Le compagne della radio aprono i microfoni su cosa sia oggi il
patriarcato e su quali strumenti dovremmo dotarci per scardinarlo. Una
riflessione rivolta a tutte quelle persone che vorrebbero realmente
cambiarlo questo esistente a partire dai propri privilegi.
Dopo la notizia dello stupro avvenuto al parco del Torrione, di quelli avvenuti a Garbatella e a San Lorenzo, domenica 9 alle 19.30 in piazza del Pigneto è stata organizzata una passeggiata rumorosa per il quartiere del Pigneto a Roma per ribadire che insieme siamo più forti e che se toccano unə, toccano tutt3.
In questa puntata di "Baraonda-Controinformazione Studentesca" insieme a delle compagne del Liceo Righi trattiamo un tema che ci sta particolarmente a cuore e da cui tutte le ragazze e le donne, purtroppo, sono toccate: la violenza di genere. Abbiamo poi avuto l'onore di ascoltare a trasmettere la testimonianza di una violenza subita da una compagna quando era piccolissima.
L'uso delle parole, la loro combinazione, lo “stile del discorso” costituiscono il mezzo fondamentale di cui l’abusante si avvale per ridurre e mantenere la donna in uno stato di continua soggezione e soccombenza.
"Lo stile dell'abuso", scritto da Raffaella Scarpa per Treccani, è una trattazione che ridiscute criticamente i concetti di potere e violenza a partire dal loro rapporto con la lingua e lo studio di un ampio corpus di casi raccolti in più di vent’anni di ricerche.
Quante volte hai pensato a cosa ci sia dietro la parola "scientifico"? Quante volte hai dato per scontato che la scientificità di un sapere valesse per tutti, ovvero fosse universale?
Con "Decolonialità e privilegio. Pratiche femministe e critica al sistema-mondo" (Meltemi Editore) Rachele Borghi racconta com'è possibile dare battaglia alla colonialità.
Il linguaggio ufficiale a proposito dell’uguaglianza uomini-donne è un repertorio di violenze: molestie, stupri, abusi, femminicidi. Queste parole descrivono una realtà crudele. Ma non ne nascondono un’altra, quella delle violenze commesse con la complicità dello Stato?
Françoise Vergès denuncia la svolta securitaria della lotta contro il sessismo in "Una teoria femminista della violenza. Per una politica antirazzista della protezione" Ombre corte
Per venerdì 16 aprile dalle ore 17 il Comitato di Lotta Villa Gordiani, il Coordinamento delle
Assemblee delle Donne e delle Libere Soggettività dei Consultori e Non Una Di Meno organizzano una passeggiata dentro al parco di Villa Gordiani. Dopo il presidio del 6 marzo diventato poi corteo e dopo l’assemblea del 14 marzo entrambi in risposta allo stupro di una ragazza all'interno del parco e che hanno mobilitato centinaia di persone, si ribadirà che solo collettivamente si possono cambiare le cose e far sì che nessuna sia più sfruttata, picchiata, stuprata. Con lu compagnu parliamo anche delle mobilitazioni del Coordinamento Consultori dei prossimi giorni in relazioni allo stato dei consultori di Roma.
Con una compagna di Donne Fuori dal Silenzio parliamo dell'iniziativa di sabato 17 aprile davanti all'aula consiliare di Ciampino per ribadire ancora una volta che se toccano una toccano tutte.
Corrispondenza con una compagna di Non Una Di Meno sulla mobilitazione di questo pomeriggio in Campidoglio contro la mozione pro-life in discussione al Consiglio Comunale
Insieme ad una compagna presentiamo l'assemblea Non Una di Meno e i tavoli tematici che si svolgeranno a Bologna questo fine settimana. Dopo un resoconto sulla ultima assemblea nazionale svoltasi a Lucha y Siesta il 22 settembre, con la compagna parliamo e approfondiamo le aree tematiche che si affronteranno:
1) Contrasto alla violenza maschile e di genere
2) Salute e autodeterminazione
3) Lavoro e welfare
4) Lotte migranti e antirazzismo
5) riGENERIamociLIBERAmente contro la violenza sui corpi, i territori, gli animali
"In Italia, l’attacco alla Casa internazionale delle donne, la precarietà degli spazi femministi, il Ddl Pillon, le logiche securitarie alla base delle recenti politiche istituzionali, l’attacco strumentale ai Gender Studies e alle proposte educative volte a valorizzare le differenze, la narrazione vittimistica e stereotipata hanno come obiettivo quello di rendere drasticamente più difficile rifiutare la violenza per le donne e le soggettività LGBTQIA+ che la subiscono e che non sono più disposte ad accettarla. Il nuovo decreto sicurezza proposto dal Ministero degli Interni, in continuità con le misure adottate dal precedente governo, intende ridurre le possibilità di ottenere la protezione umanitaria per donne e uomini migranti e privarli anche dei minimi servizi sociali: così la violenza e gli stupri subiti dalle donne da una parte e dall’altra del confine sono completamente legittimati."