Una cronaca di quotidiana repressione nei campi profughi palestinesi offre l’occasione per rilanciare i prossimi tre appuntamenti a sostegno della lotta del popolo Palestinese.
Di seguito il comunicato dei due di questa settimana e a seguire l’altro della prossima settimana:
Dopo l’arresto di un compagno palestinese del campo profughi di Aida La campagna di arresti (66 nel solo giorno di Martedi 17 Gennaio) e l'abominevole statistica di esecuzioni sommarie da parte dell'esercito israeliano (15 palestinesx assassinatx nei primi 18 giorni del nuovo anno) segnano una recrudescenza della campagna di sangue dello Stato di Israele.
L'escalation repressiva portata avanti dalla nuova cricca di Netanyahu, l'esecutivo piú a destra della storia di Israele, peraltro ovviamente in continuità con ogni precedente governo sionista, indica la precisa strategia di tagliare i ponti della Palestina con l'esterno. Non solo la solidarietà internazionale è sotto attacco ma anche la libertà di informazione. Questi fatti dimostrano la volontà sistematica di Israele di mettere a tacere ogni voce contraria al proprio progetto di colonizzazione e assoggettamento della Palestina. Nel silenzio dei media e della politica internazionale l'ondata repressiva di arresti, espulsioni, omicidi cresce in modo preoccupante.
Per questo è necessario fare sentire la nostra voce, la voce della solidarietà internazionale alla popolazione palestinese.
• Giovedì 19 Gennaio ore 17.00 Nessuna Resa la loro Lotta è la nostra Lotta
📍 Piazza San Marco, Roma
Aderiamo alla "Giornata di mobilitazione internazionale al fianco dei prigionieri in sciopero della fame in Grecia, Francia, Turchia,.Palestina, Kurdistan, Italia e per l'abolizione del 41bis e di tutte le forme di isolamento e tortura".
• Sabato 21 Gennaio ore 18.30 mobilitazione davanti all'ambasciata israeliana.
📍 Via Ulisse Aldrovandi angolo Via Michele Mercati, Roma
"Al fianco della popolazione palestinese, contro le politiche genocide sioniste, contro la repressione e l'apartheid israeliane. Contro gli arresti di massa e le esecuzioni nei confronti dei e delle palestinesx che rivendicano la loro terra colonizzata e la propria libertà. Contro l'occupazione che vuole tagliare la solidarietà tra culture, persone, affinché la Palestina non possa più essere raccontata, visitata, vissuta e le violenze avvengano nel silenzio totale."
Compagnx al Fianco della Resistenza Palestinese
Domenica 29 gennaio a SCUP Il pacco da giù propone una giornata per la PALESTINA LIBERA.
ore 11: spettacoli a villa fiorelli - Niño Maravilha & Ewander Ciú in Born To Be Alive ore 12,30: parata da villa fiorelli a scup a cura del frente murguero ore 13: Ripartono gli spettacoli a scup con un cabaret circense ore 13, in contemporanea: panino con salsiccia + alternativa vegana, birra e vino del pacco da giù (disponibile all day) ore 13, in contemporanea: proiezione documentario "5 broken cameras" ore 15,30: collegamento con campo Aida di Betlemme. Una chiacchierata sulla situazione attuale con racconto del centro Amal Al Mustaqbal ore 17/22: concerti: - Balkan orchestra - ILL NANO - Willy the punk – Los3saltos - Hi-shine ladies - Assalti frontali
All day: mostra fotografica "La Palestina che resiste" a cura di Daniele Napolitano e banchetto con foto e bandiere Tutto il ricavato della giornata verrà devoluto al Centro Amal Al Mustaqbal che si trova nel campo profughi Aida Camp alle porte di Betlemme. Il centro aperto dal 1989 dopo la prima intifada, è nato dall’esigenza di garantire un istruzione ai bambini durante la rivolta, nasce ed è tutt’ora indipendente rispetto al circuito della cooperazione internazionale praticando autogestione. Inizialmente chiamato Aida school, ha preso il nome Amal dalla fondatrice uccisa dall’esercito israeliano. I/le giovani del campo profughi, dopo la seconda intifada, hanno iniziato attivamente a partecipare alle attività dandogli il nome Al Mustaqbal: speranza di un futuro. Da quel momento ospita attività come asilo nido per bambin* sotto i sei anni, corsi di danza dabka, corsi di yoga, di lingue e un giorno al mese diventa punto di assistenza sanitaria gratuita. Inoltre rappresenta un riferimento per la memoria e la cultura palestinese, con particolare attenzione alla storia dei villaggi originari.