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cariche polizia

Occupazione liceo Ripetta e ripresa lezioni all'Università

Data di trasmissione
Durata 50m 22s

Un'altra puntata di Baraonda, trasmissione studentesca di Radio Onda Rossa. In questa puntata abbiamo parlato di: università; dei fatti del liceo Ripetta e il caso della ragazza molestata da un celerino, legalizzazione delle droghe leggere e agorà democratica proposta dal segretario del PD Enrico Letta.

Kill the Bill: proteste a Bristol contro la proposta di legge che aumenta i poteri della polizia

Data di trasmissione
Durata 31m 3s

Oggi facciamo il punto sul movimento "Kill the Bill", che si oppone alla proposta di legge che prevede nuove restrizioni sul diritto di manifestare in Inghilterra e Galles. Guardiamo, inoltre, al Northern Independence Party
e al suo progetto per una nazione indipendente nell'Inghilterra del Nord, il tassello più recente della frammentazione del Regno Unito.

Sui fatti di Livorno ovvero chi semina vento....

Data di trasmissione
Durata 25m 56s

Dopo  i fatti di domenica scorsa, le realtà politiche e sociali della città livornese si mostrano compatte nel reagire con determinazione al piano di bieca repressione del dissenso andato in scena venerdì e sabato. Non mancheranno purtoppo le code giudiziarie per quanto accaduto. Un fatto è certo: l'agibilità politica non può essere messa in discussione, sindaco e questore sono avvertiti.

Roma.Studenti verso Montecitorio caricati dalle polizia

Data di trasmissione
Durata 3m 59s
Durata 4m 41s
Durata 1m 46s
Durata 4m 44s
Durata 6m 18s

Quando è passata da poco l'ora di pranzo il corteo continua a proseguire verso Montecitorio, scontri a piazza del popolo

 

Aggiornamento dalla piazza.

E’ di almeno una quarantina di feriti il primo bilancio degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine a Roma. Lo riferisce il 118. Tutti sono stati medicati sul posto da ambulanze e automediche, per contusioni, tagli e ferite lievi. Al momento non risultano ricoveri in ospedale.

 

Roma.Blitz degli studenti alla Fondazione Roma.12 fermi

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Questa mattina blitz degli studenti della Sapienza alla sede della Fondazione Roma, che da oggi farà parte del Cda della Sapienza .

All' azione pacifica con striscioni e fumogeni la polizia ha risposto con una violenta carica e dodici fermi.

Per fare chiarezza sui fatti e per reclamare la liberazione delle studentesse e degli studenti arrestati è stato indetto un appuntamento a tutte e tutti alle ore 15:00 nella facoltà di Scienze Politiche de “La Sapienza” per una conferenza stampa.

 

Comunicato.www.uniriot.org/uniriotII/index.php

 

http://www.ateneinrivolta.org/rivolta/roma-blitz-degli-student-cercate-…

ATENE .SCONTRI NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ALEXIS

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Scontri nel centro di Atene durante il corteo di organizzazioni studentesche, sindacati e sinistra radicale per il secondo anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos , lo studente di quindici anni, che durante una manifestazione studentesca nella capitale ellenica fu ucciso dalla polizia.

3 mila i dimostranti partiti quasi tutti dall'Università, poi aggrediti dai 5mila agenti in assetto anti sommossa,con lacrimogeni e granate stordenti.Bloccate tutte le vie principali della capitale.

 
 

 

Brescia- cariche al corteo migrnati

Data di trasmissione
Durata 5m 26s

Cariche di polizia e carabinieri contro il corteo degli immigrati e degli antirazzisti  in Via S Faustino per impedire alla manifestazione di raggiungere piazza Cesare Battisti dove 9 immigrati sono saliti sulla gru del cantiere della metropolitana. La giunta comunale aveva vietato la manifestazione con una decisione liberticida utilizzando come pretesto una adunata degli alpini che si svolgeva in un’altra zona del centro storico. Oltre un migliaio di persone, nonostante una pesantissima militarizzazione dell’intera zona, si sono concentrate in piazza Rovetta e verso le 15,45 si sono dirette verso piazza cesare battisti.All’altezza di via S faustino uno schieramento di carabinieri e celerini del reparto di Padova ha bloccato la strada: qui sono avvenuti gli scontri, una decina di compagni e immigrati sono rimasti  contusi.

 

Durata 5'25''

Torino: cariche al corteo degli studenti, 2 feriti.

Data di trasmissione

Manganellate e paura, così si difende il Ddl Gelmini.

Ieri a Torino erano migliaia gli studenti che hanno manifestato il proprio dissenso contro la riforma Gelmini .

Il corteo è proseguito fino a piazza Vittorio: da lì è proseguito fino alla stazione di Porta Nuova.A quel punto i manifestanti sono entrati nella stazione, qui circa un centinaio ha occupato i binari 17 e 18  ne è seguita una carica della polizia.

Successivamente un nuovo mini corteo da Porta Nuova ha proseguito fino a piazza Castello. La polizia prima ha negato il permesso ad andare in piazza e successivamente ha caricato a freddo e violentemente gli studenti.

Le cariche hanno provocato il ferimento di due manifestanti, di 18 anni, che si sono recati in due differenti ospedali cittadini per la medicazione delle contusioni riportate.

Diversi testimoni parlano di cariche ingiustificate  e di vere e proprie minacce della polizia a chiunque fotografasse le scene.«Ho sentito alcuni poliziotti dire che avrebbero fermato il corteo in via Po, impedendo di proseguire fin dove concordato - racconta una madre che partecipava alla manifestazione insieme al figlio. Durante la carica un agente di polizia, visto che avevo la telecamera in mano, mi ha minacciato: "Ti spacco il culo se continui a filmare"».

Da Padova a Torino sembra che il problema alla sicurezza nazionale siano gli studenti e la tutela della cultura.

 

di seguito il comunicato degli studenti:

 

 

 

Oggi 1 ottobre 2010 nella prima manifestazione dell'anno cinquemila studenti sono tornati in piazza a gridare la propria rabbia e la propria determinazione nel bloccare la riforma Gelmini, nel mostrare il proprio dissenso verso l'attacco portato al mondo della formazione e al nostro futuro. Un futuro figlio della precarietà, un futuro che noi pretendiamo riprendere nelle nostre mani.

Il corteo, caratterizzato da una forte presenza di studenti di istituti tecnici e professionali (maggiormente colpiti dalla riforma), si è snodato per le vie del centro ed è stato in grado di mostrare bene quale fosse la controparte con il lancio di uova contro il MIUR e lo scarico di alcuni sacchi di macerie di fronte alla provincia, ente responsabile dell'edilizia scolastica. Inoltre il corteo ha deviato per passare di fronte alla Camera di commercio (uno dei possibili partecipanti al consiglio di amministrazione delle singole scuole previsto dalla Proposta di Legge Aprea). Il corteo ha poi proseguito su via Po e all'altezza di Via Sant'Ottavio si è trovato di fronte uno sbarramento della polizia. L'intenzione di noi studenti era quella di andare verso piazza Vittorio e così è stato richiesto alla polizia. Che prima ha negato il permesso ad andare in piazza e successivamente ha caricato a freddo e violentemente gli studenti. Si sono susseguite molte cariche di ingente violenza atte a intimidire gli studenti, anche rompendo i vetri del furgone che avevamo nolleggiato! Ma queste non hanno fatto nient'altro che incrementare la nostra rabbia e la nostra determinazione: il corteo si è ricompattato più volte resistendo e cercando di arginare la violenza della polizia, incitata e diretta dal responsabile di piazza della celere DiGaetano. Ci sono stati numerosi studenti feriti di cui uno è ancora all'ospedale Mauriziano. Come scrivevamo sullo striscione che apriva lo striscione: Gelmini pensavi che questa fosse la fine, ma è soltanto l'inizio. Non ci faremo intimidire né dalle politiche di disciplinamento né dalla violenza della celere. Rilanciamo quindi la mobilitazione per l'8 Ottobre contro la Riforma Gelmini, la Proposta di Legge Aprea. Inoltre vi sarà lunedì 4 ottobre un'assemblea alle 16:00 a Palazzo Nuovo per valutare i risultati del corteo di oggi e denunciare il comportamento delle forze dell'ordine. Ci preme sottolineare la genuinità della manifestazione, l'enorme partecipazione e il livello di autorganizzazione degli studenti. Non vorremmo che i questurini o qualche politicante in erba raccontasse ai giornalisti la solita favola dei "soliti noti che cercano la provocazione".