Nel silenzio dei mass media nostrani diamo conto delle mobilitazioni che si stanno svolgendo e si svolgeranno in Grecia nei prossimi giorni, dai lavoratori marittimi e dei porti, ai soldati, alla lotta contro le barriere anti migranti.
Con un compagno del comitato di lotta di Megali Panaghia, parliamo della situazione del movimento contro le miniere in calcidica e delle prospettive di lotta in Grecia.
Corrispondenza con un compagno del Comitato di lotta Megali-Panagia sulla situazione delle lotte in Calcidica dopo che oltre 2000 manifestanti hanno partecipato ieri - domenica - ad un corteo contro la miniera di Skouries.
A seguito del tentativo dei dimostranti di irrompere nel cantiere, le forze di polizia hanno risposto con cariche e un fitto lancio di lacrimogeni. I fermati sono stati 75, di cui molti sono stati poi fortunatamente rilasciati.
Il compagno greco fa anche delle considerazioni critiche sull'atteggiamento dell'esecutivo Tsipras (in particolare dell'ex Ministro dell'Ambiente, Lafazanis, ora leader del gruppo scissionisa di Syriza) a proposito della gestione della miniera in Calcidica.
Cosa hanno in comunque Podemos e Syriza? Come si ripercuiterà la scelta del rimpasto del governo greco sulle elezioni di novembre in Spagna. Ne parliamo con Hibai un compagno spagnolo che vive in Grecia.
Una corrispondenza dalla Grecia con un compagno della redazione che ci aggiorna su la situazione devastante degli incendi, 50 solo nella mattinata di oggi e il rimpasto di governo voluto da Tsipras.
E' atteso per oggi il voto del parlamento greco si contenuti dell'accordo di Bruxelles e le prime misure di intervento su iva, pensioni e fondo di garanzia. I dipendenti pubblici sono scesi in sciopero e altre categorie potrebbero seguirli nelle prossime ore.
Abbiamo chiesto al docente di economia Francesco Schettino se esistesse un'alternativa praticabile nell'immediato di fronte ai dicktat dei creditori europei sulla Grecia. Ne è venuta fuori una interessante discussione sugli attuali rapporti di forza e le prospettive di lotta all'interno del quadro europeo e internazionale.
La Grecia vota il referendum della paura. Anche in caso di vittoria del no, il problema resta quello della ripresa delle lotte. Ne parliamo con tre compagni greci. Uno da Saloicco, uno da Atene e uno dalla Calcidica.