Cronaca di un TSO
Questa mattina c'è stato un TSO davanti a BAM ed hanno fermato un compagno perché aveva una giacca militare.
Ne parliamo con un compagno presente al momento dei fatti.
Questa mattina c'è stato un TSO davanti a BAM ed hanno fermato un compagno perché aveva una giacca militare.
Ne parliamo con un compagno presente al momento dei fatti.
In collegamento telefonico con una compagna del collettivo antipsichiatrico "Senza Numero", parliamo degli effetti della pandemia all'interno dell'istituzione psichiatrica.
Buon Ascolto!
In ricordo di Giorgio Antonucci che il 19/11 ci ha lasciato, una sua intervista in critica al Tso e al giudizio psichiatrico. Un giudice del lavoro impone il ripristino dell'erogazione della pensione che l'Inps, in base alla legge Fornero, aveva revocato a migliaia di detenuti e condannati, circa 15.000 secondo dati Inps.
Sconfitto da una malattia, ci ha lasciato Giorgio Antonucci: medico, poeta, scrittore, psicanalista, Antonucci ha lavorato per un breve periodo nell'ospedale psichiatrico di Gorizia, diretto da Franco Basaglia. Antonucci non fece mai ricorso al TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e abolì tutti i sistemi di contenzione fisica, nonché l'uso di psicofarmaci.
Ricordiamo la figura di Antonucci assieme a Gavino, compagno e collaboratore assieme ad Antonucci e Salvatore Ricciardi di un ciclo di trasmissioni su Radio Onda Rossa ("Più scheletri che armadi").
Ancora in alto mare la chiusura degli Opg e la sostituzione con le Rems. Convegno domenica 17 a Pisa tra le realtà antipsichiatriche per consolidare una "rete" di intervento contro l'invadenza del controllo psichiatrico, dell'aumento dei Tso e l'affidamento a cliniche private dei pazienti. Ripresa dell'Elettroshock.
La prima intervista è con un medico del SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) di un ospedale di Roma. La seconda intervista è con una persona attiva nella Consulta della Salute mentale di Roma. Infine riflessione critica su queste interviste e sullo stato dell'affrontamento del disagio mentale con la dott.ssa Mariarosaria D'Oronzo del Centro di Relazioni Umane di Bologna.