Corrispondenza con un facchino Sda di Roma sugli scioperi ed il protagonismo operaio in solidarietà ad Aldo Milani, il responsabile nazionale del Si Cobas, in seguito al suo arresto.
Corrispondenza con il coordinatore provinciale Si Cobas Modena, con breve analisi sui fatti e approfondimenti sugli scioperi e le iniziative di lotta messe in campo in città e nell’Emilia.
Corrispondenza con un lavoratore degli autonoleggi dell'Aeroporto Galilei di Pisa. Nello specifico lavora per la ditta De Montis srl, che ha recentemente assunto l'appalto dalla committente Avis, multinazionale del settore. La vertenza è cominciata più di un anno fa per la regolarizzazione di 5 lavoratori. A dicembre è avvenuto un cambio d'appalto, e questi 5 lavoratori sono stati lasciati a casa. Venerdì 20 gennaio, inoltre, 3 lavoratori sono stati investiti, durante un blocco, da due clienti che avevano preso a noleggio un auto.
Seconda corrispondenza con due lavoratori licenziati di Almaviva di Roma. Due dei 1666 che hanno dato vita ad un comitato e al corteo di sabato 21 gennaio che ha attraversato le strade di Roma.
243° puntata: corrispondenza con Marco Spezia di Medicina Democratica per analizzare la proposta di legge del Ministro Sacconi di riforma del Testo Unico sulla sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ed il tentativo di ridurre drasticamente le tutele dei lavoratori e le lavoratrici. Intervento telefonico di un compagno-redattore sulle questioni legate alla qualità del prodotto, la sicurezza dei luoghi di lavoro e la sicurezza e la salute dei lavoratori
242° puntata: Corrispondenza con lavoratore Ama sulle condizioni di lavoro in azienda e sulla questione del rinnovo del contratto collettivo nazionale dell'ambiente. Corrispondenza con un compagno dei Clash City Workers sui fatti di Piacenza e le valutazioni sulla manifestazione nazionale in solidarietà di Abd Elsalam, il facchino ucciso durante un picchetto davanti i magazzini GLS.
241° puntata: corrispondenza con un compagno della “Rete Campagne in lotta” sulle mobilitazioni fatte nel mese di Agosto dai lavoratori (braccianti) delle campagne pugliesi, avvenute in particolare nella provincia foggiana, contro il grave sfruttamento che persiste nel lavoro agricolo. Inoltre con il compagno si è ricordato anche della mobilitazione dei “Licenziati della Fiat di Pomigliano” che continuano a rivendicare il reintegro in fabbrica contro il loro licenziamento politico e contro il modello Marchionne.
Corrispondenza con un compagno del SiCobas di Pavia per il racconto della vertenza in corso ai magazzini che riforniscono H&M, caratterizzati da pesanti e inumane condizioni di lavoro: i lavoratori e le lavoratrici hanno iniziato una dura lotta raggiungendo primi risultati importanti.
240° puntata: con un compagno del Clash City Workers di Napoli affrontiamo una discussione sulla
vertenza Almaviva, che si è conclusa - per il momento - con un accordo che ha evitato il
rischio dei licenziamenti. Un tipo di accordo molto simile a quello che era stato rifiutato dai
lavoratori nel referendum e che, di fatto, se da un lato peggiora le condizioni di lavoro,
dall'altro sposta il problema dei licenziamenti all'autunno prossimo.
Sulla scorta di queste riflessioni cerchiamo di capire le contraddizioni insite in una vertenza
di questo tipo e quali siano i possibili scenari del futuro prossimo.
239° puntata: primo collegamento con un lavoratore stagionale della Costiera Amalfitana. Con lui parliamo delle condizioni di lavoro, salariali e contrattuali del settore del turismo. I lavoratori stanno provando a costruire una vertenza a livello nazionale contro la riforma della Naspi di Renzi, che ha contribuito, dall'autunno scorso, a peggiorare ulteriormente le condizioni materiali dei lavoratori.
Il secondo collegamento è con un delegato Rsu Cobas di Poste Italiane: con lui parliamo del piano di ristrutturazione già in atto nell'azienda, degli esuberi che si prevedono per i portalettere, delle difficili condizioni in cui si trovano a lavorare, della privatizzazione di un'ulteriore 30 % dell'azienda. Questi punti sono stati argomento di discussione di un incontro autoconvocato avvenuto sabato 11 giugno a Firenze.
238° puntata: corrispondenza con la Francia; in collegamento un co-redattore di Corrispondenze Operaie, un compagno di Chroniques syndicales, trasmissione di Radio Libertaire (attiva a Parigi dal 1981) che parla di conflitti lavorativi, e una compagna francese che ci aiuta nella traduzione.
Parliamo della Loi El Khomry (la riforma del lavoro, anche conosciuta come Loi Travail) e delle mobilitazioni di protesta che da marzo infiammano tutta la Francia. Per il 14 giugno è prevista una nuova mobilitazione nazionale.
La seconda corrispondenza con una compagna, di stanza a Parigi, della piattaforma per lo Sciopero Sociale transnazionale, che ci informa di un incontro previsto per l'11 giugno in Place de la Republique, la piazza che è caratterizzata, da marzo, dalle Nuit Debout (Notti in piedi). Nello specifico, inoltre, per l'autunno si sta organizzando un incontro sulla convergenza delle lotte a livello europeo in cui cercare di coinvolgere i lavoratori di Amazon francesi, tedeschi e polacchi.
237° puntata: collegamento con una lavoratrice di Almaviva. Un intervento che esprime rabbia per la situazione che circa 2900 persone si trovano a vivere, ovvero il concreto rischio di licenziamento, e che invita a partecipare al presidio previsto dalle ore 14 sotto il Mise.
Collegamento con un co-redattore di Corrispondenze Operaie che si trova a Parigi: ci offre un quadro sintetico della mobilitazione contro la Loi Travail e della situazione che da quasi tre mesi sta caratterizzando tutta la Francia.
236° puntata: prima corrispondenza con un lavoratore di Trenitalia con cui parliamo dello sciopero dei ferrovieri previsto da domani sera, martedì 24 a mercoledì 25 maggio, convocato da varie sigle sindacali di base in una fase di rinnovo dei contratti collettivi nazionali.
La seconda corrispondenza con un lavoratore di Atac: per venerdì 20 maggio era previsto uno sciopero di 24 ore convocato da tutte le sigle sindacali di base, ma il Prefetto ha optato per la precettazione. Per tutta risposta, i sindacati di base hanno scelto di annullarlo e convocarne un altro, sempre di 24 ore, per martedì 31 maggio.