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25 aprile a Roma Est

re 10.00 – Porta un fiore al partigiano.In ogni quartiere è presente un monumento che ricorda la rivolta di quei giorni e il sacrificio dei suoi protagonisti.

Onoriamo le loro azioni mettendo un fiore su quei monumenti.

Ore. 11.00 – Piazzale Camelie – In piazza per la Resistenza.

Al microfono con una compagna della Rete Territoritoriale Antifascista Roma est e un compagno degli studenti e delle studenti del Liceo Kant

Presidio sotto il Ministero del Lavoro de* Lavorat* dello spettacolo - 22 aprile dalle h14.30

Nel pomeriggio di oggi, giovedì 22 Aprile, dalle ore 14.30 sotto il Ministero del Lavoro - via Veneto 56, la Rete lavorat* Spettacolo e Cultura sarà in presidio per sostenere l'incontro Interministeriale che da oltre un anno chiediamo a gran voce insieme al network nazionale 𝗣𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁° 𝗦𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗲 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 - 𝗘𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮. Contemporaneamente ci saranno presidi sotto le prefetture di Torino, Bologna, Padova, Napoli e Genova.
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No alla sorveglianza speciale

Oggi pomeriggio si svolge in piazza dei Sanniti a San Lorenzo un'assemblea per dire no alla sorveglianza speciale, una misura restrittiva delle libertà personali di genealogia monarco-fascita, imposta dal tribunale di Torino, a una compagna, Eddi in quanto combattente delle YpJ e in quanto donna attiva nelle lotte sociali e nei movimenti nel nostro paese.

Una corrispondenza da una compagna dalla piazza e un intervento di Eddi.

In piazza con il Kurdistan

Non si ferma la solidarietà con il Kurdistan a Roma, questo pomeriggio appuntamento alle 18.00 in piazza dei sanniti a san Lorenzo in solidarieta con Eddi Marcucci, domattina iniziativa all'università, venerdì manifestazione per ricordare Lorenzo Orsetti.

Una compagna di Sapienza clandestina ci racconta le varie iniziative, Vincenzo Miliucci ci parla invece dell'attacco della diplomazia turca al sindaco di Rende, colpevole di aver conferito la cittadinanza onoraria a Abdullah Ocalan

Continua la resistenza Notav all'ex autoporto di San Didero: 2 compagni incatenati sul tetto

Dopo sette giorni di resistenza sul tetto, i compagni e le compagne sono rimasti senza cibo e acqua. Dopo che due compagne sono riuscite ad eludere guardie e filo spinato per dare un cambio e portare viveri, la polizia ha ormai circondato con torri faro l'ex-autoporto e abbattuto gli alberi che potevano essere un rifugio sicuro per eventuali sortite notturne. Ora la situazione è critica. In segno di protesta, all'impossibilità di ricevere rifornimenti due compagni si sono incatenati ad una struttura di ferro sul tetto, da cui non è prevista la possibilità di liberarsi autonomamente.

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No Tav:militarizzazione del territorio e repressione

Ancora una corrispondenza dalla Val Susa con una compagna che ci racconta dei fatti di ieri, che hanno portato al ferimento gravissimo di Giovanna, e un racconto della situazione di pesante militarizzazione e  repressione, di nuovi territori che vengono invasi dal megaprogetto in cui si continua a resistere. 

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