Irish folk music
Terza puntata dedicata alla musica tradizione irlandese. The Dubliners, Planxty, Altan. Questi alcuni dei gruppi selezionati. Special guest Cecilia.
Terza puntata dedicata alla musica tradizione irlandese. The Dubliners, Planxty, Altan. Questi alcuni dei gruppi selezionati. Special guest Cecilia.
Il confine fra Irlanda del nord e repubblica d'Irlanda, dopo la brexit, non è stato ripristinato, come era stato paventato da molti. Gli accordi di pace di Stormont sono stati salvaguardati e il pericolo di un ritorno della guerra civile nelle sei contee pare dunque scongiurato, ad essere messa a repentaglio però sembra essere l'unita statuale del Regno Unito, dal momento che si è resa necessaria la costituzione di una vera e propria barriera doganale fra l'Irlanda del nord e la rimanente parte del territorio britannico. A Gibilterra, territorio britannico nella penisola iberica, si è attuata un'operazione simile. Quanto si è avvicinata la possibilità di una riunificazione dei territori irlandesi sotto l'egida di Dublino? E quanto è a rischio la stessa esistenza di uno Stato britannico in considerazione delle sempre più forti spinte indipendentiste che agitano la Scozia?
Ne abbiamo parlato con Paolo Perri, dell'università della Calabria
Le elezioni di sabato scorso nella repubblica d'Irlanda hanno visto il trionfo dello Sinn Fein, la formazione politica della sinistra repubblicana che finora era stata maggioritaria solo nelle contee del nord sotto amministrazione britannica. Il partito, capitanato attualmente da Mary Lou McDonald, ha sbancato grazie ad una proposta politica basata sulla richiesta di un servizio sanitario pubblico universale e gratuito e di una politica sugli alloggi incentrato sulla costruzione di centomila abitazioni da affittare a prezzi calmierati. Anche le altre formazioni progressiste, dai verdi ai laburisti, hanno ottenuto buoni risultati, mentre sullo sfondo incombe la Brexit e la possibilità di nuove tensioni sul confine fra la repubblica irlandese e le contee del nord sotto controllo britannico.
Abbiamo chiamato ad analizzare il risultato elettorale Adriano Cirulli, ricercatore presso Uninettuno, e Paolo Perri, ricercatore all'università di Firenze
In tutta l’Irlanda, non solo nella capitale Dublino e nei centri urbani, ma anche nelle zone rurali (dove si temeva una vittoria del no) è stata schiacciante la vittoria del sì. L’87% dei giovani e il 70% delle donne hanno dunque votato per rendere meno restrittive le leggi sull’aborto.
Il fronte del no - con in testa i cattolici - non ha potuto fare altro che ammettere la sua sconfitta. Le gerarchie cattoliche del Paese hanno invocato la scomunica per chi ha votato "sì". Diviso al suo interno invece il Sinn Féin.
Ne riparliamo con una compagna che vive in Irlanda e che avevamo già sentito prima del voto.
Intanto si parla di un referendum sull'aborto anche in Irlanda del Nord.
Domani, venerdì 25 maggio, i cittadini e le cittadine della cattolicissima Repubblica d’Irlanda saranno chiamati ad esprimersi in un referendum che potrebbe finalmente eliminare le rigide restrizioni sull’aborto.
Gli elettori sono chiamati a esprimere un Sì o un No all’abrogazione dell’8° emendamento in Costituzione, che equipara il “diritto alla vita del nascituro” al “diritto alla vita della madre”.
Ne parliamo con una compagna che attualmente vive in Irlanda e che lancia dai nostri microfoni un invito a manifestare sotto l'ambasciata irlandese in Italia per avere maggiore attenzione sul tema.
Con Paolo Perri, ricercatore dell'Università della Calabria, presentiamo "Lenin in Irlanda. Socialismo, nazionalismo e sindacalismo nel soviet di Limerick", articolo che appare nell'ultimo numero della rivista Zapruder, interamente dedicato al centenario della Rivoluzione d'ottobre.
Nel trentennale della morte di Bobby Sands e degli hunger striker, radio onda rossa ha avuto l'onore di ospitare Seanna Walsh, militante repubblicano irlandese, compagno ed amico di Bobby, primo membro dell'IRA a rappresentare la propria organizzazione senza il volto coperto, nel 2005 in occasione del cessate il fuoco da parte dell'esercito repubblicano
Un lungo ed appassionato racconto a cui hanno preso parte, oltre a Seanna, Silvia Calamati, fra le più attente testimoni della realtà nordirlandese, traduttrice del diario di Bobby Sands ed autrice di "Le compagne di Bobby Sands", la redazione di Cetamon, storica trasmissione di ROR dedicata all'Irlanda del nord, ed ovviamente le compagne ed i compagni della radio.
Nella puntata di oggi, aggiornamenti sulla sorte dei tre compagni baschi ancora rinchiusi nelle carceri romane, un'intervista ad Orsola Casagrande sulle vicende relative alla bloody sunday, lo sciopero nazionale del 29 giugno
La puntata di giovedì scorso ha ospitato Sara, tornata dall'Irlanda dove ha partecipato alla biciclettata e al campeggio di lotta contro la Shell:
Ci ha raccontato dell'incontro con le comunità locali in resistenza da anni, dei loro prigionieri e dei paramilitari che puntuali appaiono li dove appare una multinazionale. Il tutto condito con un po' di musica latina.
La puntata di radio euskadi andata in onda lunedì 24 maggio, in scaletta una lunga intervista allo storico Giavanni Giacopuzzi sulla situazione attuale nel Paese basco e sulle inchieste relative al giudice Garzòn, il commento di Gerry Adams sul rinnovo del parlamento britannico, l'indizione di una manifestazione nazionale indetta per giugno dalle principali centrali sindacali basche.