Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

genova g8

Verso XX G8: RadioGap

Data di trasmissione
Durata 2h 2m 4s

La prima di una serie di approfondimenti che ci portarenno al ventennale del G8 di Genova 2001. In questo primo appuntamento abbiamo raccontato la storia di RadioGap, Radio Global Audio Project, che nasce come circuito di radio del movimento nell’ambito del Genova Social Forum riunitosi in occasione del vertice del G8. Il nome deriva da Gap, gruppo della Resistenza italiana. Radio Gap inizia a trasmettere il 16 luglio a Genova irradiando i suoi programmi dagli 87,800 mhz con lo slogan “otto contro il G8”. Otto erano infatti i membri originari del network, sette emittenti e un’agenzia di informazione: Radio Blackout (Torino), Radio Onda d’Urto (Brescia e Milano), Radio Fuiko, Radio Città 3, Radio K Centrale (Bologna), Radio Onda Rossa (Roma), Radio Ciroma (Cosenza), e Agenzia Amniset (Roma). 

Ne parliamo con Luca un ex redattore della Radio e Void.

Durata 2'h ca.

Vincenzo Vecchi, procuratore ricorre in cassazione contro no estradizione

Data di trasmissione
Durata 17m 31s

Vincenzo Vecchi è stato arrestato l’8 Agosto in Bretagna, colpito da due Mandati d’Arresto Europei a causa di due condanne a 13 e 4 anni di prigione in Italia. Si tratta di sentenze pronunciate senza prove e completamente sproporzionate rispetto ai presunti fatti imputati. Vincenzo aveva partecipato nel 2001 alla manifestazione contro il G8 di Genova e, in secondo luogo, ad una manifestazione antifascista non autorizzata a Milano. Quest’ultima si opponeva alla sfilata del partito di estrema destra “Fiamma Tricolore” che, secondo la legge Scelba, avrebbe dovuto essere vietata per apologia di fascismo. Proprio come molti altri italiani/e è stato vittima della repressione del Codice Rocco, ereditato dagli anni del fascismo di Mussolini, con l’accusa di “devastazione e saccheggio” che si basa sulla nozione di “concorso morale”. Si tratta di un principio di colpevolezza collettiva, completamente in antitesi con la presunzione di innocenza e con i diritti fondamentali. E che permette di emanare condanne dai 6 ai 15 anni di carcere per la semplice presenza ad una manifestazione, senza alcuna prova materiale. Questa legge è stata riesumata per condannare Vincenzo e le sue compagne/compagni a pene molto pesanti.

Il 4 novembre scorso la Corte di Appello di Angers non aveva riconosciuto il reato di devastazione e saccheggio e rifiutato l’estradizione in Italia di Vincenzo Vecchi ma il procuratore di Angers lo scorso 6 novembre ha deciso di ricorrere in Cassazione contro la decisione. Ne parliamo con una compagna del Comitato Sosteniamo Vincenzo.

Sostegno a Vincenzo Vecchi

Data di trasmissione
Durata 18m 8s

L'8 agosto Vincenzo Vecchi, Vince per compagni/e, che vive a Rochefort en Terre (Morbihan) da 8 anni, senza alcun problema con la giustizia e completamente integrato alla vita locale, viene arrestato dalla polizia, colpito da un mandato di arresto europeo. Viene portato al centro di detenzione di Vézin le Coquet in attesa dell’estradizione. Vincenzo era stato condannato a 11 anni e 6 mesi per il G8 di Genova 2001. Da quel giorno, sia in Francia che successivamente in Italia, si sono creati comitati a sostegno di Vincenzo, per la scarcerazione e contro l'estradizione in Italia e diverse iniziative di piazza.
Ne parliamo con una compagna di Milano.

Altre info su: https://www.sosteniamovincenzo.org/

 

Durata 18' ca.

Con un piede nella porta. Vincenzo e l’anomalia bretone

Data di trasmissione
Durata 23m 34s
Durata 20m 52s

Lo scorso 8 agosto Vincenzo è stato arrestato dalla Squadra Speciale Fuggitivi nei pressi di Rochefort en Terre, un piccolo villaggio bretone.  Ricercato dal 2012, dopo una sentenza che lo condannava in via definitiva a una pena di circa 13 anni per la sua partecipazione alle giornate del G8 di Genova 2001, Vincenzo mancava dall’Italia da più di 7 anni perché aveva deciso di sottrarsi alla cattura e di vivere libero finché possibile.

Raggiunto da due Mandati d’Arresto Europeo, uno dei quali poi risultato fasullo, oggi si trova nella prigione di Rennes, in attesa che la giustizia francese decida in merito al secondo di questi mandati.

Dal giorno successivo al suo arresto, da Rochefort en Terre, è partita una mobilitazione spontanea che ha presto contagiato altri villaggi della regione. Ad oggi si contano circa 27 comitati in suo sostegno sparsi per la Francia, tutti accomunati dall’obiettivo di ottenere la sua liberazione.

In un’intervista raccolta direttamente sul posto, alcuni partecipanti del comitato di Rochefort, ci raccontano di questa sorprendente solidarietà, del rapido allargamento che l’ha contraddistinta, e di come essa abbia – almeno per ora – contribuito a rallentare l’esecuzione del Mandato d’Arresto Europeo, assumendo la forma imprevista  di “un piede nella porta”.

Vi proponiamo un audio ripreso da: https://radiocane.info/ e parliamo delle mobilitazioni in corso in collegamento telefonico con un compagno.

Buon ascolto!

Genova 2001-2019: la memoria è un ingranaggio collettivo

Data di trasmissione
Durata 21m 27s
Durata 24m 20s

Genova per noi: 3 giornate di iniziative, ne parliamo con due avvocate che parteciperanno alla 3 giorni di confronto e iniziative

=========

per non dimentiCarlo

=========

Questo il programma

Venerdì 19 luglio Ore 15-20

Presso il CAP (CRAL Autorità Portuale) via Albertazzi 3 r (di fronte alla Caserma dei Vigili del Fuoco)

Giornata di studio e di confronto:

Modello di gestione dell’ordine sociale e programma politico in atto.

Ore 15 apertura dei lavori: Haidi Giuliani e Gilberto Pagani.

 

Ore 15,30 prima sessione:

Il diritto penale del nemico e la deriva politica e giudiziaria verso un regime di comando. Dietro e oltre le leggi di sicurezza a diciotto anni dalla sperimentazione del G8 di Genova.

 

Relatori: Livio Pepino, Gianluca Vitale, Enrico Zucca (in attesa di conferma).

Ne discutono: Cesare Antetomaso, Simonetta Crisci, Claudio Novaro, Giovanni Russo Spena.

 

Ore 17:30 seconda sessione:

La regola dell’eccezione: lo stato di polizia, un metadispositivo di controllo e disciplinamento. Tra panottico carcerario ed economia della sorveglianza, procedure di militarizzazione e strutture di apartheid.

 

Relatori: Caterina Calia, Maria Luisa D’Addabbo, Salvatore Palidda.

Ne discutono: Alessandra Ballerini, Sandra Berardi, Ornella Favero, Eleonora Forenza, Luca Greco, Luisa Mondo.

 

Organizzano: Osservatorio Repressione, Movimento Antipenale, Comitato Piazza Carlo Giuliani

 

Sabato 20 luglio, Ore 15-19,45

Piazza Alimonda

 

PER NON DIMENTICARLO

Con le canzoni e la musica di Altera, Contratto Sociale Gnu-Folk, Pardo Fornaciari con il Coro Garibaldi d’assalto, Luca Lanzi della Casa del Vento, Alessio Lega, Malasuerte FiSud, Lele Ravera (LRB Liberdade), Marco Rovelli con Massimiliano Furia, Pupi di Surfaro, Renato Franchi e l’Orchestrina del Suonatore Jones.

Con interventi dal palco.

Organizza: Comitato Piazza Carlo Giuliani

 

Domenica 21, Ore 15

presso il CSOA Pinelli, via Fossato Cicala 22 – Sangottardo

 

Grande Torneo di calcio su un campetto di periferia

Quest’anno nuove emozionanti regole: si giocherà 4 contro 4 ed ogni squadra dovrà avere in organico un under 14. Vittoria assicurata per ogni giocatore/giocatrice che si divertirà!

CARLO VIVE

Organizza: Centro Sociale Pinelli

Per una campagna di solidarietà coi processati di Genova, chi devasta e saccheggia sono i potenti!

Data di trasmissione
Durata 17m 16s

Undici anni dopo i fatti del G8 di Genova, 10 compagni/e rischiano di tornare in carcere con pene dagli 8 ai 15 anni. Oggi, non solo le ragioni che portarono in piazza le 300mila persone di Genova sono più vive che mai, ma l'utilizzo in chiave politico-repressiva dei dispositivi più infami del codice Rocco e dei reati associativi pone con urgenza la necessità di lottare per garantire l'agibilità politica e sociale dei movimenti. Una affollata assemblea ha avuto luogo al Forte Prenestino, con l'obiettivo di costruire una campagna di solidarietà, comunicazione e iniziativa per gridare e ottenere la libertà dei nostri compagni e compagne.