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militarizzazione

Fermare l'escalation. Unitə contro guerra, armi e fossile! Il 21 ottobre a San Piero a Grado

Data di trasmissione
Durata 11m 40s
Durata 18m 57s

C’è una stretta connessione tra la militarizzazione dei territori in cui viviamo e le politiche di guerra che l’attuale governo conduce in continuità con quelli precedenti. Per questo la lotta contro la militarizzazione e la costruzione di nuove basi militari deve intrecciarsi con la lotta per fermare l’escalation globale verso la guerra.

In tale prospettiva “Fermare l’escalation” nasce come processo di mobilitazione di diverse realtà di lotta politica, sindacale, sociale, ecologica, transfemminista, dell’associazionismo, del mondo antimilitarista, pacifista e di quello della giustizia climatica, dei nodi territoriali contro le grandi opere, i disastri ambientali ed il fossile. 

“Le guerre non scoppiano, si preparano”, è una delle espressioni che abbiamo pronunciato più volte: come possiamo fare in modo di costruire una fiducia nella possibilità di inceppare questa preparazione? 

Ne parliamo con un compagno del Movimento No Base di Pisa e con una compagna del Movimento per il diritto all'abitare di Roma.

Per maggiori informazioni: https://fermarelescalation.org/appello_alla_mobilitazione/

Per informazioni logistiche: https://fermarelescalation.org/raggiungici-il-21-ottobre-per-fermare-lescalation/

11 settembre 2001 - 2021

Data di trasmissione
Durata 37m 12s

Con Antonio Mazzeo, a partire dall'anniversario dell'attacco alle Torri Gemelle di New York l'11 settembre 2001 e l'abbandono dell'Afghanistan da parte delle truppe USA e degli altri paesi nell'estate 2021, si tenta una ricostruzione di questi 20 anni: i cambiamenti geopolitici, le guerre, la crescita della militarizzazione, i "fronti interni", primo fra tutti la guerra quotidiana contro le migranti e i migranti.

Continua la resistenza Notav all'ex autoporto di San Didero: 2 compagni incatenati sul tetto

Data di trasmissione
Durata 15m 34s

Dopo sette giorni di resistenza sul tetto, i compagni e le compagne sono rimasti senza cibo e acqua. Dopo che due compagne sono riuscite ad eludere guardie e filo spinato per dare un cambio e portare viveri, la polizia ha ormai circondato con torri faro l'ex-autoporto e abbattuto gli alberi che potevano essere un rifugio sicuro per eventuali sortite notturne. Ora la situazione è critica. In segno di protesta, all'impossibilità di ricevere rifornimenti due compagni si sono incatenati ad una struttura di ferro sul tetto, da cui non è prevista la possibilità di liberarsi autonomamente. Non lasciamoli soli!

Ne parliamo in corrispondenza telefonica con una compagna.

Seguiranno aggiornamenti

Capo Frasca: sabato di nuovo in piazza contro la militarizzazione

Data di trasmissione
Durata 9m 16s

Da martedì 1 ottobre a Teulada ricominceranno le attività di tiro a fuoco nel poligono per un nuovo round di esercitazioni di aeronautica e marina militare. Di conseguenza, come da prassi consolidata, la Capitaneria di Porto di Oristano ha emanato una ordinanza che dispone l’interdizione nell’area denominata Nuova Tango 812 di tutte le attività connesse agli usi pubblici del mare e in particolare navigazione, pesca e mestieri relativi, sosta di navi e natanti di qualsiasi genere e tipo, turismo nautico e balneazione.

Più di 60 sigle si preparano a scendere di nuovo in piazza sabato 12 ottobe

Centocelle e il Pentagono

Data di trasmissione
Durata 3m 42s

Nel parco archeologico di Centocelle, la Difesa sta costruendo il comando per le missioni all’estero. Si allargherà anche l’aeroporto militare. A rischio ville romane ed ettari di verde. Sentiamo una compagna di Centocelle Aperte. Per il 2 giugno è prevista una manifestazione di protesta. 

Attentati a Bruxelles

Data di trasmissione
Durata 22m 34s
Durata 8m 13s

Stamattina a Bruxelles degli attacchi congiunti all'aeroporto e ad una stazione della metropolitana del centro della capitale belga hanno provocato morti e feriti; i media parlano di almeno 26 vittime e oltre 100 feriti.

Nella prima corrispondenza, con Guido Caldiron, proviamo a raccontare brevemente cosa è successo nel corso della mattinata e ad analizzare lo scenario che si prospetta a livello politico e di gestione dell'ordine pubblico.

 

Nella seconda corrispondenza una rapida analisi della situazione a Bruxelles all'ora di pranzo; la città è ancora sostanzialmente in stato d'assedio.