pulizia etnica
La Palestina chiama Stop al genocidio
Il Movimento studenti palestinesi in Italia, UDAP-Unione Democratica Arabo Palestinese, Api-Associazione dei palestinesi in Italia e la Comunità palestinese di Roma vi invitano a partecipare alla manifestazione a
Roma-Via dei Fori Imperiali/Largo Corrado Ricci
23 dicembre h 15.00
È inutile girarci attorno, e versare fiumi di parole superflue: la situazione a Gaza è disastrosa, orribile, aberrante.
Persino la comunità cristiana di Betlemme, culla della Natività e disattendendo una forte tradizione storica, ha annunciato che sospenderà i festeggiamenti pubblici del Natale come gesto di solidarietà nei confronti dei fratelli nella Striscia di Gaza, sotto assedio dell'esercito israeliano da oltre due mesi.
Due mesi di occupazione militare e di violenza inaudita hanno comportato oltre 17.500 vittime civili.
Si tratta di omicidi volutamente perpetrati dall'entità sionista per rendere Gaza un luogo desolato ed inospitale, inabitabile per i Palestinesi che lì dimorano da sempre: parte del più ampio piano israeliano di espropriazione e furto delle Terre palestinesi.
Israele ha sganciato, secondo il Washington Post, oltre 29.000 bombe, di cui il 45% non guidate o "dumb bomb" (bombe stupide).
Il suo scopo è dissuadere ogni altro nemico dal resistergli, rendendo doloroso ed elevato il calcolo di vite umane da dover sopportare in caso contrario.
Ma cosa ha ottenuto Israele, versando tutto questo sangue innocente?
Nulla, o poco più.
L'IDF, l'esercito israeliano, non pubblica notizie precise sui propri obiettivi raggiunti, ma resta anzi vago.
Dal loro punto di vista, neanche un ostaggio è stato liberato, i tunnel non sono distrutti, grossi depositi di armi non sono stati scovati, Yahya Sinwar - leader di Hamas all'interno della Striscia di Gaza - è ancora vivo e la Resistenza Palestinese è attiva.
Ora vaneggiano "l'arma magica" dell'allagamento dei tunnel, che "sicuramente" consegnerà loro la vittoria: una stolta illusione.
L'IDF arranca, l'invasione militare è un fallimento.
Ma a che prezzo di vite umane innocenti per i Palestinesi?!
Questi obiettivi, declamati sulla carta, in realtà sono solo uno specchietto per le allodole, che nasconde lo sterminio dei Palestinesi e l'annessione territoriale, veri scopi sionisti.
Tutto questo è reso possibile dal sostegno che pochi, ma influenti, attori internazionali perpetrano: gli USA, ponendo il veto ad una Risoluzione di cessate il fuoco e messa in sicurezza della popolazione civile venerdì 8 dicembre, continuano a macchiarsi le mani dello stesso sangue versato dai vili israeliani.
Che ce ne facciamo, dunque, delle convenzioni di guerra a tutela dei civili?
E della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che solo il 10 dicembre ha compiuto 75 anni?
Carta straccia nelle mani del potente di turno, che ne fa uso e consumo a proprio vantaggio ed interesse!
L'11 dicembre 2023, è stato indetto lo sciopero mondiale per la Palestina: continueremo a protestare sino a che la terra palestinese non sarà libera da ogni soldato e colono sionista, e finché Giustizia non sarà fatta sui macellai sionisti, dal Primo Ministro Netanyahu all'ultimo soldato di truppa.
Abbiamo bisogno anche di te: non voltare lo sguardo di fronte a questo GENOCIDIO.
Intifada fino alla Vittoria!
Non smettiamo di parlare su cosa avviene in Palestina
Aggiornamenti su cosa sta succedendo sia in Cisgiordania che a Gaza dove si muore non solo per le bombe, ma anche di fame e di sete.
I Castelli a fianco del Popolo Palestinese
Domenica 10 dicembre 2023 dalle h 16.00 alle h 19.00
Piazza Cairoli - Velletri (RM)
CULTURA E RESISTENZA. CONTRO L' OBLIO. Parlano le donne palestinesi.
CULTURA E RESISTENZA. CONTRO L'OBLIO. Parlano le donne palestinesi.
Voci, immagini, musica alla CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE. SALA LONZI.
2 dicembre dalle 15,30 alle 20: MOSTRA FOTOGRAFICA UNDER THE OLIVE TREE a cura di Susan e Nastassia Isawi; MOSTRA QUADRI di Yasmine Jarba
Organizzano la Casa internazionale delle donne, Cultura Libertà, Gaza Free style, Nazra, Movimento degli studenti palestinesi in Italia.
Stazione Termini: per la Palestina
Corrispondenza dall'iniziativa a Stazione Termini per la Palestina.
1 dicembre in Piazza per una Palestina Libera
Verso la manifestazione del 1/12 a piazza Sempione
Giovedì 30/11 ore h 18.00
incontro con il giornalista Mohamed Zawhare
presso l'occupazione di Via Casal Boccone 112
Ne parliamo con un compagno del Comitato Solidarietà con la Palestina in III*
Donne Palestinesi e il Sumud
Sabato 2 dicembre 2023 alla Casa Internazionale delle Donne:
parleranno di Palestina artiste, attiviste palestinesi
Alessandra dell' Associazione Cultura e Libertà ci parla di come sarà organizzata l' iniziativa.
Audio dalla Palestina
Vi proponiamo degli audio dalla Palestina, di oggi 22 novembre 2023, che ci invia una compagna dalla Cisgiordania.
Torpignattara per la Palestina
Corrispondenza da Piazza della Marranella Torpignattara in solidarietà con la Palestina.