medicina di genere

Coordinamento Regionale Sanità

Data di trasmissione
Durata 1h 47m 1s

Cronaca dal pronto soccorso del Policlinico Umberto I

Alcune riflessioni sul carattere politico e antiproletario del green pass

Interventi sul tumore al seno: riflessioni e mobilitazioni. Presidio al Ministero della Salute

Iniziativa a Cosenza il 16/10 nell'ambito della mobilitazione nazionale per il riconoscimento di: vulvodinia, endometriosi, fibromialgia, neuropatia del pudendo e dolore pelvico cronico, Corrispondenza con Fem.In Cosentine in lotta

Corrispondenza con una compagna dell'associazione familiari dei detenuti e delle detenute di Torino sul presidio indetto per mercoledì 20/10 sotto la ASL di Torino in merito alla gestione sanitaria nel carcere Lorusso e Cotugno

Medicina di genere: cos'è e a che punto siamo?

Data di trasmissione
Durata 24m 56s

La medicina, fin dalle sue origini, ha avuto un’impostazione androcentrica, relegando gli interessi per la salute femminile ai soli aspetti correlati alla riproduzione. Gli studi condotti in ambito clinico e farmacologico sono sempre stati compiuti considerando quasi esclusivamente soggetti maschi e adattando poi i risultati alla donna, senza valutare che la biologia femminile, con le peculiarità anatomiche, funzionali e – soprattutto – ormonali che la caratterizzano, può influenzare, talvolta in modo determinante, lo sviluppo e la progressione delle malattie.
La Medicina di Genere si propone quindi di studiare l’impatto del genere (e di tutte le variabili che lo caratterizzano, non solo biologiche ma anche ambientali, culturali e socio-economiche) sulla fisiologia e sulla fisiopatologia, con l’obiettivo di comprendere i meccanismi attraverso i quali le differenze legate al genere agiscono sullo stato di salute e sullo sviluppo delle patologie. Ne parliamo con Anna Ruggieri, virologa, ricercatrice senior nel centro di riferimento per la Medicina di Genere dell'Istituto Superiore di Sanità.