Contro il carcere 30/03
I governanti si accorgono che i "terroristi" crescono nelle periferie degradate, nelle banlieue, nei ghetti urbani e sopprattutto in carcere e vogliono monitorarli (sic). Forse è il caso di abolirlo veramente il carcere.
I governanti si accorgono che i "terroristi" crescono nelle periferie degradate, nelle banlieue, nei ghetti urbani e sopprattutto in carcere e vogliono monitorarli (sic). Forse è il caso di abolirlo veramente il carcere.
Respinto il ricorso dello Stato italiano contro la Corte europea per la sanzione per il "non rispetto dei diritti umani dei detenuti". Manifestazione contro il 41bis a Parma. Perché le carceri si riempiono sempre di più? Se le carceri si riempiono cosa succede nella società?
Continua il massacro nelle careri, quest'anno sono già 94 le persone assassinate dal sistema carcere. Intanto la protesta continua e la richiesta di detenuti e detenute è: Amnistia, Indulto, accesso alle misure alternative. Basta Carcere! Giovedì 2 agosto in Via Arenula a Roma sotto il Ministero della Giustizia portiamo la voce della popolazione detenuta.
Lecce: detenuto muore dopo 50 giorni in sciopero della fame, si proclamava innocente. Virgil Cristria, di 38 anni, riteneva insopportabile e per questo a fine marzo ha cominciato nel carcere di Lecce uno sciopero della fame, proclamandosi innocente. Pavia: detenuto 28enne muore di tumore; la famiglia accusa “in carcere non l’hanno curato”. Aversa (Ce): nell'Opg internati ultraottantenni, non possono uscire perché nessuno li accoglie
Nel 2010 sono stati 19.031 i procedimenti penali avviati nei confronti di
cittadini extracomunitari non in regola coi documenti. I delitti loro
contestati sono stati quelli legati al mancato ottemperamento agli
obblighi di espulsione in violazione degli articoli 13 e 14 del decreto
legislativo 25 luglio 1998 così come innovati dalla legge Bossi-Fini
sulla immigrazione del 2002.
Sempre nel 2010 20.223 sono stati gli immigrati andati a finire sotto processo per questi reati. Nell’83,6% dei casi il giudice ha convalidato l’arresto, il quale era previsto
come obbligatorio.
Ciò vuol dire che 16.906 extracomunitari sono passati, seppur per pochi giorni, nelle 207 prigioni italiane per essersi sottratti alla esecuzione del decreto di espulsione. Nel 77,6%
dei casi in questione gli stranieri sono stati condannati. Nel 22,4%
dei casi è vi è stata assoluzione.
Da inizio agosto 12 “morti di carcere e malagiustizia”, 10 si sono suicidati
Proteste si stanno sviluippando in tutti i penitenziari della penisola. Si protesta contro il sovraffollamento che rende disumane le già dure condizioni di detenzione. Il Lombardia una settimana di lotta delle carceri regionali; a Marassi Genova, tre giorni di protesta; lo stesso al carcere di Brindisi, e altrove.
Intanto si continua a morire, ad essere uccisi dal sistema carcere. Luigi Fallico, detenuto in base ad un teorema assurdo da due anni, trasferito al carcere di Viterbo per partecipare al processo in corso a Roma, viene lasciato morire senza cure nonostante fosse in preda di un grave infarto.
Non è stato permesso a Costantino e Manolo di leggere una lettera per Luigi Fallico morto di "infarto" in carcere, durante l'udienza che li vedeva tutti e tre coinvolti sulla costituzione delle nuove BR. A radiondarossa la loro lettura e commento.
5 marzo 1998. A Torino vengono arrestati tre anarchici - Edoardo Massari (conosciuto come Baleno) un compagno da sempre attivo negli squat torinesi, l'argentina Soledad Rosas (Sole) e Silvano Pelissero - accusati di terrorismo, di aver colpito con esplosivi i cantieri della TAV in Valsusa, di essere militanti di una fantomatica associazione sovversiva, i Lupi Grigi, di voler rovesciare violentemente le istituzioni democratiche. Il 28 marzo Edoardo viene trovato impiccato nella sua cella nel carcere torinese delle Vallette. L'11 luglio dello stesso anno anche Sole viene ritrovata impiccata nella comunità Sotto i Ponti a Benevagienna, in provincia di Cuneo, dove era detenuta agli arresti domiciliari. Silvano, nel gennaio 2001 viene condannato in primo grado a 6 anni e 10 mesi. Nello stesso anno il processo d'appello, mezza giornata in tutto per evitare che scadessero i termini di carcerazione preventiva, conferma le decisioni dei giudici di primo grado, scontando qualche mese. Dopo una lunga serie di ingiustizie e agonie all'interno del sistenma giudiziario, nel marzo 2002, cioè 4 anni dopo l'arresto - la Corte d'Appello di Torino condannò a 3 anni e 10 mesi Silvano Pelissero.