Oggi la corte di cassazione a Roma si pronuncerà sul ricorso al riesame riguardo la legittimità della custodia cautelare nei confronti di Mattia, Niccolò, Chiara e Claudio. Dalle 9.30 è in atto un presidio a piazza Cavour per ribadire che il vero terrorista è chi militarizza e devasta i territori. Tutti e tutte libere subito!
Apriamo la trasmissione con un collegamento da Albano laziale che ci aggiorna sugli sviluppi della mobilitazione contro l'allargamento della discarica di Roncigliano e sull'interdittiva antimafia che, se verificata, potrebbe creare qualche problema all'attività dell'azienda del noto Manlio Cerroni.
Passiamo a dare una notizia sugli effetti dell'inquinamento elettromagnetico sugli uccelli migratori che perdono la percezione della rotta. Raccontiamo poi del corteo contro le devastazioni ambientali, il fracking e i giacimenti bituminosi che si è svolto lo scorso 10 maggio a Toronto, in Canada, che ha visto la partecipazione delle nazioni native americane e di differenti gruppi politici. Terminiamo con le valutazioni sul corteo no tav di sabato scorso che chiedeva la liberazione dei quattro imputati accusati di terrorismo e detenuti in regime di alta sicurezza.
Venerdì 13 Luglio 2012: a 10 manifestanti ancora sotto processo la
Corte di Cassazione ha confermato il reato di "devastazione e
saccheggio", tragica eredità del fascista Codice Rocco.
Per 2 di queste persone, ad 11 anni di distanza dai fatti
contestati, si sono aperte le porte del carcere.
Il reato di "devastazione e saccheggio" prevede una pena tra gli 8 e
i 15 anni.
Questo vuol dire che danneggiare degli immobili viene ritenuto di una
gravità quasi alla stregua di un omicidio preterintenzionale.
E' come se dare un calcio alla vetrina di una banca equivalesse ad
uccidere una persona.
Dal dopoguerra ad oggi, il reato di "devastazione e saccheggio" è
stato utilizzato in 20 occasioni, 11 delle quali dopo l'anno 2000.
Contro questa sproporzionata mostruosità giuridica è stata lanciata
la campagna http://www.10x100.it/, che in poco più di un mese ha
raccolto quasi 30 mila firme.
Uno dei condannati è Alberto, storico compagno della redazione di Radio Onda Rossa.
Per mandare lettere e telegrammi o anche soldi:
Marina Cugnaschi c/o Seconda Casa Di Reclusione Di Milano – Bollate - Via Cristina Belgioioso 120 - 20157 Milano (MI)
Per Fagiolino
Alberto Funaro c/o Casa di reclusione di Rebibbia - Via Bartolo Longo 72 - 00156 Roma
Per Gimmy:
Francesco Puglisi - Casa Circondariale di Roma Rebibbia - G9 – cella 12 – piano 2 – sezione A - Nuovo Complesso in Via Raffaele Majetti, 70 - 00156 Roma
Le ferite per chi quella notte di luglio del 2001 si trovava dentro la scuola Diaz sono ancora aperte. In questi giorni in cui la cassazione deciderà se condannare o meno alcuni poliziotti che parteciparono a quell'irruzione, ripercorriamo quella notte con due attivisti e con il regista del documentario Black bloc.
Dalla sentenza complessa del processo Bellomonte, all'assoluzione dell'ex capo di polizia Gianni De Gennaro e dell'ex capo della digos Spartaco Mortola, dall'accusa di falsa testimonianza da parte della Cassazione, un commento di entrambi i processi con l'avvocato Francesco Romeo, legale di uno dei giovani massacrati alla Diaz.