Carovana migranti riparte dal Chiapas
Ormai non è più una carovana unica ma tante carovane insieme, alcune già arrivate a città del messico, quella che stiamo seguendo noi ancora in Chiapas. Sentiamo la nostra corrispondente.
Ormai non è più una carovana unica ma tante carovane insieme, alcune già arrivate a città del messico, quella che stiamo seguendo noi ancora in Chiapas. Sentiamo la nostra corrispondente.
Corrispondenze dal presidio sotto l'ambasciata messicana in appoggio alle attività della carovana europea costruita dai genitori dei 43 studenti scomparsi di Ayotsinapa. I genitori degli studenti desaparecidos intendono così portare all'attenzione dell'opinione pubblica europea e italiana le vicende dello scorso 26 settembre, chiedeno verità, la fine delle menzogne governative e che sia fatta piena luce sulle resposabilità istituzionali nella spietata repressione accaduta ad Iguala.
VENERDì 24 APRILE :Una compagna del donbas ci aggiorna sulla situazione in quel quadrante.
PResentazione della carovana che attraversà alcuni campiprofughi in Tunisia.
Per ulteriori info:
http://ambasciatadeidiritti.blogspot.com/2011/03/uniti-per-la-liberta-carovana-dalla.html
Notizia dellle 18:30. Nella giornata di ieri, a cinque chilometri dall'arrivo a san Juan de Copala, la carovana che porta 4 tonnellate di viveri e materiali è stata di nuovo bloccata dalle forze dei paramilitari dell'UBISORT, organizzazione direttamente legata al partito di governo PRI e di cui fa parte lo stesso governatore dello stato Ulises Ruiz. Questa volta, gli attiviste e le attiviste hanno deciso di fermarsi e organizare per la giornata di oggi una mobilitazione in solidarietà a san Juan e per l'arrivo degli aiuti. Nella scorsa carovana, partita nel mese di aprile, il confornto con i paramilitari aveva portato all'uccisione di due attivisti, Bety Cariño e Jiry Jaakola, colpiti dai paramilitari.
Da più di sei mesi San Juan Copala, Municipio Autonomo che raccoglie una ventina di comunità indigene di etnia Triqui dello stato di Oaxaca, è assediato dai paramilitari della UBISORT, organizzazione direttamente legata al partito di governo PRI e di cui fa parte lo stesso governatore dello stato Ulises Ruiz.
Negli ultimi due mesi in particolare la violenza dello stato e dei suoi servi è cresciuta brutalmente.
Il 27 Aprile scorso i paramilitari hanno teso un'imboscata ad una carovana di solidarietà di attivisti/e che portavano medicine e cibo a San Juan Copala e, sotto la pioggia di proiettili, sono stati uccisi la compagna messicana Betty Carino e il compagno libertario finlandese Jyry Jakkola.
L'8 giugno una nuova carovana umanitaria, che porta il loro nome, cercherà di rompere l'accerchiamento paramilitare e di salvare la vita a più di 70 famiglie che stanno sopravvivendo in condizioni inumane, portando alimenti, medicinali e un' appoggio concreto alla resistenza che le comunità triqui stanno conducendo a San Juan Copala.
Abbiamo parlato con un compagno italiano che parteciperà alla carovana.