Protesta estrema quella iniziata questa mattina a Pomigliano: tre operai si sono arrampicati su un traliccio alto 40 metri per ottenere visibilità rispetto alla grave situazione dei tremila cassintegrati Fiat e ribadire la netta contrarietà ad accettare i contratti di solidarietà.
Un futuro più che incerto quello che attende gli operai Fiat di Pomigliano: altro che rotazione, la cassa integrazione toccherà da ui a breve anche chi fino ad ora ha continuato a lavorare. Venerdì come annunciato da tempo ci sarà un picchetto organizzato dal comitato dei cassintegrati che inizierà col turno di notte.
Una riflessione con un compagno dei Cobas rispetto all'accordo firmato ieri che estende il modello pomigliano a tutti gli 86.00 lavoratori della Fiat ed esclude la Fiom dalle rappresentanze sindacali.
Qualche giorno fa, Fiat Group ha annunciato ai sindacati la disdetta a partire dal 1 gennaio 2012 degli accordi sindacali collettivi "in vista di un assetto e di una armonizzazione delle discipline contrattuali", un processo iniziato più di un anno e mezzo fa con il referendum a Pomigliano con cui è passato l'accordo-ricatto, che costringe gli operai a condizioni peggiori di lavoro: meno pause, aumento dei ritmi di lavoro, aumento delle ore di straordinario e dei turni, la criminalizzazione del diritto di sciopero.
Una riflessione dell'esportazione del modello Marchionne
Mentre alla ex-Bertone si consuma il voltafaccia della Fiom, una valutazione su quanto accade alla Fiat di Cassino: tra cassa integrazione, giornate memorabili come il 28 gennaio e il modello Marchionne alle porte.
persentazione del libro "nuova panda schiavi in mano" del Gruppo Lavoro del centro per la riforma dello stato sul piano Marchionne edito da DeriveApprodi
Le organizzazioni di base chiamano alla mobilitazione per lo sciopero del 28. Un presidio-volantinaggio dei Cobas è previsto per il 24 gennaio in via Manzoni.
Nello stabilimento molisano l'organizzazione su 18 turni consecutivi divenne realtà nel 1994. Ora, il rischio di estensione del modello Mirafiori è più che concreto e riguarda tutte le fabbriche italiane.
Riflessione a più voci sul referendum appena concluso a Mirafiori. Hanno vinto i Si sottola minaccia di Marchionne, tuttavia i No sono stati vincenti in molti reparti operai: i montaggi, la lastroferratura, ecc. E' risultato decisivo il grande consenso del Si nel settore impiegatizio e dirigenziale dove su 432 hanno votato Si 412.
Ora si prepara lo sciopero del 28 gennaio dei metalmeccanici e lo sciopero generale dei Cobas.
Ecco il comunicato dopo l'azione di stamane alla Fim e Uilm.
NO AI SINDACATI IN MASCHERA, NO AL NUOVO PATTO SOCIALE… SCIOPERO GENERALE!
Non ci andava di aspettare, abbiamo anticipato il Carnevale festeggiando a casa di Colombina-Fim e Arlecchino-Uilm, le due maschere dei servi più noti. A Pantalone ci penseremo più avanti.
Eccoci di nuovo, lavoratori, studenti, precari e cassintegrati; portando coriandoli e stelle filanti, abbiamo voluto omaggiare i prodi vassalli del padrone come più si meritano, con stoffe gialle per ricordare loro quale colore si addice ad un sindacato servile e con tante dimostrazioni di affetto per il lavoro che fanno al servizio di Marchionne/Pantalone.
I precari che subiscono le marachelle dei Sindacati-Farsa sono venuti a smascherare chi non ha più niente a che fare con la difesa dei diritti di chi lavora, preferendo invece nascondersi dietro le ricompense dei denari che Pantalone accumulerà sulle nostre ossa e sul nostro sudore.
Chissà come festeggeranno quegli operai che non potranno piu' rivolgersi all'O.S. che preferiscono, ma solo a quelle scelte da Pantalone!!?
Chissà come festeggeranno quelle famiglie che, per spaccarsi la schiena in fabbrica, guadagneranno meno per il bene delle "azioni che devono risalire"!!?. Chissà come festeggeranno i lavoratori che subiranno infortuni per l'ulteriore aumento dei ritmi lavorativi!!?
Sappiamo come festeggeremo noi, ogni volta che avremo perso il posto di lavoro, una casa o ci sarà negato il diritto all'istruzione: puntuali come la crisi, torneremo a smascherare i colpevoli e i complici di questo sfruttamento!
Al fianco degli Operai della Fiat, così come gli studenti, per difendere il Contratto Collettivo Nazionale; non staremo a guardare mentre trasformerete i nostri diritti nelle macerie sulle quali costruire un nuovo Patto (anti) Sociale!
Sosteniamo il NO al Referendum della Fiat, perché oggi questo è la vera "zona rossa" che non deve essere violata; lo sosteniamo per rilanciare già da oggi lo Sciopero Generale contro le politiche antipopolari di Governo e Confindustria, ma anche per rilanciare un'opposizione reale che rinasca dalle scuole, dalle università, dai posti di lavoro e non si presenti in abiti carnevaleschi come fanno i partiti che urlano contro gli scranni più alti del Parlamento solo per candidarsi ad essere i più affidabili servi di Marchionne.
A Colombina e Arlecchino diciamo di svestire la maschera di OO.SS. e indossare tutto l'anno quella più consona di Carnevale! A far ridere siete davvero i migliori nel paese!
CONTRO IL NUOVO PATTO SOCIALE, VOTIAMO NO AL REFERENDUM DI MIRAFIORI.
PER UNO SCIOPERO GENERALE UNITARIO, SOSTENIAMO GLI OPERAI FIAT.
Lavoratori, Studenti, Precari e Cassintegrat