Oggi il ponte radio è strato condotto da Radiodarossa. In studio la nuova trasmissione linee di fuga gestita dalla Clinica del diritto all'immigrazione e della cittadinanza. Fosus su guerra e asilo in particolare sui 3 palestinesi arrestati in Italia e tutt'ora detenuti su ordine di un mandato richiesto da Israele.
Un approfondimento sul nuovo patto su migrazione e asilo, presentato dalla commissione europea il 23 settembre 2020. Un documento programmatico che stabilisce come l'unione europea procederà nella sua opera di fortificazione delle frontiere nei prossimi anni.
Dopo lo sgombero dell'Asilo occupato a Torino per le strade della città si è espressa una solidarietà determinata e combattiva. Venerdì scorso, la polizia è andata a bussare alla porta di compagni e compagne accusati a vario titolo di aver partecipato al corteo del 9 Febbraio. Ne parliamo al telefono con una compagna.
Il Comune prova a licenziare 5mila educatori ed educatrici degli asili nido, colpendo così molti lavoratori e tagliando su un servizio sociale imporante.
Tutti i sindacati indicono congiuntamente un presidio per oggi, ore 16, al Campidoglio.
Ascolta la corrispondenza con una RSU dell'USI (durata: 10 minuti)
Arresti a torino alla vigilia della sentenza sulla sorveglianza speciale. Sentiamo un compagno sugli arresti, la misura della sorveglianza speciale, le mobilitazioni a venire e le udienze di domani.
La decisione di svuotare i C.A.R.A. e di concentrare i richiedenti asilo sparsi in Italia a Mineo complica la loro situazione più di quanto già non lo fosse. Ieri sono iniziati i trasferimenti d'autorità di un gruppo di rifugiati da Castelnuovo di Porto diretti nella località catanese. Ce ne parla una portavoce di Senza Confine.
Dopo la vergognosa sistemazione dell'altra sera nel sottopasso Eur Fermi, i rifugiati somali hanno trovato ospitalità in centri più dignitosi. Si attende il tavolo convocato per venerdì, cui parteciperanno comune, prefettura e ministero dell'Interno.
In Belgio una protesta è scoppiata in un centro di permanenza per richiedenti asilo, che hanno appiccato un incendio, e alcuni dei quali minacciano di impiccarsi in segno di protesta per le condizioni di detenzione e per presunti soprusi delle guardie da loro denunciati. L'incendio si è sviluppato in un'ala del centro di permanenza di Steenokkerzeel, vicino all'aeroporto di Bruxelles. Alcuni degli ospiti del centro sono stati evacuati e condotti verso altre strutture simili, mentre altri sono saliti sul tetto. «Un'ala alla quale è stato dato fuoco - ha dichiarato il sindaco di Steenokkerzeel, Karel Servranckx - è ora inutilizzabile. Le famiglie con bambini possono restare. Noi stiamo cercando di evacuare le persone che sono salite sul tetto. Non si sa ancora quante di queste persone debbano essere evacuate», ha aggiunto. Alcuni dei richiedenti asilo hanno minacciato di impiccarsi alle sbarre delle loro celle. Da giorni denunciano maltrattamenti, fisici e psicologici, anche pestaggi, da parte dei guardiani e condizioni di detenzione dure. Alcuni hanno avviato da qualche giorno uno sciopero della fame