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Elezioni in Galizia e nel Paese basco

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Durata 22m 3s

Ennesima tornata elettorale nello Stato spagnolo; domenica si sono tenute le elezioni per rinnovare i consigli regionali della Galizia e del Paese Basco. In Galizia ha trionfato il PP del premier Rajoy, nel Paese Basco invece si conferma primo partito il PNV. Crollano i socialisti, Podemos non sfonda, la sinistra indipendentista regge ma non brilla.

L'analisi dei risultati insieme a Nicola da Bilbao

Free Nekane! Sabato 24/09 manifestazione a Berna

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Durata 14m 52s

Sabato pomeriggio a Berna una grande manifestazione, indetta dai comitati a sostegno di Nekane Txapartegi, militante basca rifugiata in Svizzera, chiederà di impedire l'estradizione di Nekane nello Stato spagnolo, come richiesto dalla magistratura e dal governo di Madrid.

Una compagna del canton Ticino ci descrive gli aggiornamenti sulla questione di Nekane e sull'organizzazione della manifestazione, che si preannuncia moltitudinaria e con presenze provenienti non solo dalla Svizzera ma da tutta Europa.

Diada a Barcellona

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Durata 23m 1s

Come ogni anno l'11 settembre, a Barcellona e nelle altre principali città della Catalogna, centinaaia di migliaia di persone sono scese in strada per commemorare la festa nazionale catalana, che ricorda la perdita dell'autonomia da Madrid nel 1714.

Insieme a Victor, corrispondente da Barcellona, cerchiamo di capire quali sono state le principali parole d'ordine dei cortei di domenica scorsa e lo stato dell'arte del quadro politico catalano e spagnolo, alla vigilia delle elezioni amministrative nel Paese Basco e in Galizia e in attesa di sempre più probabili elezioni generali nazionali, le quarte in un anno, che si terranno probabilmente nel periodo natalizio.

Solidarietà con Nekane, gli aggiornamenti dalla Svizzera

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Durata 16m 24s

Continua la pressione per impedire l'estradizione di Nekane Txapartegi, rifugiata basca in Svizzera su cui pende una richiesta da parte della magistratura spagnola.

Un membro del collegio difensivo di Nekane ci racconta gli ultimi aggiornamenti sulla sua vicenda, anche alla luce dell'annullamento, la settimana scorsa, da parte del tribunale supremo spagnolo, di una condanna inflitta ad un militante basco a causa di una denuncia di tortura non presa in considerazione da parte delle autorità.

Una decisione obbligata a causa dei numerosi pronunciamenti da parte di diversi organismi internazionali, a loro volta sollecitati dalle pressioni decennali di associazioni e collettivi che si battono contro l'uso della tortura nello Stato spagnolo.

Nel frattempo, proseguono le iniziative di solidarietà, che vedranno il loro apice in una manifestazione internazionale che si terrà a settembre a Berna.

Per notizie, aggiornamenti e per scrivere a Nekane:

 

https://twitter.com/freenekane https://www.facebook.com/freenekane/

Brexit, a rischio l'unità del Regno unito?

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Durata 27m 28s
Durata 15m

Il referendum sulla Brexit potrebbe aprire le porte a nuove spinte indipendentiste in Scozia ed in Irlanda del nord?  Con Paolo Perri, dell'università della Calbria proviamo ad analizzare il voto britannico e l'atteggiamento delle forze politiche principali, sia a livello nazionale che locale.

Nel secondo collegamento, un nostro collaboratore residente a Loondra ci racconta che aria tira nella capitale a 5 giorni dal referendum che ha sancito, o dovrebbe sancire, l'uscita del regno dall'UE

Elezioni in Spagna, tutto come prima?

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Durata 28m 45s
Durata 12m 11s

A soli sei mesi dalla precedente tornata elettorale, il Partido Popular si conferma primo partito al Parlamento spagnolo, incrementando voti e seggi, il PSOE riesce a mantenere la seconda piazza e Podemos, nonostante l'apparentamento con Izquierda Unida, consegue un risultato tutto sommmmato deludente.

Analisi e commenti sul dopo voto da Bilbao, con Nicola, e da Barcellona, con Victor

La solidarietà con Euskal Herria a dibattito

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Durata 17m 20s
Il 17 e 18 giugno si sono riuniti in Euskal Herria tutti i comitati di solidarietà con il Paese Basco per una due giorni di incontri e iniziative per ribadire ancora una volta che Euskal Herria non cammina da sola. Una compagna di Euskal herriko lagunak Milano, presente all'iniziativa, ci racconta i contenuti del dibattito ed il calendario delle iniziative per i prossimi mesi.

Un caso basco in Svizzera, Nekane Txapartegi

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Durata 11m 47s

Ai nostri microfoni uno degli avvocati che curano la difesa di Nekane Txapartegi, militante basca rifugiata in Svizzera su cui pende una richiesta di estradizione da parte dello Stato spagnolo.

 

Nekane Txapartegi, giornalista basca e militante della sinistra indipendentista, ex consigliera comunale della città di Asteasu, è stata arrestata dalle autorità svizzere e incarcerata a Zurigo l’8 aprile 2016, a seguito di una domanda di estradizione depositata dallo Stato spagnolo.

Nel 1999, Nekane è stata arrestata e incarcerata una prima volta dalla Guardia Civil, corpo paramilitare della polizia spagnola, incaricato delle “operazioni antiterroriste”. Durante i primi giorni di detenzione, lei e un altro prigioniero sono state rinchiusi in isolamento (incomunicacion), pratica nella quale le detenute e i detenuti accusati di “terrorismo” scompaiono in un buco nero per giorni, senza poter aver contatti con l’esterno, neppure un avvocato, subendo un utilizzo quasi sistematico della tortura durante gli interrogatori. In quell’occasione Nekane è stata violentemente torturata dai militari spagnoli è ha subito uno stupro da parte dei suoi torturatori. Ciò che ha dovuto patire in carcere è stato denunciato poche settimane più tardi.

Dopo una rapida archiviazione della denuncia da parte delle autorità spagnole, gli avvocati di Nekane sono riusciti a fare riaprire la procedura qualche anno più tardi, prima che il caso fosse definitivamente insabbiato. Nonostante numerosi certificati medici che dimostrano che Nekane sia uscita dall’incomunicacion con numerosi ematomi su tutto il corpo e nonostante testimonianze di compagni di cella indicando che una volta giunta in carcere Nekane fosse in stato di shock e non riusciva né a camminare, né a muovere le mani, i magistrati spagnoli hanno rifiutato di identificare i suoi aguzzini. Solo uno di loro è stato finalmente sentito, per video conferenza e in forma anonima, senza però rispondere alle domande della difesa. Così come in decine di altri casi, che hanno portato alla condanna della Spagna da parte di organi internazionali, la denuncia è stata archiviata dalle autorità spagnole e i torturatori di Nekane sono rimasti impuniti.

 

Dopo nove mesi di detenzione preventiva, Nekane è stata rilasciata su cauzione e nel 2007 è fuggita dallo Stato spagnolo per evitare una nuova incarcerazione basata unicamente sulle testimonianze ottenuta sotto tortura. Infatti, durante il maxiprocesso contro numerose organizzazioni della sinistra indipendentista basca, denominato “Sumario 18/98”, è stata condannata a una pena di sei anni e nove mesi con l’accusa di appartenenza in prima istanza, e di collaborazione in appello, con un’ ”organizzazione terrorista” (ETA). Nel corso di questo processo Nekane ha nuovamente denunciato quanto ha dovuto subire in carcere nel 1999 (video: https://www.youtube.com/watch?v=8Y67p5TR4pM) e, come massima ignominia, ha dovuto pure confrontarsi con uno dei suoi torturatori, intervenuto in tribunale in qualità di “esperto”.

Le colpe principali che le sono state imputate sono quelle di aver partecipato a una riunione con degli attivisti indipendentisti baschi a Parigi e di aver consegnato due passaporti a dei membri di ETA. A partire dal momento della sua fuga, le autorità dello Stato spagnolo le hanno dato la caccia, affinché raggiungesse i 390 prigioniere e prigionieri politici baschi già incarcerati nelle prigioni spagnole e francesi, scomparendo in qualche carcere a centinaia di kilometri da dove risiedono la sua famiglia, i suoi amici e compagni.

Non è possibile che Nekane sia riconsegnata ai suoi torturatori. In Svizzera è già stato creato il gruppo di solidarietà “Free Nekane”, un gruppo aperto alle persone e ai collettivi che voglio dimostrare la propria solidarietà e sostenere Nekane e la sua famiglia. L’obiettivo di questo gruppo è impedire la sua estradizione in Spagna, sostenere Nekane e la famiglia durante la procedura e informare sulle violazioni dei diritti dei prigionieri e esiliati politici baschi.

 

Per chi volesse scrivere a Nekane può farlo a: Nekane TXAPARTEGI NIEVE, Gefängnis Zürich, Rotwandstrasse 21, 8004 Zürich

 

Per chi volesse versare dei soldi a sostegno delle spese legali di Nekane, può farlo a: Euskal Herriaren Lagunak Schweiz 3001 Bern PC: 60-397452-5 IBAN: CH27 0900 0000 6039 7452 5 BIC: POFICHBEXXX Con la nota: “Free Nekane”

Barcellona, continuano le mobilitazioni per il banc expropiat

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Durata 21m 27s

A Barcellona continuano le mobilitazioni di protesta per il banco expropiat, centro sociale attivo nel quartiere di Graçia da oltre quattro anni e sgomberato dieci giorni fa dalla polizia autonoma.

Nel frattempo, continua il dibattito all'interno della sinistra radicale catalana mentre si avvicina la data delle nuove elezioni generali nello Stato spagnolo, previste per il 26 giugno.

Barcellona, sgomberato il Banc expropiat

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Durata 11m 25s

A Barcellona, nel quartiere di Graçia, sgomberato il banc expropiat, edificio occupato e divenuto spazio autogestito a disposizione del quartiere quattro anni fa.

Lo sgombero ha avuto luogo dopo otto ore di resistenza all'interno dell'immobile mentre per le vie del quartiere ci sono stati scontri fra i solidali e le forze di polizia