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genocidio

L'Arte come Sumud

Data di trasmissione
Durata 28m 37s

SABATO 13 GENNAIO 2024

C.S.O.A Forte Prenestino, Gaza Freestyle, Yalla e BDS per la Palestina presentano

L'Arte come Sumud _giornata benefit per la Palestina_

La giornata si inserisce all’interno di una mobilitazione internazionale a sostegno della popolazione palestinese!

Presentiamo l'iniziativa  con una compagna del C.S.O.A Forte Prenestino

Tutte le info ed il programma completo su: 

https://www.forteprenestino.net/attivita/2962-l-arte-come-sumud-giornat…

 

Palestina: non è una guerra. è un genocidio

Data di trasmissione
Durata 42m 55s

A 15 anni dall' operazione "Piombo Fuso" su Gaza ad oggi non possiamo fare a meno di riaffermare che la Nakba non è mai finita, che quella che sta conducendo Israele in tutta la Palestina non è una guerra, ma un genocidio.

Una compagna che si trova in Cisgiordania ci aggiorna sugli avvenimenti degli ultimi giorni e con lei riflettiamo sulle poche prospettive di un cessate il fuoco duraturo.

Coordinamento Regionale Sanità

Data di trasmissione
Durata 1h 32m

1. Con una compagna del Coordinamento parliamo della recente legge sull'oblio oncologico e del lavoro dell'Assemblea Salute Donne riguardo all'intervento nelle Brest Unità per la cura del cancro al seno.
2. Un compagno del comitato contro l'inceneritore di Albano ci parla della vertenza di lavoratori e lavoratrici della Fiorucci di Santa Palomba
3. Una compagna degli Studenti Palestinesi in Italia lancia l'appuntamento di sabato 23 ottobre, ore 15, a Largo Corrado Ricci per fermare il genocidio del popolo Palestinese.

La Palestina chiama Stop al genocidio

Data di trasmissione
Durata 20m 44s

Il Movimento studenti palestinesi in Italia, UDAP-Unione Democratica Arabo Palestinese, Api-Associazione dei palestinesi in Italia e la Comunità palestinese di Roma vi invitano a partecipare alla manifestazione a

Roma-Via dei Fori Imperiali/Largo Corrado Ricci

 23 dicembre h 15.00


È inutile girarci attorno, e versare fiumi di parole superflue: la situazione a Gaza è disastrosa, orribile, aberrante.
Persino la comunità cristiana di Betlemme, culla della Natività e disattendendo una forte tradizione storica, ha annunciato che sospenderà i festeggiamenti pubblici del Natale come gesto di solidarietà nei confronti dei fratelli nella Striscia di Gaza, sotto assedio dell'esercito israeliano da oltre due mesi.

Due mesi di occupazione militare e di violenza inaudita hanno comportato oltre 17.500 vittime civili.
Si tratta di omicidi volutamente perpetrati dall'entità sionista per rendere Gaza un luogo desolato ed inospitale, inabitabile per i Palestinesi che lì dimorano da sempre: parte del più ampio piano israeliano di espropriazione e furto delle Terre palestinesi.

Israele ha sganciato, secondo il Washington Post, oltre 29.000 bombe, di cui il 45% non guidate o "dumb bomb" (bombe stupide).
Il suo scopo è dissuadere ogni altro nemico dal resistergli, rendendo doloroso ed elevato il calcolo di vite umane da dover sopportare in caso contrario.

Ma cosa ha ottenuto Israele, versando tutto questo sangue innocente?

Nulla, o poco più.
L'IDF, l'esercito israeliano, non pubblica notizie precise sui propri obiettivi raggiunti, ma resta anzi vago.
Dal loro punto di vista, neanche un ostaggio è stato liberato, i tunnel non sono distrutti, grossi depositi di armi non sono stati scovati, Yahya Sinwar - leader di Hamas all'interno della Striscia di Gaza - è ancora vivo e la Resistenza Palestinese è attiva.
Ora vaneggiano "l'arma magica" dell'allagamento dei tunnel, che "sicuramente" consegnerà loro la vittoria: una stolta illusione.

L'IDF arranca, l'invasione militare è un fallimento.
Ma a che prezzo di vite umane innocenti per i Palestinesi?!

Questi obiettivi, declamati sulla carta, in realtà sono solo uno specchietto per le allodole, che nasconde lo sterminio dei Palestinesi e l'annessione territoriale, veri scopi sionisti.

Tutto questo è reso possibile dal sostegno che pochi, ma influenti, attori internazionali perpetrano: gli USA, ponendo il veto ad una Risoluzione di cessate il fuoco e messa in sicurezza della popolazione civile venerdì 8 dicembre, continuano a macchiarsi le mani dello stesso sangue versato dai vili israeliani.

Che ce ne facciamo, dunque, delle convenzioni di guerra a tutela dei civili?
E della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che solo il 10 dicembre ha compiuto 75 anni?

Carta straccia nelle mani del potente di turno, che ne fa uso e consumo a proprio vantaggio ed interesse!

L'11 dicembre 2023, è stato indetto lo sciopero mondiale per la Palestina: continueremo a protestare sino a che la terra palestinese non sarà libera da ogni soldato e colono sionista, e finché Giustizia non sarà fatta sui macellai sionisti, dal Primo Ministro Netanyahu all'ultimo soldato di truppa.

Abbiamo bisogno anche di te: non voltare lo sguardo di fronte a questo GENOCIDIO.

Intifada fino alla Vittoria!

CULTURA E RESISTENZA. CONTRO L' OBLIO. Parlano le donne palestinesi.

Data di trasmissione
Durata 10m 19s

CULTURA E RESISTENZA. CONTRO L'OBLIO. Parlano le donne palestinesi.

Voci, immagini, musica alla CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE. SALA LONZI.

2 dicembre dalle 15,30 alle 20: MOSTRA FOTOGRAFICA UNDER THE OLIVE TREE a cura di Susan e Nastassia Isawi; MOSTRA QUADRI di Yasmine Jarba

 Organizzano la Casa internazionale delle donne, Cultura Libertà, Gaza Free style, Nazra, Movimento degli studenti palestinesi in Italia.