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Russia: movimento lgbtiq al bando

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Durata 35m 6s

Lo scorso 30 novembre, la Corte suprema della Federazione russa ha approvato la mozione del ministero della Giustizia russo di riconoscere il “movimento internazionale LGBT” come “organizzazione estremista”.

Ne parliamo con Maria Chiara Franceschelli, dottoranda alla Normale e autrice, tra le altre cose, dell'articolo "La Russia ha messo al bando il “movimento pubblico internazionale LGBT” definendolo estremista" pubblicato su Valigia blu.

Un mese di guerra

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Durata 1h 43m 18s

Un mese di guerra e a noi sembra di leggere un copione già scritto. 
Grande è la confusione sotto il cielo e nemmeno noi potremmo averci capito granché, sarà per questo che dal futuro ci arrivano macabre rivelazioni...

Abbiamo parlato con un compagno che ci ha aggiornato sulle moblilitazioni NO-MUOS della scorsa settimana in Sicilia.
Contestazioni a Sigonella, base americana in Sicilia, da dove partono e vengono comandati i droni che vengono usati nel conflitto in Ucraina dalla Nato.

Arriviamo sempre tardi.

Ma ci vedremo lungo?

Assemblea radiofonica sulla guerra

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Durata 1h 59m 25s

Microfoni aperti per discutere del clima belligerante ce impera sui mezzi di informazione mainstream e nelle piazze del Pd e per analizzare più approfonditamente le motivazioni scatenanti del conflitto in Ucraina. Tante le telefonate anche sul ruolo dei compagni e delle compagne in questo momento in cui bisognerebbe scendere in una grande piazza contro tutti gli eserciti e le armi.

Proteste e arresti in Russia, Putin in difficoltà?

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Proteste in tutta la Russia nel weekend appena trascorso, 5000 arresti nella sola giornata di ieri, 13000 dall'inizio del conflitto. Cosa si muove nel tessuto sociale russo? Quali prospettive dal basso contro Putin?

Queste alcune delle domande che abbiamo posto a Maria Chiara Franceschelli, dottoranda in Scienze Politiche e Sociali presso la Scuola Normale Superiore di Pisa dove si occupa di movimenti sociali nello spazio post sovietico.

Ucraina: giornalisti, nemici e SACRIFICI

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Durata 1h 33m 23s

Prendiamo spunto dalla retorica bellicista apparsa sui maggiori quotidiani nazionali per aprire una riflessione sulla guerra in Ucraina, le sue cause e le conseguenze che avrà sulla vita di tutti e tutte noi, dall'aumento dei prezzi generalizzato dai combustibili alla farina, alla riapertura delle centrali a carbone, all'attacco finale allo stato sociale per finanziare ulteriormente la macchina bellica. Sul finale spendiamo qualche minuto per commentare sulle dichiarazioni di Putin che dà tutta la colpa dello sgretolamento dei rapporti fra Russia e Ucraina nientepopodimeno che a Lenin.

Russia al voto: ma il favorito è sempre Putin

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La Federazione Russa si avvicina al voto presidenziale (18 marzo 2018). Favorito, ovviamente – ça va sans dire – lo zar Vladimir Putin.

Ne parliamo con Giancarlo Castelli, collaboratore di East-west.

Lo stesso Castelli ci informa, con un post sul suo profilo Facebook, che due anarchici e antifascisti russi di Mosca, Elena Gorban' e Aleksej Kobajdze, sono stati arrestati dall'Fsb perché riconosciuti tra gli autori di un assalto ad una sede del partito putiniano, "Russia unita". Accusati di vandalismo sono stati messi in isolamento. Durante l'interrogatorio dei due a Mosca si è svolta una manifestazione spontanea di antifascisti nel centro della capitale, sulla Mjasnitskaja.

Continuano le proteste in Russia: scontri in piazza e arresti

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Durata 19m 48s

Continuano le proteste in Russia: sit-in che sono sfociati in scontri di piazza. Forte la presenza di giovani precari e studenti che si mobilitano anche sui social-network.

Si protesta contro la corruzione del sistema politico russo. Tra gli arrestati anche l'attivista Ildar Dadin.

 

Ne parliamo con Giancarlo Castelli, giornalista freelance.