La situazione a Lampedusa questa mattina
Gli aggiornamenti da Lampedusa relativi alla situazione nell'isola in queste ultime ore, la corrispondenza con una giornalista attualmente presente sul posto.
Gli aggiornamenti da Lampedusa relativi alla situazione nell'isola in queste ultime ore, la corrispondenza con una giornalista attualmente presente sul posto.
La situazione a Lampedusa continua ad essere molto difficile, si susseguono gli arrivi mentre le procedure di accoglienza continuano ad essere problematiche e farraginoso. La nostra corrispondenza dall'isola con una giornalista che sta seguendo quanto accade.
Una corrispondenza con un compagno da Lampedusa sulla situazione di militarizzazione dell'isola, l'inquinamento elettromagnetico e gli sbarchi di migranti.
3 ottobre 2013, una imbarcazione libica naufraga davanti a Lampedusa: muoiono 368 persone, 20 i dispersi. Il collettivo Askavusa presenta ai microfoni della radio il dossier che racconta ed analizza i fatti accaduti quel giorno individuando le conseguenze politiche ed economiche legate all’uso distorto che la propaganda di regime ne ha fatto. Il documento è stato scritto a partire dalle testimonianze dei primi soccorritori e di alcuni sopravvissuti, molte delle quali sono state ignorate o scarsamente prese in considerazione dalle indagini ufficiali. Questo dossier accompagna la video inchiesta prodotta da Libera Espressione Lampedusa 3 ottobre 2013. <https://youtu.be/0HjMRcMlG9E>I giorni della tragedia <https://youtu.be/0HjMRcMlG9E>.
Maggiori Info su https://askavusa.wordpress.com/
Si intensificano gli sbarchi dalla Tunisia e le frontiere dell'Europa si spingono sempre più a sud.
Tre anni fa, il 3 ottobre del 2013, una imbarcazione libica utilizzata per il trasporto di migranti è naufragata a poche miglia dal porto dell'isola di Lampedusa. Le vittime di quel naufragio furono circa 386 (tra morti accertate e dispersi); numeri che fanno di questa tragedia una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo.
Lo Stato Italiano celebra la "giornata della memoria delle vittime dell'immigrazione" ma de facto agisce una guerra contro i migranti, una guerra edulcorata dalla melensa retorica del ricordo. Non basta piangere e ricordare le stragi, occorre evitarle.
Ne abbiamo parlato con l'attivista e artista lampedusano Giacomo Sferlazzo (qui il suo blog).
Qui trovate le nostre corrispondenze effettuate subito dopo la tragedia del 3 ottobre 2013:
Questa mattina circa 250 persone sono uscite dal Centro di accoglienza di lampedusa e hanno sfilato per le vie del centro dell'isola. I manifestanti tutti richiedenti asilo, si sono rifiutati di fornire le impronte alla polizia e chiedono di poter essere inviate e inviati dai propri ami ci e familiari in Europa.
Ne abbiamo parlato in diretta con un attivista di Askavusa, che ha commentato anche la richiesta della sindaca Nicolini di intervento del governo italiano.
Durata: 15 minuti circa
Una corrispondenza con un compagno del collettivo Askavusa di Lampedusa (https://askavusa.wordpress.com) per parlare dei e delle migranti sull'isola e delle campagne di propaganda agite sulla loro pelle.
Una seconda corrispondenza poi con un compagno della Rete Antirazzista catanese per allargare il discorso ad altre zone della Sicilia.
La corrispondenza con un compagno di Askavusa: navi militari stamani sbarcano nuovi radar, la popolazione completamente disinformata