pulizia etnica

Napoli: HANDALA ALÌ FEST - 21/22 SETTEMBRE 2024

Data di trasmissione
Durata 20m 58s

HANDALA ALÌ FEST - 21/22 SETTEMBRE 2024 - NAPOLI

"Resistance is the deepest form of love"

A quattro anni dalla scomparsa di Ali, storico compagno e attivista palestinese che negli anni è riuscito a costruire un incredibile e solido dialogo tra Napoli e la Palestina, siamo ancora qui nel suo Bazar, luogo amatissimo dalla città e dai suoi abitanti, culla di resistenza e amore, di incontri e conversazioni, con la voglia di continuare a parlare e a difendere la sua e la nostra terra, oggi più che mai.

Anche quest’anno abbiamo deciso di rendergli omaggio - costruendo nuovi ricordi - attraverso una serie di appuntamenti collettivi che restituiscano alla città il bagaglio di lotta e umanità che ben ha saputo tramandare a chiunque abbia attraversato Handala. Sono passati undici mesi dall’inizio della forma più atroce del genocidio palestinese e sentiamo la profonda esigenza di riempire qualsiasi spazio della città denunciando con fermezza e senza compromessi quanto sta accadendo al nostro popolo.

Nasce così Handala Ali Fest: due giornate dedicate ad Ali e alla Palestina, tra dibattiti, workshop, mostre artigianali ed esibizioni artistiche. Un’occasione per esplorare le varie forme della Resistenza del popolo palestinese, mettendo al centro i protagonisti di questa lotta.

Il cuore di Ali - che in questi giorni avrebbe sofferto insieme a noi - continua a battere, così come quello del popolo palestinese che continua a scrivere pagine di un'infinita Resistenza, e noi siamo orgogliosi e infinitamente grati di poter dare una casa a questo immenso cuore, rendendo il centro culturale Handali Ali un'officina di lotta e di idee.

Immagine rimossa.  Vi aspettiamo tutt, adult e bambin, il 20 e il 21 settembre a Napoli per continuare a denunciare a gran voce il genocidio in corso e a sostenere il nostro popolo!

Programma:
Immagine rimossa. 1° GIORNO: VENERDÌ 20 SETTEMBRE
Immagine rimossa. Ci incontriamo alle ore 15:30 presso il Centro Culturale Handala Ali per rendere omaggio ad Alì e ricordarlo insieme in quello che era il suo Bazar, luogo di resistenza, storia e amore.

Immagine rimossa. H16:30 ci spostiamo alla @Mensa Occupata, via Mezzocannone 14, per dare il via al Festival e alle mostre che faranno da sfondo a entrambe le giornate. Le opere sono degli artisti palestinesi Mohammad Al Hawajri e Mohammed Busnaq per gentile concessione del Palestine Museum Us, di Nisreen Zahda, architetta palestinese, fondatrice del progetto VRJ Palestine, del fumettista palestinese Mohammad Sabaaneh, e del fotografo Daniele Napolitano da Gaza e dal campo profughi palestinese di Shatila, Libano.

Immagine rimossa. H17:00 primo dibattito Dal Fiume al Mare voci dalla Palestina entro cui tutti i luoghi della Palestina storica dialogheranno tra loro, come una Palestina unica e unita dal fiume al mare. A un anno dal Genocidio in corso a Gaza e a oltre 76 anni di pulizia etnica del popolo palestinese, parleremo dei massacri ma anche delle forme di resistenza che da Gaza alla Cisgiordania, dai territori del '48 alla diaspora non si arrestano mai perché dove c'è oppressione c'è resistenza.
Ne parleremo con Mjriam Abu Samra, ricercatrice all’Università Ca’ Foscari di Venezia e attivista palestinese; Mohammad el Haj artista da Gaza, Anwar..., attivista palestinese; Dawd..., attività palestinese e membro dei GPI.

Immagine rimossa. H19:00 il secondo dibattito Voci di ritorno da Masafer Yatta vedrà la partecipazione di due attivisti di Mediterranea Saving Humans come testimonianza dell'attivismo internazionale in Palestina.

Immagine rimossa. H20:30 cena palestinese a base di...

Immagine rimossa. H21:30 concerto live di Shadi Zaqtan, chitarrista, compositore e cantautore di Ramallah, considerato uno dei primi artisti alternativi palestinesi.

Immagine rimossa. 2°GIORNO: SABATO 21 SETTEMBRE
Per la seconda giornata dell'Handala Ali Fest ci spostiamo Giardino Liberato, salita S.Raffaele 3.

Immagine rimossa. Partiamo dalla mattina, alle ore H11:00 con il laboratorio per bambini La Palestina disegnata e raccontata ai più piccoli e, come nel primo giorno, saranno allestite le mostre e il Bazar.

Immagine rimossa. In contemporanea, alle H11:30 inizierà il Workshop sul boicottaggio accademico Dalle università riparte l’intifada studentesca tenuto dai Giovani Palestinesi d’Italia; Tiziana Terranova, docente di Studi Culturali e Media dell'Università l'Orientale; Antonio del Castello, docente a contratto di Letteratura Italiana dell'Università di Napoli Federico II; Gianfranca de rosa, docente di fisica sperimentale dell'Università di Napoli Federico II.

Immagine rimossa. H13:00 pranzo palestinese a base di..

Immagine rimossa. H14:30 l'ultimo dibattito del Festival sarà dedicato alla resistenza nelle carceri israeliane e alle varie forme attraverso cui questa si esplicita, con Ghassan al-Azzeh, ex prigioniero palestinese e artigiano.

Immagine rimossa. H15:30 performance artistica live "Gesù non ce la fa più* di Wael Habib, artista egiziano.

Immagine rimossa. H16:15 concludiamo l'Handala Ali Fest con un'assemblea pubblica di bilancio di quanto emerso nelle due giornate La resistenza palestinese oggi e domani, promuovendo i prossimi passi in supporto alla resistenza palestinese e dunque preparandoci alla manifestazione del 5 ottobre, a un anno di Genocidio.

Vi aspettiamo!Immagine rimossa. Immagine rimossa.

 

 

Roma: corteo sabato 21/09 Stop al Genocidio

Data di trasmissione
Durata 23m 45s

1 ANNO DI GENOCIDIO, 76 ANNI DI RESISTENZA

Vi attendiamo per il nuovo Corteo a Roma: 🗓️ 21 Settembre 2024 🕟 15,00 📍Piazza Vittorio Emanuele

Ad ormai quasi un anno dall'inizio del massacro per mano sionista, in prosecuzione con gli eccidi che già si stavano verificando ben prima del 7 ottobre 2023, chiediamo nuovamente alla città di Roma di scendere per le strade, così da riaffermare la propria solidarietà alla Resistenza ed al Popolo Palestinese. Solo nell'ultimo anno, il genocidio indotto da Israele ha prodotto i seguenti effetti: - lo sterminio di più di 41.000 persone, in gran maggioranza civili e per oltre il 70% donne e bambini (le uccisioni tra questi ultimi in particolare sono più di 16.000); - oltre 95.000 feriti, di cui molti gravissimi, con mutilazioni o disabilità anche psichiche che rimarranno a vita; - l’insicurezza alimentare per il 96% della popolazione di Gaza; - carestia e fame per oltre mezzo milione di palestinesi; - la ricomparsa della poliomelite dopo più di 25 anni a causa della distruzione delle infrastrutture idriche e sanitarie; - il bombardamento senza alcuna regola d'ingaggio di scuole, università, moschee, monumenti e persino siti archeologici, annichilendo il sistema scolastico ed il patrimonio culturale; - l’improduttività del 60% dei terreni agricoli di Gaza; - gravi danni infrastrutturali alle principali aree produttive di Gaza, tra cui Beit Lahiya, Gaza City, Deir el-Balah, Khan Younis e Rafah; - danni e distruzione di più di 151.200 edifici a Gaza ( il 63% della totalità del territorio); - in Cisgiordania, dove già prima del 7 ottobre 2023 erano stati trucidati 208 Palestinesi, solo nel 2024 ne sono stati assassinati da soldati sionisti e coloni più di 600, a cui si sommano razzie, distruzioni, furti, tra cui il maggior esproprio di terre da oltre 30 anni, pari a 12,7 chilometri quadrati, in un territorio già martoriato e piccolissimo in mano palestinese. Solo nella giornata del 10 settembre, con un raid aereo nella zona di Al-Mawasi a Khan Yunis - dichiarata dallo stesso Israele umanitaria e sicura – sono stati sterminati oltre 40 civili, con decine e decine di feriti. Nel frattempo, nel nostro paese, oltre ad essere vittime della dialettica sionista a reti unificate - con le sue menzogne e vergognose bugie - il governo italiano dà la caccia ai resistenti palestinesi riusciti a scappare dalle grinfie sioniste: fortunatamente, Mansour e Ali il 9 settembre il Tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione, in quanto non sussistono le accuse per terrorismo internazionale. Per questo motivo, vi invitiamo ad unirvi a noi in questa Lotta: - contro ogni doppiopesismo; - contro i crimini di guerra israeliani; - per fermare il genocidio che sta subendo il Popolo Palestinese; - per condannare le stragi sioniste ed il sostegno occidentale; - per rafforzare il boicottaggio accademico, economico e militare ad Israele, in particolare imponendo un embargo sulle armi ed il ritiro dei cittadini italiani tra le fila dell'IDF che compiono fattivamente il genocidio; - ⁠Contro la censura nelle scuole sull'oppressione e sul genocidio dei palestinesi; - per riaffermare il diritto al ritorno di tutti i profughi palestinesi, - ⁠libertà per Anan e per tutti i prigionier* ed i resistenti; - per una Palestina Libera, dal fiume al mare! C'è bisogno di ognuno di noi affinché il Popolo Palestinese non sia dimenticato e lasciato solo in questa tragedia.

Intifada fino alla Vittoria! ✌️ Palestina Libera! 🇵🇸

Cinema Palestinese in piazza ad Albano Laziale

Data di trasmissione
Durata 26m 31s

Venerdi 26 luglio e Venerdi 9 agosto 2024 h 21.00 in Piazza della Rotonda ad Albano Laziale

Castelli Romani per la Palestina propone 5 docufilm sulla Palestina.

Presentiamo l'iniziativa con un compagno palestinese che ci ricorda che è solo grazie alla capacità di resistenza della popolazione che ancora oggi si parla di Palestina.

La Nakba continua

Data di trasmissione
Durata 52m 40s

Il 15 maggio è una ricorrenza di particolare importanza per i palestinesi. È il giorno in cui celebrano la Nakba, ovvero la ‘catastrofe’: tramite questa giornata viene mantenuto vivo il ricordo della cacciata dalle proprie abitazioni di centinaia di migliaia di persone e la mancata fondazione di un proprio Stato autonomo.

La data scelta per questa ricorrenza ha un elevato significato simbolico: il 15 maggio 1948 segna, infatti, l’inizio della prima guerra arabo-israeliana, che si concluderà con la vittoria del neocostituito Stato d’Israele. È anche un ulteriore passaggio della storia della resistenza del popolo palestinese.

In questa articolato intervento, Wasim Dahmas, professore emerito di Lingua e Letteratura Araba all'Università degli Studi di Cagliari, ripercorre la storia precedente e successiva alla Nakba, arrivando a trattare il ruolo delle truppe britanniche di occupazione nella creazione dello stato colonialista di Israele, in un preciso disegno di continuità tra le vicende del passato e l'attuale genocidio.

 

Gaza Sunbirds

Data di trasmissione
Durata 16m 49s

Storia di Alaa, di ciclisti e di uomini straordinari.
Alaa al Dali è un vero talento del ciclismo, il migliore di Gaza.
Alaa ha un sogno: partecipare al nostro @giroditalia ed essere ingaggiato da una squadra italiana.
Chiede alle autorità di occupazione israeliane di concedergli il visto per l'Italia. Visto negato.

Ma Alaa non si arrende. Organizza con i suoi amici ciclisti una manifestazione pacifica in bici per protestare contro la decisione di Israele di vietargli di raggiungere l'Italia.
Un colpo solo.
Durante la manifestazione un cecchino dell'esercito israeliano mira alla gamba destra di Alaa e spara un proiettile a espansione, i famigerati proiettili dum-dum, vietati dalle leggi internazionali.
La gamba di Alaa viene maciullata, insieme al suo sogno italiano.

Ma la tenacia e la passione per il ciclismo rimangono intatte.
Da invalido, inizia a gareggiare nel paraciclismo. Vince tutte le gare.
Alaa chiede alle autorità di occupazione di concedergli almeno l'autorizzazione a uscire da Gaza per poter gareggiare nelle competizioni internazionali del paraciclismo. Autorizzazione negata.

Alaa mai avrebbe immaginato che il suo Dio gli avesse riservato un posto tra gli eroi, insieme ai suoi amici.
Fonda una squadra di ciclisti, i "@gazasunbirds", composta da ragazzi che hanno subito amputazioni per opera dei militari israeliani. L'intento di questi ragazzi meravigliosi è quello di allenarsi duramente per raggiungere il sogno di partecipare alle Paralimpiadi 2024. Sono consapevoli di vivere in una prigione a cielo aperto ma, nonostante tutto, vogliono provarci lo stesso.

Ma su Gaza si abbatte l'inferno. Ai sionisti non basta il sangue dei bambini palestinesi, vogliono anche affamarli con il blocco degli aiuti umanitari.
Alaa contatta l'ACS, l'Associazione di Cooperazione e Solidarietà che si occupa da più di vent'anni della distribuzione di pacchi alimentari alle persone bisognose.
L'ACS ha in magazzino numerosi pacchi ma non riesce a distribuirli in quanto le strade sono distrutte e i veicoli per il trasporto sono facili bersagli dei cecchini.
Alaa propone di distribuire i pacchi alimentari con la sua squadra di ciclisti dei "Gaza Sunbirds".
L'idea riscuote un enorme successo, i ragazzi invalidi attraversano in bici la città in macerie da una parte all'altra sfidando le bombe e i cecchini, raggiungono luogi isolati portando conforto a tante famiglie.

Ma le scorte nei magazzini stanno per esaurirsi, Alaa e i "Gaza Sunbirds" vogliono fare di più. Spesso a Gaza le famiglie sono separate, costrette dagĺi eventi a sopravvivere in luoghi diversi con la necessità di scambiarsi anche altri beni, Alaa e gli altri iniziano a consegnare di tutto: cibi caldi, pane (tanto pane) medicinali, pannolini.

Aprono un sito web gazasunbirds.org, iniziano ad arrivare le prime donazioni, acquistano generi alimentari dovunque sia possibile, cucinanano il cibo e consegnano oltre 5.000 pasti caldi.
Ogni giorno Alaa e i "Gaza Sunbirds" mettono in gioco la loro vita per portare cose e sorrisi.
"È arrivato Alaa" gridano di gioia i bambini di Gaza. Gli anziani li accolgono in lacrime.

Grazie ragazzi. Correte, non fermatevi.

Daniele del Disability Pride ci racconta perchè hanno aderito e sono solidali con i Gaza Sunbirds

25 aprile con la resistenza palestinese

Data di trasmissione
Durata 22m 49s

Con un compagno palestinese parliamo dell'importanza di portare in piazza, il 25 aprile, le ragioni della resistenza palestinese e riflettiamo sulle implicazioni giuridiche dell'ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia, sui mancati finanziamenti dello stato italiano all'UNRWA e sulle false notizie diffuse da Israele a partire dal 7 ottobre.

Appuntamento alle h. 8.00 a Piazza di Porta San Paolo e alle h. 10.30 a Piazza delle Terme Gordiane

Stop al Genocidio: Corteo a Genzano

Data di trasmissione
Durata 13m 6s

Corteo cittadino a Genzano domenica 14 aprile con concentramento a Piazza Frasconi alle ore 10.30: corrispondenza con un compagno del Comitato Castelli Romani per la Palestina.

STOP alla pulizia etnica del popolo palestinese

FINE della collaborazione politico-militare tra Italia e Israele

FINE del colonialismo di insediamento sionista

Con la resistenza palestinese fino alla vittoria!

Tende contro le guerre

Data di trasmissione
Durata 22m 59s

La prossima assemblea di TECLEG é fissata per Giovedì 11 Aprile, ore 18:30 alla Città dell’Altra Economia, nell’ex Mattatoio di Roma.

Come segno di solidarietà alla popolazione palestinese straziata dalla feroce offensiva di Israele, per condannare il genocidio in corso a Gaza e in contrasto al dilagare di guerre e conflitti asimmetrici, proponiamo di montare una tenda, e potenzialmente piccole tendopoli, nelle città, nei paesi e nei quartieri.
Ovunque si riesca a piantare i picchetti.
Le TEnde Contro LE Guerre [TECLEG] ospitano idee, persone e iniziative.
Restano attive senza vincoli, in relazione alle forze di chi le gestisce.

Chi anima le Tende Contro LE Guerre condivide una piattaforma in quattro punti:

• Cessate il fuoco immediato e permanente in Palestina
• Ripristino e applicazione del Diritto Internazionale
• Liberazione contestuale dei prigionieri israeliani e palestinesi
• Embargo delle armi destinate a Israele

Le Tende Contro LE Guerre sono spazi di cultura, azione, pressione, denuncia e scambio. Presidi locali che risuonano in rete. Il tessuto sociale di cui sono composte le nostre tende è permeabile, favorisce le connessioni e ambisce a intrecciare il percorso di altre reti nazionali e internazionali.
Le tende saldano relazioni solidali con chi subisce la più grave ingiustizia umanitaria degli ultimi 80 anni. Con la stessa convinzione, nelle tende prende forma un’opposizione alle guerre che tormentano Europa e gli altri continenti.
Chi ha partecipato al percorso di TECLEG riconosce che:

• Oltre alle guerre fra eserciti si moltiplicano conflitti asimmetrici feroci.
Stati Nazione e vertici finanziari ci hanno preparato al conflitto armato globale mettendoci davanti al fatto compiuto.
L’Italia è già direttamente coinvolta nella guerra permanente.

• L’offensiva israeliana su Gaza è la più insopportabile delle ingiustizie e la più macroscopica fra le violazioni del diritto internazionale.
Per comprenderne origini e prospettive è essenziale inquadrare l’emergenza in Palestina nelle geometrie della guerra globale permanente.

• É indispensabile un luogo accogliente nel quale aprire un dibattito allargato sul clima di guerra e sugli elementi che lo determinano.
Per fare funzionare questo luogo bisogna abbattere alcuni steccati e trovare convergenze condivisibili da un’ampia fascia di organizzazioni, associazioni, movimenti e singole persone.

• É urgente organizzare azioni/interventi eclatanti e visibili per mantenere l’attenzione sul genocidio in corso a Gaza, sui continui attacchi in Cisgiordania, sui conflitti irrisolti in Medio Oriente, sulla guerra permanente e sulle ricadute economiche, sociali e climatiche che le guerre determinano.

La vostra fame di cibo. La nostra fame di giustizia.
Sotto le TEnde Contro LE Guerre ferve l’attività: assemblee, dibattiti, conferenze, proiezioni, collegamenti, workshop, letture, mostre d’arte e fotografiche, eventi teatrali e musicali. Un media-center per raccogliere e scambiare materiali. Dalle tende scaturiscono proposte per altre azioni, stimoli a produrre ulteriori interventi culturali e politici. Le tende sono un trampolino per le idee.

A chi é nelle condizioni di sostenerlo, proponiamo lo sciopero della fame a staffetta. Un gesto volontario di donne e uomini, autorità religiose delle diverse confessioni, accademici e accademiche, artiste e artisti, cooperanti umanitarie, parlamentari, rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Tutte persone disposte a condividere, anche solo a livello simbolico, la degradante condizione imposta ai due milioni di abitanti di Gaza dal governo di estrema destra al potere in Israele.
Non possiamo restare inermi davanti a questo orrore. Servono gesti eclatanti, per impedire che si compia un genocidio plateale e condiviso in diretta streaming. C’è urgenza di intervenire con corpi e menti per non permettere che le guerre diventino il nostro pane quotidiano.

da remoto: https://vc.autistici.org/incontro_TENDE-CLG
email per contatti: tendecontroleguerre@inventati.org

166° giorno di genocidio in Palestina

Data di trasmissione
Durata 30m 27s

Dal 7 ottobre 2023 ad oggi, 166° giorno di attacco di Israele contro la Striscia di Gaza, il bilancio è di 31.923 morti e di 74.096 feriti, secondo quanto riferito da fonti mediche, ma molte vittime sono ancora intrappolate sotto le macerie, sulle strade ed i soccorritori non riescono a raggiungerle.

A Chiara Cruciati giornalista e vicedirettora del Manifesto chiediamo una valutazione sulla situazione al rientro in Italia, dopo aver partecipato alla Carovana di solidarietà che ha raggiunto il Valico di Rafah.