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anticapitalismo

Natale Anticapitalista a Velletri e presentazione Scarceranda

Data di trasmissione
Durata 19m
Con un compagno del dopolavoro ferroviario introduciamo quest'iniziativa di 3 giorni contro la logica capitalista e consumistica del Natale in cui ci sarà, tra le altre cose, anche una presentazione di Scarceranda 2025.
 
 
Chi aspetta il Natale?
Lo aspettano gli amministratori delegati della grande catena di produzione dell’inutile, ansiosa di mostrare agli investitori il frutto delle loro politiche di convincimento del consumatorə.
Lo aspettano i colossi della grande distribuzione organizzata, con i profitti aumentati dall’incremento eccezionale delle vendite a parità di personale assunto e di ore di lavoro retribuite.
Lo aspettano le piattaforme di vendita online, che possono finalmente svuotare i loro magazzini, abbassare l’inventario e aumentare il capitale circolante.
In un mondo nel quale il destino del Commercio lo decidono i grandi capitali, lo decide Amazon, lo decide Temu, Noi, ostinatamente ottusə, manteniamo l'impegno che abbiamo preso da anni: dare spazio ai piccolə artigianə, commerciantə, produttorə, fierə di vivere del loro onesto lavoro.
 
Fai la Tua scelta: compra locale, odia il capitalismo!
Il Mercatino di Natale del DLF è l’occasione perfetta per i regalini dell’ultimo minuto!
Si, ma quando?
Venerdì 20 Dicembre Stand aperti dalle 16:00 alle 21:00
Sabato 21 Dicembre Stand aperti dalle 10:00 alle 21:00
Domenica 22 Dicembre Stand aperti dalle 10:00 alle 21:00
Sostieni l'economia locale, la creatività, i piccoli produttori e le distribuzioni dal basso!
 
DOPOLAVORO FERROVIARIO
Piazza MARTIRI D'UNGHERIA 1 - VELLETRI (RM)
Ingresso riservato ai soci ARCI
INFO E PRENOTAZIONI 334 279 9040

Encuentro internacional de Mujeres que luchan, resoconto

Data di trasmissione

In studio due compagne che hanno partecipato all'Encuentro Internacional de Mujeres que luchan svoltosi nel Caracol de Morelia, in Chiapas, Messico, dal 26 al 29 Dicembre

 

QUI, altri audio della giornata, con traduzione

Alcuni media e radio che hanno partecipato all'incontro:

Radio Zapatista

Luchadoras (Messico)

Radio Humedales (Chile)

 

 

la furia! - la via del ronin

Data di trasmissione
Durata 1h 59m 47s

"l'ultimo" + "caciotta" , qualificata rappresentanza di  "la furia!",  presentano in studio il loro ultimo disco uscito da qualche settimana: «la via del ronin».
si parla, si discute, si commenta.... si ascolta il disco. corrono via senza manco accorgercene quasi 120 minuti  di trasmissione.
due ore in cui, beno o male,  sequenziando un fluttuare intrecciato e sovrapposto dei ragionamenti, i nostri riescono a raccontare i motivi, gli scopi e gli umori di questa loro recente  - bella - produzione.

Kaijū 怪獣

 

Trasmissione del 16/3/2016 "Angela Davis" "L'assalto della chimera"

Data di trasmissione
Durata 1h 1m 23s
Durata 32m 39s
 ” I Nomi delle Cose” /Puntata del 16/3/2016 ”Angela Davis ”

…«Pensare e proporre di abolire il sistema carcerario ci impone di prendere molto seriamente l’anticapitalismo, l’antirazzismo e l’antisessismo» Angela Davis Conferenza “Donna e carcere” a Bilbao, febbraio 2016.

” Angela Davis da Bilbao a Roma/opinioni, pareri, impressioni di chi ha partecipato/Lingua biforcuta/Chiacchierata con Luisa Vicinelli che hatradotto “Calibano e la strega”

Immagine rimossa. 

 

 

E’ nata una nuova trasmissione femminista a Genova “L’assalto della Chimera-Ibridazioni e sguardi femministi” su Radio Stella Rossa! Un grande benvenuto e qui la prima puntata!

Violenza di genere: adesso basta! assemblea giovedi @cagnesciolte

Data di trasmissione
Durata 57m 51s

giovedì 24 settembre alle 19 dalle Cagne Sciolte, via ostiense 137, assemblea delle donne sulla violenza di genere.

 

ADESSO BASTA! E' ORA DI SCEGLIERE!

Negli ultimi mesi si sono verificati molti casi di violenza sulle donne negli spazi che, come compagne e compagni, viviamo. E' nata spontanea la voglia di vederci per dare delle risposte, ma anche per costruire un luogo di riconoscimento e di presa di posizione pubblica contro la violenza.

Speravamo che definendoci compagno o compagna avessimo ormai assunto l'antisessismo e la lotta al patriarcato come necessari, innanzitutto mettendo in discussione gli atteggiamenti maschilisti e di possesso che agiamo nelle relazioni, sia intime che collettive.
Evidentemente non è così, se bastassero l'asterisco e la chiocciola quando scriviamo avremmo fatto la rivoluzione!

Le compagne femministe hanno sempre preso posizione e fatto un lavoro comune(anziché di nuovo collettivo) sulla violenza, ma continuano a scontrarsi con le dinamiche che s'innescano intorno all' aggressore: minimizzare, sminuire e isolare la compagna, relegare la violenza all'ambito del privato. Una vera e propria rete di protezione interna che può arrivare a far passare la reazione all'aggressione come un attacco alla realtà politica in cui è avvenuta la violenza.
Quando si dice «non vogliamo fare processi» in realtà si produce un meccanismo di giustificazione per cui si elude il confronto collettivo e si istituiscono mille processi informali alla donna, alimentati dal chiacchiericcio, che costituiscono un'ennesima violenza.

Nominare la violenza e le sue dinamiche per scardinarle non è fare un processo. Parlare di antisessismo, maschilismo, patriarcato, criticarsi nell'agire oppressivo, porsi delle domande fà sì che si possano dare delle risposte collettivamente.
Ora è necessaria un'assunzione di responsabilità e una presa di coscienza dei privilegi del proprio genere e dei ruoli assunti come maschi, soprattutto se bianchi ed eterosessuali.
E' ormai necessario che i compagni si formino sulle questioni di genere e scelgano concretamente le pratiche per combatterli, scardinando i meccanismi di delega e i ruoli educativi normalmente attribuiti alle compagne.

Che genere di relazioni vogliamo? Ci possiamo fidare di rapporti non basati sull'antisessismo? Vogliamo continuare a condividere spazi con compagni che tengono stretti i propri privilegi? Che genere di conflitto possiamo agire nei nostri spazi? Quali strumenti ci diamo per costruire luoghi in cui siamo a nostro agio? In cui siamo libere di arrabbiarci, usare il sarcasmo o l'ironia contro il sessismo e il machismo dei compagni?

Adesso basta! E' ora di scegliere!

Le relazioni di potere ci tolgono forza nelle lotte che portiamo avanti. Affrontarle e sovvertirle è imprescindibile! I panni sporchi non si lavano in famiglia, ma collettivamente.
Per questo abbiamo iniziato ad incontrarci come donne in un'assemblea aperta ed in continua evoluzione. Vogliamo costruire una rete di sorellanza in cui sia possibile riconoscersi, ascoltarsi, sostenersi reciprocamente e trovare insieme le pratiche di autodifesa.

Il prossimo incontro sarà giovedì 24 settembre alle 19 dalle Cagne Sciolte, via ostiense 137.