Erdogan tra il nord della Siria e la Libia
Insieme a Murat Cinar abbiamo parlato della presenza delle truppe di Ankara in Libia e delle sue politiche economiche in Siria.
Durata 23' ca
Insieme a Murat Cinar abbiamo parlato della presenza delle truppe di Ankara in Libia e delle sue politiche economiche in Siria.
Durata 23' ca
In studio analizziamo gli elementi al centro dell'accordo tra i due paesi nella guerra contro le persone migranti.
Buon Ascolto!
Ad albano laziale il prossimo 25 settembre verrà inaugurata una mostra sul colonialismo italiano della Libia. Ne parliamo con il curatore Costantino Di Sante.
Info su http://www.comune.albanolaziale.rm.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/…
Con un compagno della redazione di RadioAfrica facciamo un aggiornamento sulla Libia che si trova ancora nel caos.
Haftar sta andando avanti nell'attacco a Tripoli. Con un compagno approfondiamo la crescita di Haftar e le alleanze su cui può contare.
Presentiamo il libro di Francesca Mannocchi Io Khaled vendo uomini e sono innocente. Si parla di Libia prima e dopo Gheddafi. Del traffico di esseri umani da sempre fonte di reddito e sfruttamento. Di una Libia tutt'altro che stabilizzata dove ci sono dei veri e propri lager dove vengono rinchiusi i "negri" che con il loro pagare l'attraversamento del mare mantengono economicamente un paese intero. E poi ci sono gli occidentali, l'Europa che fa affari e l'Italia che considera la Libia ancora un paese coloniale.
Con un compagno parliamo della fallimentare conferenza che si è appena conclusa a Palermo sulla Libia. Poi si affrontano le elezioni che si svolgeranno in Congo a Dicembre, con uno sguardo sul Rwanda e Uganda, con la liberazione del musicista Bob Wine.
L’OCCUPAZIONE ITALIANA DELLA LIBIA. VIOLENZA E COLONIALISMO 1911-1943
Dal 27 settembre 2018 al 22 novembre 2018, la mostra sarà visitabile − ingresso gratuito − alla Casa della Memoria e della Storia (via di S. Francesco di Sales, 5, Roma).
Ne parliamo col curatore della mostra Costantino Di Sante
COMUNICATO STAMPA:
Negli ultimi anni la Libia è stata quasi quotidianamente al centro dell’attenzione dei mezzi di comunicazione per i numerosi e violenti conflitti che hanno contraddistinto la sua storia recente.
La mostra foto-documentaria L’occupazione italiana della Libia. Violenza e colonialismo 1911-1943, alla Casa della Memoria e della Storia di Roma dal 27 settembre al 22 novembre 2018, restituisce al visitatore la possibilità di conoscerne meglio la storia, approfondendo, in particolare, gli avvenimenti legati al periodo coloniale italiano, ancora poco noti.
Le drammatiche vicende storiche di quegli anni sono narrate attraverso un percorso storico-didattico che si articola attraverso oltre duecento foto e decine di documenti provenienti dall’Archivio Nazionale di Tripoli e dai principali archivi nazionali.
La mostra - organizzata dall’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza (IRSIFAR) e dalla Fondazione MedA - Onlus, con il patrocinio dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri - è promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale - Dipartimento Attività Culturali in collaborazione con l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e Zètema Progetto Cultura. È stata realizzata dallo storico Costantino Di Sante con il contributo del Centro per l’Archivio Nazionale di Tripoli e la consulenza di Salaheddin Sury, uno dei maggiori storici libici dell’età contemporanea.
L’esposizione sarà inaugurata giovedì 27 settembre alle 18,00 alla Casa della Memoria e della Storia, in Via S. Francesco di Sales n. 5, con la partecipazione di Luisa Musso dell’Università di Roma Tre e Alessandro Triulzi dell’Università di Napoli L’Orientale.
A lato dell’esposizione è stato organizzato un corso di formazione per insegnanti e studenti dal titolo: Colonialismo italiano e razzismi.
Cosa sta succedendo in Libia? Quali le forze in campo? Quali sono i legami con l'Italia?
Ne parliamo con una giornalista che conosce bene il contesto libico e con un compagno della redazione di radioafrica per spiegare quali sono le origini del colonialismo italiano in Libia soprattutto dell'Italia e degli interessi che tuttora lo Stato italiano ha nella regione.
Con una compagna in corrispondenza parliamo del percorso di lotta nato dall'assemblea in solidarietà ai processati per la manifestazione al Brennero.
Nell’anniversario della strage di piazza Fontana la volontà è di rompere il silenzio nelle varie città su respingimenti, campi di concentramento, torture e compravendita di schiavi in Libia, cioè sulla natura assassina della politica del governo italiano e sul ruolo dell’ENI.
Attraverso la corrispondenza si rilancia un appuntamento assembleare: alle ore 11,00 di domenica 17 dicembre, assemblea al Boccaccio di Monza per organizzare un’iniziativa a gennaio o febbraio contro l’ENI nella “sua” città: Milano.