LIBANO: UN COMMENTO SU ATTACCHI TERRORISTICI ISRAELIANI, HEZBOLLAH E UNA SITUAZIONE SEMPRE PIÙ CRITICA
Negli ultimi giorni due attacchi israeliani hanno colpito indiscriminatamente la popolazione in Libano. Gli ordigni sono stati innescati per fare prima un rumore nel cercapersone, così da attirare l'attenzione, e poi per esplodere. Ieri a esplodere sono stati i walkie talkie, tecnologie utilizzate anche da medici o altre figure non necessariemente militari. Secondo le autorità libanesi il bilancio dei feriti è di circa 500 persone e di 20 morti. Oggi è atteso il discorso di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, mentre le truppe israeliane si stanno spostando verso Nord minacciando un'escalation e un'invasione di terra.
Con questi attacchi israele ha spostato ancora una volta l'asticella "dell'consentito" (per meglio dire: ciò che gli viene consentito a livello internazionale), ha fatto un ulteriore passo in avanti in questa guerra.
Ciò che non si riesce a dire nella quasi totalità dei giornali italiani e nella politica è che questo attacco ha una natura terroristica.
Ne parliamo con Chiara Cruciati, giornalista e vicedirettrice del Manifesto.
Da Beirut sentiamo Mauro Pompili, giornalista freelance.