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Diritto d'asilo: solo passi indietro!

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La decisione di svuotare i C.A.R.A. e di concentrare i richiedenti asilo sparsi in Italia a Mineo complica la loro situazione più di quanto già non lo fosse. Ieri sono iniziati i trasferimenti d'autorità di un gruppo di rifugiati da Castelnuovo di Porto diretti nella località catanese. Ce ne parla una portavoce di Senza Confine.

Lampedusa, migranti in condizioni pietose

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i/le ragazz* antirazzist* di lampedusa ci raccontano quello che sta succedendo nell'isola,  la situazione è disastrata non c'è cibo ne posti letto, i lampedusani distribuiscono maglioni e biscotti, ma chiedono che l'italia la smetta di considerare lampedusa come un'isola-lager e di accogliere i migranti.

La speculazione di Mineo sulla pelle dei migranti

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Il piano di apertura del "Villaggio" di Mineo è l'unica risposta che lo Stato d'emergenza permanente sa dare alle richieste di asilo e accoglienza: di nuovo segregazione e speculazione, un mix che sintetizza idealmente le politiche e le scelte del governo italiano in materia di immigrazione, diritti umani e sociali. Interviene un compagno del Comitato Antirazzista Catanese

Giornata di Solidarietà Internazionale con i migranti in sciopero della fame in Grecia: corrispondenza con i compagni salentini

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Il 10 marzo in molti paesi si terranno iniziative a sostegno dello sciopero della fame intrapreso il 25 gennaio scorso da 300 migranti che si trovano ad Atene e Salonicco. Chiedono libertà di circolazione per tutti/e. A parlarcene è un compagno salentino impegnato nella promozione della giornata di solidarietà internazionale. Con lui ci soffermiamo a discutere degli sbarchi dei migranti che interessano anche le coste di quelle terre.

Mineo.In settimana, aprirà i battenti il" villaggio della solidarietà "

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Al momento nel Cie di Lampedusa ci sono 1400 immigrati, ma tra pochi giorni, entro questa settimana, aprirà i battenti il villaggio della solidarietà di Mineo». Lo ha detto a Sky Tg24 Mattina il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso. «Noi siamo pronti a Mineo - ha aggiunto il commissario straordinario per l'emergenza immigrati - è questione di dettagli, anche per quanto riguarda l'organismo che dovrà gestirlo, la Cri.

 

Ascolta la corrispondenza con Fulvio Vassallo Paleologo, docente di Diritto privato e Diritto di asilo e statuto costituzionale dello straniero presso la Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Palermo, presso la quale svolge Seminari e partecipa a diversi Master in materia di immigrazione ed asilo. È componente del Collegio del Dottorato in "; Diritti umani: evoluzione, tutela, limiti"; presso il Dipartimento studi su Politica, diritto e società dell'Università di Palermo.

Ventimiglia: un confine dove i migranti sono abbandonati

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Il ministro degli Interni francese ha chiesto alle autorità italiane di “trattenere” i migranti sbarcati in Italia che cercano di recarsi in Francia. Ha affermato che dei 436 migranti fermati in Francia a febbraio, la maggior parte tunisini, 250 sono stati ricondotti in Italia. “Gli italiani stanno rispettando le regole del gioco, ci aspettiamo che le rispettino completamente”, ha dichiarato. Il ministro transalpino ha poi puntualizzato che “vorremmo ottenere dai nostri amici italiani che rispettino le regole europee. La responsabilità è del paese che accoglie. Gli chiediamo di trattenere le persone che si presentano da loro e che si riprendano quelle che sono rimandate”, sottolineando come la Francia sia “determinata a resistere” all’afflusso di clandestini. “Di fronte alle turbolenze nel Mediterraneo il governo francese ha due obblighi: accompagnare la marcia verso la democrazia e la libertà e fare in modo di non essere sommersi da un’ondata d’immigrazione”, ha detto Gueant, secondo il quale “sarebbe paradossale” accogliere persone giunte da un paese “che ha ritrovato la libertà”.  Intanto quasi 200 persone vengono abbandonate al confine italo francese.