Raccontiamo della catena di produzione all'interno del distretto tessile pratese/fiorentino: la storia, il legame con il territorio, le rodate dinamiche di sfruttamento e segregazione che stanno alla base dei marchi "made in Italy" fiore all'occhiello dell'industria italiana.
A dieci giorni dall'alluvione che ha interessato un'ampia zona in Toscana tra Prato, Campi Bisenzio, Quarrata, Seano, torniamo a parlarne con un compagno delle Brigate di solidarietà attiva che dal presidio ex Gkn con una rete composta da molteplici realtà (k100 Cant Sociale Cienfuegos, Cs Lebowski, Cdp Quinto Alto, BRIGATE SOLIDARIETA' ATTIVA, Mondoconvergenza-lavoratori Mondoconvenienza in sciopero, oltre a Collettivo di Fabbrica e Soms Insorgiamo ecc.) hanno organizzato centinaia di volontari/e.
Nel secondo audio con la geologa Alessandra Biserna, consigliera del Consiglio Nazionale Geologi, approfondiamo le connessioni tra alluvione, dissesto idrogeologico, consumo di suolo, mancata prevenione.
A Prato continua la lotta di lavoratori e lavoratrici della logistica, in particolare su Mondo Convenienza, la famosa catena di mobili che deve il suo successo all'utilizzo di manodopera con condizioni di lavoro vessatorie.
Dalla prossima settimana iniziative nelle principali città italiane sotto lo slogan di "Mondo Convergenza".
I lavoratori della Iron&Logistics insieme ai sindacalisti del SI Cobas sono in presidio permanente da 40 giorni di fronte all’azienda. Il presidio è iniziato il 4 Ottobre, il giorno successivo al licenziamento dei 22 operai iscritti al sindacato. Le condizioni lavorative prima dell'inizio della lotta, con gli scioperi “8x5” (otto ore al giorno per cinque giorni a settimana ndr) erano un orario di lavoro di 14 ore al giorno per una paga di 4 euro l’ora. Da ieri è arrivata la notizia che l'azienda sta tentando di smantellare la fabbrica, smontando i macchinari presenti. Quindi da ieri l’obiettivo della lotta è anche quello di impedire lo smantellamento, volto a riprodurre il solito meccanismo del “chiudi e riapri”, con il quale più volte nel distretto produttivo toscano si è aggirato il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. Nella corrispondenza un compagno del Si Cobas ripercorre i vari passaggi della lotta, fra cui un incontro avvenuto ieri alla Prefettura di Firenze.
Corrispondenza con una compagna del SI COBAS di Prato per presentare il presidio di oggi 24 aprile nella città toscana dalla parte degli operai e delle operaie di Texprint che sono in lotta da gennaio
Continua la mobilitazione dei lavoratori della Texprint di Prato, in un contesto segnato dal rifiuto di dialogare da parte dell'azienda ma anche dalla grande solidarietà mostrata da ampi settori cittadini. Ci racconta la situazione un compagno di Prato antifascista.
Da due mesi lavoratori e lavoratrici della Texprint di Prato, organizzati dal SI Cobas, sono in mobilitazione permanente per chiedere migliori condizioni di lavoro. Una mobilitazione importante, segnata da forti tensioni e pesanti interventi delle forze dell'ordine, paradigmatica di quello che succede anche altrove.
Sabato 18 gennaio migliaia di persone hanno sfilato a Prato in solidarietà con 21 lavoratori, sindacalisti e solidali colpiti da una multa da 4.000 euro per avere partecipato a un blocco stradale nel corso di una vertenza sindacale che l'estate scorsa aveva interessato gli addetti di alcune tintorie industriali della città.
Grande partecipazione e un percorso di mobilitazioni che non accenna a spegnersi, come ci racconta il nostro corrispondente da Prato.