SE TOCCANO UNƏ, TOCCANO TUTTƏ!
Flash mob - Contro la violenza istituzionale e nei tribunali: Istanbul Convention Saves Lives!
A Roma (e in altre città) NUDM scende in piazza contro il ritiro della firma turca alla Convenzione di Istanbul solidale con i movimenti femministi ed LGTBQİPA+ che in tutti i paesi europei stanno resistendo agli attacchi delle destre.
➡H 18 Tribunale dei minori – Via dei Bresciani 32 (Lungotevere dei Sangallo)
➡H18.30 Ponte Garibaldi-Giorgiana Masi
Di seguito l'appello:
SE TOCCANO UNƏ, TOCCANO TUTTƏ!
Istanbul Convention Saves Lives!
Il testo, sottoscritto da 45 stati, vincola i paesi sottoscrittori a adottare e rispettare principi e misure di contrasto alla violenza di genere.
In Italia, in Europa e in tutto il mondo, l’attacco patriarcale e la violenza contro le donne e le soggettività LGBT*QIA+ continuano a intensificarsi. Sappiamo bene che la violenza si manifesta in ogni ambito delle nostre vite e in moltissime forme e che femminicidi e trans*cidi sono solo quella più visibile.
L'Italia è sotto osservazione per il mancato rispetto della Convenzione di Istanbul, in particolare riguardo la vittimizzazione secondaria nei tribunali.
Troppo spesso infatti quando si denunciano abusi, stupri e violenza domestica si finisce sul banco degli imputati e le vite delle persone, i loro comportamenti e le loro relazioni vengono messe sotto processo. Colpevolizzazioni, difficoltà ad essere credutə e vessazioni costituiscono un deterrente a denunciare molto pericoloso.
Non solo, malgrado i diversi pronunciamenti della Cassazione (uno dei quali molto recente), la PAS (sindrome da alienazione parentale o della madre "malevola"), per quanto non abbia alcun riconoscimento scientifico, continua a essere ampiamente utilizzata nei tribunali producendo la revoca dell'affido di minori alle madri, con sempre più frequenti prelievi forzosi, anche quando queste hanno denunciato violenza domestica. Non si può ricorrere al principio di bigenitorialità assoluto quando il modello è un genitore violento.
I centri antiviolenza femministi e transfemministi sottolineano l'assenza di comunicazione tra tribunale civile, penale e dei minori e il riprodursi di abusi e violenze ai danni delle donne, de* loro figli* e di tutte le altre soggettività
La guerra ai diritti delle donne e alle persone lgbtq+ è già in atto in Europa. Polonia e Ungheria adottano leggi contro l'aborto e transomobiafobiche e propongono di stilare un trattato a difesa della famiglia tradizionale e contro il "gender" alternativo alla Convenzione di Istanbul. L'attacco è in atto anche in Italia dove la legge Zan viene bloccata in Parlamento e il Piano istituzionale antiviolenza è scaduto da dicembre 2020.
Questa partita si gioca sui nostri corpi: Se toccano unə, toccano tuttə!
Solidali con i movimenti femministi ed LGTBQİPA+ che in tutti i paesi europei stanno resistendo agli attacchi delle destre, rilanciamo la giornata di mobilitazione transnazionale del primo luglio
Istanbul Convention Saves Lives!