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immigrazione

Di scafisti e capitani: Akturk Ufuk rischia 8 anni

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Per lo sbarco del 31 dicembre 2023 è stata chiesta la condanna a 8 anni nei confronti di Akturk Ufurk, cittadino turco di 28 anni. Si trovava sulla stessa imbarcazione di Maysoon Majidi ed è stato identificato come "capitano" dalle stesse persone che hanno indicato Maysoon come "scafista". Persone poi resesi irreperibili.

La storia di Akturk è la stessa di tante altre persone detenute in Italia con l'accusa insensata di favoreggiamento dell'immigrazione. Nel triennio 2021-2023 i prigionieri in Italia sono sensibilmente aumentati: nel 2021 erano 966 per poi diventare 1124 nel 2023.

In questo redazionale ne abbiamo parlato con l'avvocato di Akturk, Salvatore Falcone.

Libertà per Akturk!

Giustizia... sarà fatta?

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In questo redazionale abbiamo parlato con il Comitato Free Maysoon, sulle novità del caso di Maysoon Majidi, l'attivista curdo-iraniana scarcerata recentemente ma ancora sotto processo con l'accusa di essere una scafista.

In una seconda telefonata abbiamo parlato con un compagno del Laboratorio Autogestito Paratod@s di Verona, per raccontare il caso di Moussa Diarra, immigrato maliano ucciso dalla polizia, per il quale si farà un concentramento alle ore 14 del sabato 26 ottobre, a Piazza Bra, per chiedere verità e giustizia.

Libertà per Maysoon Majidi

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Intervento telefonico, dal presidio davanti alla Procura di Crotone, di una compagna del Comitato Free Maysson per parlare della situazione legale dell'attivista kurdoiraniana Maysoon Majidi, detenuta nella città calabrese con la accusa di scafismo dopo essere scappata dall'Iran per la sua lotta per i diritti delle donne.

Collettiva

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Puntata 28 di EM, collettiva, parliamo di campi flegrei, di intelligenza artificiale e di ponte sullo stretto di messina.

1) 00:00:00 Aggiornamento sulla situazione ai campi flegrei

2) 00:29:32 Come l'UE vuole proteggere i suoi confini usando l'intelligenza artificiale

3) 01:01:16 Irrealizzabilità del ponte sullo stretto di Messina

Coordinamento Regionale Sanita

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Durata 1h 30m 1s

1) mobilitazione del personale amministrativo delle ASL per l' internalizzazione e condizioni di lavoro
2) continua la Carovana Salva visite del Coordinamento Regionale Sanità, prossimo appuntamento 19 aprile alla ASL di via Malfatti 
3) SOS Mediterranee: cosa significa salvare le persone che si avventurano nel Mediterraneo per cercare una vita migliore
4) dopo l'occupazione di alcuni anni fa quali le prospettive e le promesse per la riapertura dell' ospedale calabrese di Cariati
5) 30 marzo Giornata della Terra, appuntamento a piazza della Repubblica alle ore 15 per un corteo a fianco della lotta della popolazione Palestinese

L'aborto. Una storia

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Con le storiche Alessandra Gissi e Paola Stelliferi presentiamo questo importantissimo volume sulla storia dell'aborto. Il libro, oltre ad essere di piacevole lettura è un volume importante per riportare al centro del discorso la storia del femminismo e del dibattito sul corpo e l'autodeterminazione che non inizia nè finisce con la legge 194 del 1978.

Il libro edito da Carocci fa parte della collana diretta da Michele Colucci, Nodi dell'italia repubblicana.

Contro il Decreto Cutro

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Durata 38m 41s

Casa, lavoro, diritti e documenti per tutte e tutti: sono queste le richieste che si porteranno in piazza dell’Esquilino venerdì 28 aprile a Roma.

Dai microfoni della Radio chiediamo ad Enrica Rigo, docente dell’Università Roma Tre, un commento sul Decreto Cutro: contro la conversione in legge che sta peggiorando il testo originale, contro l’abolizione della protezione speciale, contro i nuovi e vecchi CPR, contro lo stato d’emergenza.

Foggia: corteo dei lavoratori delle campagne

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Durata 5m 42s

Corteo autorganizzato dei lavoratori delle campagne del foggiano.

Foggia 6 marzo: i lavoratori e le lavoratrici delle campagne vogliono documenti, case e contratti per tutt*, non campi né ghetti!
Dopo decenni di mobilitazioni, sembra che finalmente tutti, o quasi, si siano accorti che per eliminare i ghetti dove abitano lavoratori e lavoratrici delle campagne immigrati, la regolarità giuridica sia condizione necessaria.
Eppure, nei progetti presentati dai Comuni per il superamento degli insediamenti informali e che andrebbero finanziati con i fondi del PNRR (oltre 200 milioni), sui permessi di soggiorno non si dice niente. Ancora una volta si parla invece di “foresterie”: un eufemismo per non dire “campi”, luoghi in cui la libertà di chi ci vive è severamente limitata, e che costringono alla precarietà. Ancora una volta, le persone che dovrebbero essere beneficiarie di questi progetti non vengono interpellate.