Oggi 4 dicembre è stato convocato da una cordata di sindacati di base il No Draghi Day, contro i provvedimenti economici e sociali del governo Draghi. Manifestazioni in circa 20 città, a Roma corteo da P. della Repubblica ore 15.00.
Ne parliamo con vari interlocutori: un compagno della Cub Trasporti, a partire dalla vertenza ex Alitalia, un compagno dei Cobas Trasporti di Firenze e un compagno dei Cobas settore privato di Siena, lavoratore della Whirpool
Puntata collettiva di Entropia Massima, parliamo della Cop26 appena conclusa con le compagne di "A Sud" di ritorno da Glasgow. I negoziati sono stati un fallimento totale. Non è cambiato nulla dalla conferenza di Parigi, se non in senso peggiorativo. Molto interessante il variegato scenario della contestazione ai lavori ufficiali, nelle sue tinte rosso-verdi da intrecciare con le lotte dei lavoratori e delle migranti, verso l'unione internazionale delle anticapitaliste, Alla base del disastro planetario crescente, infatti, è il sistema produttivo, distributivo e finanziario capitalista, di cui il neoliberismo globalizzatore è solo l'ultima forma.
Il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao, lancia il progetto del Cloud Nazionale, il polo dove dovrebbero confluire tutte le applicazioni della Pubblica Amministrazione e i dati dei cittadini. A luglio dovrebbe partire la gara per selezionare il gestore del cloud. Ma dietro alle aziende italiane del settore, ci sono i colossi statunitensi del web: TIM si è alleata con Google, Leonardo con Microsoft, Fincantieri con Amazon. Avremo davvero una cloud nazionale autonoma, oppure i nostri dati finiranno nelle cloud d'oltreoceano?
Puntata 33 di Entropia Massima della stagione, decima del ciclo Tecnologia e automazione.
A dieci anni dai referendum che con 27 milioni di Sì ai referendum su acqua, servizi pubblici e nucleare costrinsero ad un passo indietro chi per decenni ha imposto privatizzazioni e estrattivismo, sabato 12 giugno si torna in piazza con una manifestazione nazionale a Roma, ore 15.30 piazza dell'Esquilino.
Con un compagno del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acquariattraversiamo questi dieci anni e approfondiamo le motivazioni per cui è oggi più di ieri è importante riaffermare il valore universale dell'acqua come bene comune e la necessità di una sua gestione pubblica e partecipativa come argine alla messa sul mercato dei nostri territori e delle nostre vite, contrastare il rilancio dei processi di privatizzazione attuato mediante il PNRR e le riforme che lo accompagneranno.
La mobilitazione chiede inoltre di completare con il “deposito nazionale” il recesso da ciclo nucleare risolvendo in modo razionale e partecipato con le comunità locali l'eredità radioattiva di una stagione infausta e denuncia l'ipotesi di rilancio del nucleare sotto ogni forma sia per la produzione di energia elettrica che della filiera dell’ idrogeno.
Al termine della corrispondenza l'intervento di un'ascoltatrice
Nella puntata 5° di baraonda si sono analizzati i provvedimenti del PNRR riguardanti la scuola dal punto di vista degli studenti medi. La concezione di scuola che si evince dal piano è drasticamente diversa da quella che noi studenti abbiamo cercato di trasmettere alla istituzione scuola nel corso della mobilitazione che ha attraversato l'intero anno. I provvedimenti nel concreto non vanno incontro alle esigenze reali delle componenti scolastiche e risultano inadatti, e la generale vacuità accompagna la mancanza di una prospettiva di lungo periodo.
Il 30 aprile il governo Draghi ha inviato alla Commissione europea il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” (PNRR), noto anche con il nome di Recovery plan. Le 273 pagine di questo documento spiegano come il nostro paese intende spendere le risorse provenienti dal Next Generation Eu, il fondo europeo da 750 miliardi di euro pensato per favorire il rilancio economico del continente. L’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti del NGEU: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU). Analizzando le 6 missioni di cui il piano si compone appare evidente come la preoccupazione maggiore resti come l’economia di mercato possa superare questa fase non come ripensarla per uscire dalla pandemia diversi da come ci siamo entrat*. "La ripresa di cui si parla è il rilancio dell’economia dei profitti. La resilienza che si auspica è la rassegnazione che si chiede alle persone". Con Marco Bersani di Attac Italia analizziamo la logica che sottende il piano e che paese disegna.