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privatizzazione

La struttura di Internet: è tutta fibra quella che luccica?

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Chi mi porta Internet a casa? Cosa vuol dire "ultimo miglio"? Dov'è il cabinet? Quanto va veloce la fibra ottica? Chi me la vende?

Possono sembrare domande di interesse esclusivamente tecnico, ma hanno delle grosse implicazioni per capire lo scenario economico e politico della connettività Internet.

Ora che Kkr ha comprato Tim, la sovranità tecnologica è compromessa? E in Europa?

Proviamo a rispondere a queste domande tramite una spiegazione della struttura della rete Internet in Italia e dei suoi possibili sviluppi.

In chiusura, due parole sul recente down di Archive.org.

Jolly

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Puntuta 17 di EM, parliamo di terremoto in Turchia, sia dal punto di vista delle speculazioni edilizie e che dei fenomeni geologici che lo hanno caratterizzato, e di informatica e statistica con l'assemblea dei lavoratori dell'ISTAT, che hanno messo in discussione l'esternalizzazione dell'IT di ISTAT verso una società in-house di nuova costituzione, la 3-I S.p.A., e vogliono che l'istituto rimanga autonomo e indipendente.

DDL concorrenza: Draghi all’assalto dei servizi pubblici locali

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Durata 12m 42s

Partendo da un articolo pubblicato ma Marco Bersani sul Il Manifesto di oggi commentiamo con l'autore il DDL concorrenza e in particolre l’art. 6, la privatizzazione dei servizi pubblici locali e la definitiva mutazione del ruolo dei Comuni.

Infatti il ddl Concorrenza (par. a) pone la gestione dei servizi pubblici locali come competenza esclusiva dello Stato da esercitare nel rispetto della tutela della concorrenza. E ne separa (par. b) le funzioni di gestione da quelle di controllo. Quindi d'ora in poi i Comuni che sceglieranno di gestire in proprio un servizio pubblico locale dovranno produrre: «una motivazione anticipata e qualificata che dia conto delle ragioni che giustificano il mancato ricorso al mercato» (par. f); dovrà tempestivamente trasmetterla all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (par.g); dovrà prevedere sistemi di monitoraggio dei costi (par. i); dovrà procedere alla revisione periodica delle ragioni per le quali ha scelto l’autoproduzione.

Mezedes: Atac, i filobus e la privatizzazione

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Durata 30m 25s

La giunta Raggi e i vertici Atac stanno accelerando i tempi per la messo in opera di diversi filobus, ma i mezzi non sono a norma e la sicurezza neanche. Abbiamo anche parlato di privatizzazione dell'Atac su cui il partito radicale sta raccogliendo le firme per un referendum, con sponsor il Corriere della Sera e La Repubblica.

A rischio il lavoro di 5000 maestre ed educatrici di Roma Capitale

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Durata 30m 1s

Dopo il Tavolo centrale di contrattazione di martedì tra commissario e rappresentanze sindacali in cui si è prospettato il licenziamento da giugno per 5000 precarie tra maestre delle materne e educatrici dei nidi e l'azzeramento delle graduatorie ne parliamo con una maestra, rsu settore educativo e un rsu di USi.

Atac: autisti/e contro la privatizzazione in presidio al Campidoglio

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Durata 13m 56s
Durata 19m 15s

Questa mattina autisti e autiste dell'Atac si sono dati appuntamento in Campidoglio per protestare contro i propositi di privatizzazione della giunta Marino e per spiegare che se è vero che Atac è ridotta ai minimi termini, non lo è certo per colpa di chi guida i mezzi pubblici, ma dello sfacelo politico e amministrativo degli ultimi vent'anni.

Corrispondenza con una lavoratrice dal presidio.
Riflessioni con un autista Atac.

Atac, mobilità e corteo 20 dicembre

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Durata 1h 14m 31s

    

in studio con Micaela Quintavalle per discutere delle prossime mobilitazioni messe in campo da lavoratori ed utenti per migliorare le proprie condizioni di lavoro, contro le privatizzazionie e per un diritto alla mobilità per tutti.

-16 dicembre assemblea dell'associazione Cambia-menti con delegazioni da altre città d'italia presso teatro don orione ore 15.30

- 17/24 dicembre blocco degli straordinari degli autisti e macchinisti Atac

- 20 dicembre corteo cittadino sulla mobilità con lavoratori ed utenti Atac

- 20 gennaio manifestazione nazionale a Roma di tutti gli autoferrotranvieri d'italia

 

20 Dicembre manifestazione cittadina per il diritto alla mobilità
 
IL TRASPORTO PUBBLICO E’ UN BENE COMUNE
 
Le manifestazioni e gli scioperi decisivi del trasporto pubblico locale di Genova, Firenze, Livorno, Pisa e tante altre città, ci confermano che è in atto un preciso piano di spacchettamento e privatizzazione delle aziende municipalizzate. L’accordo firmato a Genova non è che una conferma. Si sperpera per anni il patrimonio pubblico e poi, quando il servizio diventa ingestibile visto il default, si convince la cittadinanza che la privatizzazione è l’unica speranza di avere un servizio essenziale. Parallelamente si mettono a tacere le storie, sempre uguali, di sprechi, consulenze esose, manager strapagati. Come lavoratori e cittadini che si preoccupano della cosa pubblica, guardiamo con interesse il dibattito di gran moda in questi giorni sul futuro dell’Atac, “l’opera di rigorosa ristrutturazione della spesa e riordino delle società municipalizzate” che tutti reclamano a gran voce in questi mesi non è stata neanche presa in considerazione. Il Sindaco ha parlato di una moralizzazione dell’Atac innescata dal momento del suo ingresso in Campidoglio. Peccato che nessuno se ne sia accorto. Ci si aspettava un segnale di discontinuità col passato attraverso l’emarginazione dei personaggi collusi con le precedenti gestioni e una presa di posizione chiara a favore dei lavoratori che vedono peggiorare le condizioni del loro lavoro. Ricordiamo di aver visto in questi lunghi anni una continuità nella mala gestione (Rutelli, Veltroni e infine Alemanno), esclusivamente attribuibile alla politiche di precarizzazione dei lavoratori ed un peggioramento del diritto ad una mobilità accessibile, efficiente e sostenibile. Il trasporto pubblico è da anni in totale default di diritti per i lavoratori e di servizi per gli utenti. Siamo stremati dagli straordinari obbligatori, dal traffico, dai cantieri eterni, dagli scandali, dagli sprechi di risorse pubbliche, dall'aumento del titolo di viaggio a fronte dal servizio pessimo che viene fornito. Il diritto alla mobilità per centinaia di migliaia di pendolari non è neanche minimamente garantito.
 
Il debito Atac (1,6mld) non si misura con le inefficienze dei lavoratori o con il mancato pagamento dei biglietti come ci vogliono far credere, ma con i 70 milioni di biglietti falsi l'anno prodotti proprio dalle tipografie interne all'Atac che andavo a rimpinguare le casse dei partiti, dalla parentopoli di Alemanno, dagli stipendi d'oro dei suoi dirigenti, dagli appalti gonfiati e dal taglio dei finanziamenti pubblici date dalla “spending review” negli ultimi governi multicolore.
 
Riteniamo necessario aprire anche a Roma una mobilitazione che discuta del problema del mantenimento di un Atac pubblica, contro le ruberie della politica e degli eventuali privati come già avvenuto a Firenze. Vogliamo discutere di un diritto ad una mobilità efficiente e garantita per tutti.
 
L'alleanza dei lavoratori del trasporto pubblico con i cittadini è l'unica soluzione vincente, per mettere con le spalle al muro l'amministrazione comunale e per dare uno slancio maggiore per la preparazione del corteo nazionale di Gennaio proposto dagli autoferrotranvieri di tutta Italia.
Le reti sociali dell'acqua, rifiuti, energia, casa, scuola, sanità, che pongono nella quotidianità la discriminante "del pubblico contro il privato", sono gli altri interlocutori privilegiati di questa grande battaglia per il benessere collettivo.
 
Per questi motivi diamo appuntamento a tutti i cittadini, gli utenti, i comitati di pendolari, i lavoratori dell’Atac e delle aziende esternalizzate alla manifestazione che si svolgerà il 20 dicembre dal Colosseo al Campidoglio. Siamo arrivati al capolinea, vogliamo che siano presi immediatamente provvedimenti in merito:
- No alle privatizzazioni del servizio pubblico
- Riqualificazione e potenziamento del servizio offerto alla cittadinanza
- 1000 assunzioni subito per un servizio che non si regga sugli straordinari di chi lavora
- Stabilizzazione dei lavoratori interinali chiamati solo nei periodi di maggiore necessità
- Pagamento di tutti gli arretrati agli autoferrotranvieri
- Razionalizzazione delle risorse aziendali, la riduzione delle posizioni amministrative e dei benefit ad personam e l'azzeramento degli attuali vertici aziendali
- Ricollocazione delle figure improduttive in posizioni operative, così da colmare la carenza di personale attivo
- Revisione delle procedure di appalto per una riduzione degli sprechi e una maggiore trasparenza
- Accesso alla mobilità per tutti, differenziazione del titolo di viaggio, un percorso di agevolazione meno burocratizzato e accesso gratuito per gli studenti (anche non residenti), i disoccupati e precari eliminando le tessere di libera circolazione elargite come bonus elettorali
 
20 DICEMBRE MANIFESTAZIONE DAL COLOSSEO AL CAMPIDOGLIO ORE 17
 
lavoratori ed utenti Atac contro le privatizzazioni e per il diritto alla mobilità