Lunedì 15 dicembre, a partire dalle ore 10, l'associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio indice una manifestazione a piazza Cavour a Roma, di fronte la sede della Corte di cassazione, in attesa della sentenza sulla strage.
Venerdì alle 18 alla stazione di Viareggio ci sarà un appuntamento per preparare il presidio in Cassazione a Roma del prossimo lunedi alle 10, contro la sospensione del processo e la prescrizione. Sono 15 anni che familiari e ferrovieri si mobilitano pre fare chiarezza sulla responsabilità dei vertici di Trenitalia.
corrispondenza dalla manifestazione dei parenti delle vittime della strage di Viareggio davanti alla Cassazione a Roma per non permettere che vadano in prescrizione tutti i reati.
A 14 anni dall'incidente ferroviario e dopo 12 anni di dibattimento, la Cassazione si deve ancora pronunciare sul processo bis della strage del 29 giugno 2009 dove persero la vita 32 persone. A distanza di quasi un anno dalla decisione della Corte di appello, i fascicoli non erano ancora arrivati da Firenze a Roma e una data di giudizio non c'è. Questa mattina - 7 giugno 2023 - familiari e lavoratori/lavoratrici delle FS protestano davanti il palazzo della corte. Ne parliamo con un compagno presente al presidio.
A 13 anni dalla strage di Viareggio si è tenuta una manifestazione notturna di migliaia di persone a Viareggio, per tutta la giornata di ieri i treni di passaggio per la stazione di Viareggio hanno emesso un fischio per ricordare le vittime, e oggi, 30 giugno 2022, è in corso quella che potrebbe essere l'ultima udienza del processo a Firenze.
Raccontiamo queste diverse iniziative con una corrispondenza dal presidio fuori all'udienza.
Il 29 giugno 2009 la strage ferroviaria più grave della storia italiana: perdono la vita 32 persone a Viareggio per il deragliamento di un treno merci che trasportava GPL.
A 13 anni di distanza l'associazione dei parenti delle vittime, Il mondo che vorremmo, e l'assemblea 29 giugno portano per le strade di Viareggio il ricordo di chi è morto e la denuncia per quanto accaduto.
Domani udienza, forse conclusiva, dell'appello bis che vuole rideterminare le responsabilità soprattutto dei livelli dirigenziali delle Ferrovie, tra cui Moretti. Appuntamento davanti al Palagiustizia di Firenze alle ore 9.30.
Ne parliamo con una compagna dell'assemblea 29 giugno
Corrispondenza con un compagno del Comitato per la Difesa della salute nei luoghi di lavoro e dei territori in piazza Santi Apostoli con il cartello Noi 9 ottobre per dare voce alle migliaia di vittime del profitto assieme a molte lavoratrici e lavoratori, i parenti e le associazioni delle migliaia di vittime uccise da questo infame sistema la cui “ripresa” si fonda anche sulla diminuzione dei controlli sulla sicurezza sul lavoro che dà mano libera agli sfruttatori.
E’ stato organizzato per oggi 22 luglio dalle 9.30 alle 12 un presidio di protesta al Tribunale di Lucca per informare e denunciare che a sei mesi e mezzo dalla sentenza di Cassazione per il processo per il disastro alla stazione di Viareggio del 2009, le motivazioni ancora sono latitanti. La c.d. legge Bonafede del 20 gennaio 2020 bloccava la prescrizione dopo il 1° grado. In qualche modo una ‘risposta’ al dolore, alla rabbia, alla determinazione di familiari di numerose stragi, tra l’altro rimaste anche impunite.
Il Consiglio dei Ministri (CdM), su proposta dell’attuale ministra, Cartabia, ha ‘sentenziato’ che il processo di 2° grado/Appello si dovrà celebrare in due anni, quello di Cassazione in un anno. Se non vengono rispettati questi tempi scatta la c.d. ‘improcedibilità’, cioè il processo è defunto e gli imputati/colpevoli usufruiscono
dell’amnistia mascherata.
La ‘giustizia’ prevede che quando questi imputati/condannati sono benestanti o ricchi possono pagare profumate e salate parcelle ad avvocati, periti e consulenti, abili nel far sforare i tempi per rendere
lettera morta i processi. La storia, l’esperienza e la realtà questo insegnano!
La ministra Marta Cartabia, in una intervista sul ‘Corriere della Sera’ del 10 luglio 2021 sostiene: “La Cassazione ha impiegato meno di un anno per la pronuncia sulla strage di Viareggio”.
Mente sapendolo o mente incoscientemente, la ministra?
La sentenza di 2° grado/Appello si è tenuta il 20 giugno 2019 a Firenze, quella di Cassazione l’8 gennaio 2021 (un anno e mezzo dopo) a Roma; la sentenza di 1° grado il 31 gennaio 2017 a Lucca e quella di 2° grado/Appello due anni e mezzo dopo. E il tutto in presenza di una permanente e sistematica mobilitazione popolare.
Il processo di Viareggio ha abbondantemente sforato sia per il 2° grado che per la Cassazione i termini della decisione CdM/Cartabia. Con questa legge il processo del disastro ferroviario sarebbe defunto due
anni dopo la sentenza di 1° grado, cioè il 31 gennaio-1° febbraio 2019.
Si è svolta il 15 aprile l'ultima udienza prima della sentenza per quanto riguarda il secondo grado del processo per la strage di Viareggio. Ne parliamo con Riccardo Antonini, il ferroviere licenziato per aver denunciato le Ferrovie dello Stato responsabili della strage. Il 20 giugno ci sarà la sentenza di appello, il 24 giugno la manifestazione nazionale a 10 anni dalla strage.