Con Dax, Fausto e Iaio
Due corrispondenze dalla 4 giorni antifascista di Milano in ricordo di Dax, Fausto e Iaio
Due corrispondenze dalla 4 giorni antifascista di Milano in ricordo di Dax, Fausto e Iaio
Corrispondenza dall'assemblea pubblica indetta sotto la Regione Lazio dall'ASSEMBLEA DEL LAZIO PER LA SALUTE per definire insieme cosa voglia dire SALUTE nella pratica della vita quotidiana, contrastare le politiche di privatizzazione e costruire un'alternativa partecipata.
In studio due compagne che hanno partecipato all'Encuentro Internacional de Mujeres que luchan svoltosi nel Caracol de Morelia, in Chiapas, Messico, dal 26 al 29 Dicembre
QUI, altri audio della giornata, con traduzione
Alcuni media e radio che hanno partecipato all'incontro:
Luchadoras (Messico)
Radio Humedales (Chile)
"l'ultimo" + "caciotta" , qualificata rappresentanza di "la furia!", presentano in studio il loro ultimo disco uscito da qualche settimana: «la via del ronin».
si parla, si discute, si commenta.... si ascolta il disco. corrono via senza manco accorgercene quasi 120 minuti di trasmissione.
due ore in cui, beno o male, sequenziando un fluttuare intrecciato e sovrapposto dei ragionamenti, i nostri riescono a raccontare i motivi, gli scopi e gli umori di questa loro recente - bella - produzione.
…«Pensare e proporre di abolire il sistema carcerario ci impone di prendere molto seriamente l’anticapitalismo, l’antirazzismo e l’antisessismo» Angela Davis Conferenza “Donna e carcere” a Bilbao, febbraio 2016.
” Angela Davis da Bilbao a Roma/opinioni, pareri, impressioni di chi ha partecipato/Lingua biforcuta/Chiacchierata con Luisa Vicinelli che hatradotto “Calibano e la strega”
giovedì 24 settembre alle 19 dalle Cagne Sciolte, via ostiense 137, assemblea delle donne sulla violenza di genere.
ADESSO BASTA! E' ORA DI SCEGLIERE!
Negli ultimi mesi si sono verificati molti casi di violenza sulle donne negli spazi che, come compagne e compagni, viviamo. E' nata spontanea la voglia di vederci per dare delle risposte, ma anche per costruire un luogo di riconoscimento e di presa di posizione pubblica contro la violenza.
Speravamo che definendoci compagno o compagna avessimo ormai assunto l'antisessismo e la lotta al patriarcato come necessari, innanzitutto mettendo in discussione gli atteggiamenti maschilisti e di possesso che agiamo nelle relazioni, sia intime che collettive.
Evidentemente non è così, se bastassero l'asterisco e la chiocciola quando scriviamo avremmo fatto la rivoluzione!
Le compagne femministe hanno sempre preso posizione e fatto un lavoro comune(anziché di nuovo collettivo) sulla violenza, ma continuano a scontrarsi con le dinamiche che s'innescano intorno all' aggressore: minimizzare, sminuire e isolare la compagna, relegare la violenza all'ambito del privato. Una vera e propria rete di protezione interna che può arrivare a far passare la reazione all'aggressione come un attacco alla realtà politica in cui è avvenuta la violenza.
Quando si dice «non vogliamo fare processi» in realtà si produce un meccanismo di giustificazione per cui si elude il confronto collettivo e si istituiscono mille processi informali alla donna, alimentati dal chiacchiericcio, che costituiscono un'ennesima violenza.
Nominare la violenza e le sue dinamiche per scardinarle non è fare un processo. Parlare di antisessismo, maschilismo, patriarcato, criticarsi nell'agire oppressivo, porsi delle domande fà sì che si possano dare delle risposte collettivamente.
Ora è necessaria un'assunzione di responsabilità e una presa di coscienza dei privilegi del proprio genere e dei ruoli assunti come maschi, soprattutto se bianchi ed eterosessuali.
E' ormai necessario che i compagni si formino sulle questioni di genere e scelgano concretamente le pratiche per combatterli, scardinando i meccanismi di delega e i ruoli educativi normalmente attribuiti alle compagne.
Che genere di relazioni vogliamo? Ci possiamo fidare di rapporti non basati sull'antisessismo? Vogliamo continuare a condividere spazi con compagni che tengono stretti i propri privilegi? Che genere di conflitto possiamo agire nei nostri spazi? Quali strumenti ci diamo per costruire luoghi in cui siamo a nostro agio? In cui siamo libere di arrabbiarci, usare il sarcasmo o l'ironia contro il sessismo e il machismo dei compagni?
Adesso basta! E' ora di scegliere!
Le relazioni di potere ci tolgono forza nelle lotte che portiamo avanti. Affrontarle e sovvertirle è imprescindibile! I panni sporchi non si lavano in famiglia, ma collettivamente.
Per questo abbiamo iniziato ad incontrarci come donne in un'assemblea aperta ed in continua evoluzione. Vogliamo costruire una rete di sorellanza in cui sia possibile riconoscersi, ascoltarsi, sostenersi reciprocamente e trovare insieme le pratiche di autodifesa.
Il prossimo incontro sarà giovedì 24 settembre alle 19 dalle Cagne Sciolte, via ostiense 137.
Si è svolto ad Amburgo dal 3 al 5 aprile un convegno organizzato dalla comunità curda dal titolo Sfidare la modernità capitalista. Ce lo raccontanto due compagne del collettivo femminista F9 di Roma.