Dopo il blitz neonazisti della scorsa settimana, sabato prossimo ci sarà a Como una manifestazione antifascista istituzionale, a cui hanno già aderito Boldrini, D'Alema e Veltroni. Se tale manifestazione viene autorizzata, un altro corteo indetto da studenti comaschi è stato invece negato dalla Questura locale.
Ancora una volta vince l'antifascismo istituzionale in salsa veltroniana, mentre alle forze sociali autorganizzate viene negata la possibilità di manifestare contro i rigurgiti fascio-razzisti.
In collegamento Gavino, nostro ascoltatore e corrispondente da Como.
Cosa sta succedendo a Como, al confine italo-svizzero?
Almeno 500 migranti sono ammassati alla stazione FS di Como San Giovanni. Molti di loro cercano di varcare il confine ma la Svizzera ha chiuso la frontiera e dnque i migranti vengono respinti e per loro sono pronte nuove deportazioni (destinazione Taranto). Diversa la composizione etnica dei migranti: uomini, donne e minori da Nigeria, Senegal, Etiopia, Somalia, Ghana, addirittura un ragazzo palestinese.
Andrea Cegna, redattore di Radio Onda d'Urto e collaboratore de "il manifesto" (qui i suoi contributi sul tema), ci fa un quadro e una sintesi delle giornate precedenti nella città, tra tensioni con la polizia e il tentativo di mobilitazione dell'associazionismo locale comasco ed elvetico.
Nella seconda corrispondenza, un solidale di Como ci dà le sue impressioni, tra tentativi di autorganizzazione dei migranti (frenati però dalla diversa composizione dei richiedenti asilo) e mobilitazione dei solidali, in una situazione comunque estremamente fluida.