Riflessioni a margine del dibattito sul ddl Cirinnà, che giovedì 28 gennaio sarà discusso al Senato della Repubblica.
Dalla retorica cattolica e papista della "famiglia voluta da Dio" al lento riformismo laico del nostro Parlamento, comunque spaccato tra favorevoli e contrari al riconoscimento dei diritti per le coppie omosessuali.
La famiglia è un'istituzione legata alle condizioni storiche dell'essere umano e oggi non possiamo che affermare la pluralità della famiglia che non può assolutamente essere limitata alla biblica coppia Adamo-Eva.
Il ddl Cirinnà ha ricevuto un'ondata di emendamenti (dallo stesso Partito Democratico, cui la Cirinnà è iscritta) pronti ad annacquarne le pur tenui aperture sui diritti civili per il movimento LGBT. Sarà l'ennesimo compromesso democristiano?
Per il momento notiamo come sia meglio una legge monca piuttosto che un irritante vuoto legislativo in materia.
La messa è finita - rassegna stampa vaticana
(ogni lunedì dalle 10.30 alle 11)
Puntata dedicata alle unioni civili e alle discussioni sul ddl Cirinnà, da giovedì 28 gennaio in discussione al Senato della Repubblica.
Nel corso della trasmissione si sono ascoltate tre corrispondenze: la prima riprende - con la gentile concessione di Radio Onda d'Urto - le parole di Barbara Pezzini, docente di diritto costituzionale all'Università di Bergamo.
La seconda e la terza sono corrispondenze realizzate dalla nostra redazione dalle piazze #SvegliaItalia (Roma, Milano) di sabato.
A chiudere la trasmissione, le solite clericalate della settimana: in Cilento si vuole costruire - con soldi pubblici - un'enorme statua di padre Pio, mentre a Savona un prete non ha voluto benedire né soffermarsi sulla salma di una donna marocchina morta nel crollo di una palazzina. La donna aveva peraltro cominciato un cammino di conversione al cristianesimo.
Sono 98 le piazze in Italia dove è stato convocato un appuntamento per ribadire che i diritti civili devono essere per tutti e tutte. Sentiamo Roma e Milano