Tunisia: manifestazioni contro l'omicidio di Chokri Belaid
Una corrispondeza che fa il punto della situazione in Tunisia dopo l'omicidio di Chokri Belaid. (13'38'')
Una corrispondeza che fa il punto della situazione in Tunisia dopo l'omicidio di Chokri Belaid. (13'38'')
A due giorni dall'anniversario della rivoluzione che cacciò Ben Alì una compagna della Radio ci racconta come sta il paese stretto tra disoccupazione e repressione.
Oggi a tabula rasa abbiamo presentato il libro di Fulvio Massarelli, la collera della casbah, vosi di rivoluzione da Tunisi e il fumetto di Alessandro Tota, fratelli.
Ad un anno dallo scoppio delle rivolte nel mondo arabo, i grandi problemi delle classi subalterne sono sempre lì. Riflessioni sulle transizioni democratiche di facciata e sulle proteste che continuano. Il percorso di emancipazione sembra ancora lungo.
Riflessioni con un compagno circa le recenti elezioni in Tunisia.
Nella puntata di venerdì 6 maggio 2011:
Una compagna che ha partecipato al presidio permanente davanti alla tendopoli di Manduria (Taranto), ci aggiorna sulla situazione dei tunisini dopo la trasformazione del Cai (centro di accoglienza e identificazione) in Ciet (i nuovi centri di identificazione ed espulsione temporanea recentemente istituiti con decreto del presidente del consiglio dei ministri). La telefonata si svolge proprio nel momento in cui compagne e compagni baresi stanno contestando la presentazione di un libro davanti alla sede di CasaPound, mentre la polizia inizia a caricare i/le manifestanti.
Un compagno del CUA, collettivo autonomo universitario di Bologna, ci racconta come studenti e studentesse, precari e precarie, hanno attraversato lo sciopero generale proclamato dalla cgil, bloccando la città, e di come si stanno preparando a contestare il Ministro leghista e razzista Maroni, che oggi ha deciso di presentarsi in città per sostenere il candidato della Lega Nord a sindaco di Bologna. La manifestazione si intitola, significativamente, Respingiamo Bob.
Ascolta: http://www.ondarossa.info/newsredazione/bologna-respingiamo-bob
Grazie all'intervento telefonico di uno dei redattori di Macerie, la trasmissione di Radio Blackout di Torino, tentiamo di fare il punto sulla situazione attuale nei Cie, in seguito all'arrivo di donne, uomini e bambini dalla Tunisia e da altri paesi del nord Africa, dopo la cosiddetta primavera araba. Notizie e riflessioni sui risultati ottenuti grazie alle lotte dei reclusi e delle recluse dentro le gabbie, e considerazioni sulle potenzialità e i limiti del movimento contro i Cie, che affianca e sostiene le loro lotte all'esterno, in questa fase di pesante repressione.
Ascolta: http://www.ondarossa.info/newsredazione/la-situazione-nei-cie-dopo-la-primavera-araba
Inoltre, un saluto complice e solidale a tutta la redazione del mensile anarchico «Invece», e ad Anna, Martino, Nicu, Robert e Stefi, i compagni e le compagne di Fuoriluogo che si trovano in carcere a Bologna in seguito all'operazione poliziesca del 6 aprile scorso, proprio a causa del loro impegno per un mondo senza gabbie né frontiere.
Se volete scrivere loro, nomi e indirizzo li trovate qui. Se volete leggere «Invece», venite a prenderlo negli studi di Radio OndaRossa o cercatelo negli infoshop degli spazi occupati.
Infine, un paio di appuntamenti da non perdere: stasera, come ogni primo venerdì del mese, tutte e tutti alla Taverna del csoa Forte Prenestino per la cena con le ricette evasive a sostegno di Scarceranda!
Mentre domani sera, al csoa ex-Snia, Rap2Gaza: il rap a sostegno del convoglio Restiamo Umani (CO.R.UM.), una carovana internazionale che partirà l’11 maggio 2011 per entrare a Gaza dal valico di Rafah, con tutti e tutte coloro che nel mondo condividono l'urgenza di gridare forte e chiaro quello che la voce di Vittorio Arrigoni ci ha detto tante volte: Restiamo Umani!
Il punto sulla situazione attuale nei Cie, in seguito all'arrivo di donne, uomini e bambini dalla Tunisia e da altri paesi del nord Africa, grazie all'intervento telefonico di uno dei redattori di Macerie, la trasmissione di Radio Blackout di Torino. All'interno della puntata di oggi di Silenzio Assordante, notizie e riflessioni sui risultati ottenuti grazie alle lotte dei reclusi e delle recluse dentro le gabbie, e considerazioni sulle potenzialità e i limiti del movimento contro i Cie, che affianca e sostiene le loro lotte all'esterno, in questa fase di pesante repressione.
PResentazione della carovana che attraversà alcuni campiprofughi in Tunisia.
Per ulteriori info:
http://ambasciatadeidiritti.blogspot.com/2011/03/uniti-per-la-liberta-carovana-dalla.html
Coltano (Pisa), ex-area di bonifica, attualmente a rischio allagamenti, è una delle destinazioni previste dal piano del Viminale per svuotare l'isola di Lampedusa. Prende corpo anche tra le fila del movimento dei solidali il timore che possa trattarsi dell'ennesimo tentativo di riaprire la questione di un CIE in Toscana, operazione in agenda del Governo dal 2010.
Aumenta sempre più il numero di profughi che fuggono dalla libia ed entrano in Tunisia, nell'enorme spazio di Ras Jehdir, come ci racconta un compagno che si trova sul posto.