L'inganno. Antimafia. Usi e soprusi dei professionisti del bene
Presentiamo il libro di Alessandro Barbano L'inganno. Antimafia. Usi e soprusi dei professionisti del bene.
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La mobilitazione al fianco di Alfredo contro 41bis ed ergastolo ostativo continua, e milano questa domenica è stata teatro di una manifestazione fra le più partecipate dall'inizio dello sciopero della fame. Dopo alcuni aggiornamenti iniziali ne parliamo con una compagna che ha partecipato alla costruzione di questo momento.
Rilanciamo l'appuntamento di martedì 17 ore 19 al cinema l'Aquila per far sentire la propria vicinanza nella lotta di Alfredo anche qui a Roma.
Purtroppo il collegamente è disturbato e si conclude per una spiacevole presenza.
Redazionale di approfondimento sulla situazione di Alfredo Cospito, da 3 mesi in sciopero della fame contro il regime di 41 bis e ergastolo ostativo a cui è sottoposto.
Ne parliamo con:
-Flavio Rossi Albertini, avvocato di Alfredo
-Mauro Palma, garante nazionale dei diritti delle persone detenute
-Luigi Manconi, presidente dell'associazione "A buon diritto"
A questi interventi segue un'ora di microfoni aperti.
Ieri martedi 10 gennaio 2023 a Lugano si è tenuto un presidio davanti al consolato italiano in solidarietà con Alfredo Cospito rinchiuso in regime 41 bis nel carcere di Bancali in Sardegna.
Con striscioni, volantino, cori e slogan compagni e compagne hanno rivendicato l'uscita dal regime 41 bis di Alfredo e in generale l'abolizione del regime 41 bis come metodo di tortura.
Ne parliamo con una compagna presente al presidio.
Giovedì 15 dicembre alcun* student* si sono trovat* di fronte l'entrata principale de La Sapienza per ribadire la propria contrarietà al 41bis e all'ergastolo ostativo.
Oggi, Lunedì 5 Dicembre, la corte d'appello di Torino rimanda nuovamente alla consulta il pronunciamento sull'accusa di strage politica per Alfredo Cospito e Anna Beniamino, all'interno dell'inchiesta Scripta Manent.
La sentenza era attesa per oggi.
Nello spazio redazionale parliamo di 41 bis e ergastolo ostativo, a cui Alfredo è sottoposto e contro cui sta lottando con lo sciopero della fame, insieme a Patrizio Gonnella, presidente dell'Associazione Antigone, associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale”.
Nella seconda corrispondenza potete ascoltare un estratto della registrazione fatta in aula delle parole di Alfredo Cospito, di fatto le uniche parole che ci arrivano da Alfredo da quando è detenuto nel carcere di Bancali.
Infine una terza corrispondenza con l’avvocato Flavio Rossi Albertini sulla decisione della corte d’assise d’appello di Torino di rinviare alla Corte costituzionale la decisione sulla possibilità di concedere le attenuanti ad Alfredo Cospito e Anna Beniamino, per i quali il procuratore generale di Torino aveva chiesto rispettivamente l’ergastolo ostativo e 27 anni di carcere per strage politica.
La Corte costituzionale, come prevedibile, ha stabilito ufficialmente l'incostituzionalità dell'ergastolo ostativo: il parlamento adesso avrà un anno per provvedere, in caso contrario sarà la stessa Corte ad abolire la norma che prevede l'ergastolo ostativo in quanto ritenuta "in contrasto con gli articoli 3 e 27 della Costituzione". Quale panorama si apre adesso? E quali sono le possibili evoluzioni dell'ordinamento giudiziario?
Lo abbiamo chiesto al professor Luigi Manconi e ad Andrea Oleandri, dell'associazione Antigone
Strasburgo, la Grande camera della Corte europea dei diritti umani ha respinto il ricorso presentato dall'Italia contro la sentenza del 13 giugno 2019. I giudici hanno stabilito che la condanna al carcere a vita "irriducibile" - senza poter accedere a permessi e benefici viola l’articolo 3 della Convenzione Europea sui Diritti umani. Ergastolo ostativo bocciato! I media fanno a gara nel propinare menzogne e falsificazioni.
Disegno di legge Manconi per riportare a maggioranza semplice l'approvazione di amnistia e indulto. Speculazione su vecchi carceri al centro delle città: Regina Coeli, San Vittore, Poggioreale, da vendere a privati per costruire nuovi carceri nelle periferie desolate più lontane. Call Center per lavoro detenuti al carcere di Marassi, Genova.