 19s

Puntata dedicata ai "web feed": quella tecnologia che permette - in modo completamente decentralizzato - di leggere notizie da molte fonti in modo estremamente organizzato. Confrontiamo questa tecnologia con i modi più "moderni" di ottenere le informazioni, cioè tramite i social network. Anche se il lessico rimane simile (pensiamo al "seguire" di twitter, o al "news feed" di facebook) la differenza fondamentale è lo spostamento dell'informazione all'interno di piattaforme proprietarie che richiedono all'utente una registrazione, e gli consentono la sola fruizione dei contenuti che si trovano già all'interno della piattaforma, restringendo di fatto l'offerta di contenuti.

Il passaggio da un web aperto e decentralizzato al web delle piattaforme di social networking è passato anche per l'abbandono di un paradigma "pull" (come per i feed, in cui l'utente va a prendere l'informazione che gli interessa) in favore di tecnologie "push" (in cui una piattaforma invia all'utente le informazioni che crede gli interessino).

In chiusura riportiamo:

  • la notizia dell'integrazione delle 3 applicazioni di messaging di proprietà di Facebook (nonostante le promesse degli ultimi anni). Facebook ci rassicura: l'utente manterrà comunque un'illus^H^H^H^H^Hfeeling di scelta.
  • lo stesso zuckerberg scrive su repubblica che facebook vuole solo il bene di noi utenti, dando loro più potere, ma non spiegandoci quale potere, e addirittura la creazione di maggiori posti di lavoro. Contraddittorio non pervenuto (o almeno non immediatamente).
  • youtube smetterà di suggerire video di terrapiattisti e complottisti vari. Il tutto tramite un'operazione che funziona come una censura ma, dicono, non è censura.