Sul corteo del 25 aprile contro la riapertura del CPR di Modena
Il 25 aprile si è svolto a Modena un corteo contro la riapertura del CPR e contro il sistema di sfruttamento delle persone migranti. Ne parliamo al telefono con una compagna.
Il 25 aprile si è svolto a Modena un corteo contro la riapertura del CPR e contro il sistema di sfruttamento delle persone migranti. Ne parliamo al telefono con una compagna.
Che cosa significa lottare contro i CPR oggi, nell’epoca del populismo legale e nel quadro della deriva reazionaria e repressiva in corso? In vista della manifestazione del 25 aprile a Modena contro i lager di stato ne abbiamo parlato con alcuni compagni e compagne promotori del corteo.
Riproponiamo un contributo apparso su radiocane.info
Buon ascolto!
Presentiamo la seconda edizione del Metal Against Shit che è, come comunicato da chi lo organizza: "un festival Metal Antifascista realizzato per aggregare un movimento di gruppi e partecipanti a cui interessi:
– Dimostrare, sia all’interno che all’esterno della nostra scena,
che i metallari antifascisti esistono e che sono attivi in quanto tali.
– Diffondere la cultura della condivisione, del D.I.Y.
e degli spazi occupati all’interno della scena Metal.
– Stimolare nella scena Metal una presa di posizione più netta."
Ne parliamo in studio con Ulderico, uno tra gli organizzatori del fest.
Playlist della trasmissione:
1) GRUMO - NON HAI SCUSE
2) AIRLINES OF TERROR - UFO/TESLA
3) HIEROPHANT - MASS GRAVE
4) EKPYROSIS - PROFOUND DEATH
5) GRAVESITE - SUBMERGED IN VOMIT
6) VERANO'S DOGS - THE RISING OF THE NECROTIC HOUNDS
Corrispondenza dallo sgombero degli spazi sociali e abitativi dell'excaserma di Via S. Eufemia e Via Bonacorsa a Modena. Operazioni iniziate nelle prime ore della mattina con grande dispiego di forze di polizia e militarizzazione dell'intero quartiere.
Corrispondenza che ci racconta la situazione all'interno del campo d'internamento per migranti di Modena. Data l'impossibilità di comunicare con le persone recluse, a causa del sequestro dei telefoni, sentiamo la ricostruzione dei/delle solidali.
Domenica 7 aprile una grossa rivolta scoppia nel Cie di Modena. Partita in mattinata come una protesta per l’ingresso di un ex detenuto diabetico in gravi condizioni di salute (e non per una sorta di “rissa tra ospiti di diverse etnie”, come riportato dai giornali), la rivolta arriva a coinvolgere praticamente tutti i prigionieri, considerato che la capienza del Centro è di 60 posti. I reclusi si barricano nelle sezioni e iniziano a sfasciare tutto: pareti in plexiglas, grate di ferro, telecamere e cabine del telefono. Nel pomeriggio gli agenti di guardia chiamano rinforzi, ma la rivolta viene sedata solo a tarda notte, al prezzo di una repressione durissima e due ambulanze vengono fatte arrivare sul posto per curare i feriti. Lunedì sera, un gruppo di solidali saluta i rivoltosi con grida e fuochi artificiali: da dentro, i reclusi rispondono con una battititura e gridando “libertà!“. (tratto da http://www.autistici.org/macerie/?p=29486)
Questa mattina a Brescia la polizia ha fermato Noureddine, uno degli immigrati del presidio, ed in poche ore e’ stato rinchiuso nel CIE di Modena in quanto la sua domanda di regolarizzazione con la sanatoria colf e badanti e’ stata rigettata a causa della condanna per inottemperanza ad un ordine di espulsione del questore. Noureddine, migrante della comunita’ marocchina, e’ uno dei protagonisti della lotta per i diritti e per la regolarizzazione di tutte le persone che hanno fatto la sanatoria colf e badanti ed e’ conosciuto in citta’ anche perche’ attivo in associazioni di volontariato.
Il presidio sotto la gru, le associazioni antirazziste e degli immigrati fanno appello per una immediata mobilitazione per le prossime ore e per i prossimi giorni. A breve nuove informazioni e indicazioni sulle iniziative di lotta per i prossimi giorni
NESSUNA GIUSTIZIA, NESSUNA TREGUA
Ascolta la corrispondenza di Radiondadurto.
Questa mattina a Modena terzo sgombero per il Guernica, per info www.infoaut.org/modena.
E' da circa una settimana che a Modena è stato occupato un nuovo spazio, avvenuto dopo due precedenti sgoberi e 35 denunce.
Mentre a Modena si svolge il corteo nazionale contro i Cie, due uomini rinchiusi nel Cie di via Corelli, a Milano, ci raccontano che oggi i reclusi e le recluse di tutte le sezioni (maschile, femminile e trans), hanno rifiutato il pranzo.
Vogliono protestare contro i sei mesi - che sono davvero troppi, specie per chi è già stata/o in carcere - e per reclamare l'assistenza sanitaria e delle condizioni di vita decenti.
Hanno deciso perciò di contribuire alla mobilitazione che è in corso per le strade di Modena, organizzando uno sciopero della fame di tre giorni e coordinandosi anche con i reclusi e le recluse delle altre città.
A Ponte Galeria i reclusi in sciopero della fame sono otto, tutti della sezione maschile.
Oggi hanno rifiutato il cibo anche i reclusi dei Cie di via Mattei a Bologna, di corso Brunelleschi a Torino e di Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia.
Sullo sciopero della fame nel Cie di Milano, si può ascoltare anche una corrispondenza raccolta da Macerie, la trasmissione di Radio Blackout: ascolta.
Sempre da Macerie, arrivano anche altre corrispondenze registrate nel corso della giornata di oggi:
- a Gradisca d'Isonzo (Gorizia), i reclusi inviano una petizione al direttore del centro: ascolta
- a Ponte Galeria (Roma), un altro recluso ha tentato il suicidio: ascolta
- e lo stesso è avvenuto anche a corso Brunelleschi (Torino): ascolta
Una compagna del Comitato antirazzista milanese racconta che i due pullman provenienti da Milano sono stati fermati sulla tangenziale di Modena, dove erano diretti per partecipare al corteo nazionale contro i Cie.
Nonostante lo spiegamento di forze dell'ordine che volevano impedire loro di raggiungere la destinazione, alla fine intorno alle 16.00 sono riusciti ad arrivare alla stazione di Modena, da dove partirà il corteo.
Ci racconta anche che oggi nel Cie di via Corelli, a Milano, i reclusi e le recluse hanno rifiutato il pranzo: questo sciopero della fame è il loro modo per partecipare al corteo.