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capodanno

Good News 2x12: non si può più censurare niente

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Durante le ultime settimane del 2024 si è alzato un polverone a partire dalla scelta artistica che avrebbe coinvolto alcuni artisti al concertone di capodanno di Roma. Dalle varie anime dell'amministrazione capitolina, alle principali testate giornalistiche, fino ad arrivare all'esposizione di una gran parte degli artisti più ascoltati in Italia, tutt* hanno sentito il bisogno di prendere una parte nel conflitto Tony Effe vs Comune di Roma.

Nonostante il grande eco, però, il dibattito è rimasto su un livello piuttosto basso, ignorando le questioni che invece a noi sembrano dirimenti: cosa vuol dire davvero censura e quando se ne può parlare legittimamente?

Perché attorno a Tony Effe si crea questo tipo di polarizzazione mentre ad altri autori a cui è stata tolta la parola su questioni di attualità (Ghali, Baby Gang) non si sente il bisogno di prendere una parte così netta? Che ruolo ha il rap (e la musica in generale) nella narrazione patriarcale?

Proviamo a uscire dalle strumentalizzazioni e dal binomio che vede la santificazione di Tony effe come paladino della libertà di espressione, e il Comune di Roma come baluardo contro la violenza di genere, proviamo a scendere in profondità.

Ne parliamo con le compagne della redazione di Ror che stanno curando il ciclo di trasmissioni dal titolo: Non si può più dire niente - trasmissione che si occupa di woke e cancel culture, che vedrà il prossimo episodio giovedì 16 gennaio.

Con gioia battagliera, compagn*

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Non avete avuto tempo di preparare una playlist per il pranzo delle feste? Ci pensiamo noi! Le celebrazioni per l'anno nuovo sono le più importanti del calendario sovietico. Lo speciale delle feste dell'orda d'oro vi porta alla scoperta della musica usata per celebrarlo.

Scaletta musicale:

  • Russo: Dal film Karnaval'naja noč' [La notte di carnevale] – Pjat’ mynut [Cinque minuti] (qui il video del film)

  • Russo: Anonima – Dorogoj Dlinnuyu [Sul lungo cammino]

  • Russo: Diskoteka Avarniya – Novogodnaja '99 [Canzone dell'anno nuovo '99]

  • Russo: Leningrad – Antidepressant [Antidepressivi]

  • Ucraino: Verka Serduchka – A ja tol’ko s moroza [Sono appena arrivata dal gelo]

  • Ucraino: Verka Serduchka – Novogodnaja [Canzone dell’anno nuovo] (video con la performance di Verka)

  • Bulgaro: Kitka – Oj Koledo, Moj Koledo [Oh Natale, mio Natale]

  • Georgiano: Trio Mandili – Kirialesa [Kyrie Eleison / Signore abbi pietà]

  • Georgiano: Shara – canzone tradizionale georgiana per l’anno nuovo (video con costumi tradizionali)

  • Armeno: DJMax – canzone armena per le feste

  • Ceceno: Rumisa Nikaeva – canzone per l’anno nuovo

  • Tataro: Idel Bars - Kish Babaja [Babbo Natale]

  • Kazako: BN – Zhana Zhyl [L'anno nuovo]

  • Turkmeno: Anonimo - Taze Yil [L'anno nuovo]

  • Mongolo: Dolgormaa – Tsagaan Sar [La luna bianca], canzone tradizionale per celebrare il capodanno lunare mongolo

  • Buriato: Chingismaa - Buryad basagan duulana (il video ufficiale con abiti a danze tradizionali)

  • Udmurto: Anonimo - Lymy tod'y [La neve è bianca]

  • Chulym (possibilmente in combinazione con altre lingue parlate in Siberia): Otyken – Storm [La tempesta] (video ufficiale con strumenti e abiti tradizionali)

 

Colonia: la risposta delle femministe tedesche

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Corrispondenza con una esponenente del gruppo autonomo di femministe e lesbiche di Colonia che ci racconta la manifestazione organizzata a seguito dell'uso strumentale anti immigrazione delle aggressioni di Capodanno a scapito di centinaia di donne.

Tante donne, e non solo, sono scese in piazza a ribadire che il sessismo non ha confini nè passaporto

 

Da Radiondarossa Buon Non Capodanno

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Dopo dieci anni, quest'anno abbiamo deciso di non organizzare la festa di Capodanno anticarceraria al LOA Acrobax.  E' stata una scelta non poco sofferta, per una radio come OndaRossa che vive dal 1977 solo ed esclusivamente grazie alle sottoscrizioni di chi la sostiene. In dieci anni molte cose sono cambiate, a partire dalla modalità con cui abbiamo sempre organizzato la festa di fine anno.  Quando abbiamo iniziato, il Capodanno di ROR all'Ex Cinodromo era la diretta prosecuzione del presidio della mattina del 31 dicembre di fronte al carcere di Rebibbia. Era una festa che metteva al centro l'autogestione, la condivisione di percorsi e contenuti, lo stare insieme non soltanto perche' e' la notte di Capodanno, ma per rilanciare quei messaggi di liberazione, resistenza e di rifiuto di tutte le gabbie che venivano scanditi durante la mattina del 31.

 

Nel tempo questo spirito si è assottigliato, si sono moltiplicate feste di capodanno in altri spazi sociali e quella che in origine era un'iniziativa che metteva insieme il sentire comune della citta', sostenere RadiOndaRossa e al contempo rilanciare contenuti anticarcerari, si e' via via perduta.

 

Ci siamo ritrovati, nostro malgrado, all'interno di un gioco competitivo che spinge a inseguire il concerto di richiamo, il palco più interessante, l'artista più gettonato al momento.  Abbiamo resistito, cercando di mantenere ferma nella nostra mente l'idea che il "nostro" capodanno dovesse trasmettere alle persone che venivano anche la nostra attitudine a costruire una festa schierata, dove contenuti fascisti, razzisti, sessisti, omofobi non trovassero mai spazio, dove fosse evidente e tangibile la forza dell'autorganizzazione.

 

Per questo abbiamo deciso di cambiare strada. Non ci stiamo alla competizione con i concerti mainstream. Non ci interessa.  Organizzeremo iniziative più piccole ma più affini a quello che noi siamo, per incontrare chi ci sostiene senza sottostare alle logiche del mercato della produzione musicale. Vogliamo ringraziare tutte e tutti i compagni e le compagne che in questi anni hanno supportato e ospitato l'iniziativa, in particolare il LOA Acrobax, e tutti i gruppi che hanno partecipato al Capodanno.

 

Ci diamo comunque appuntamento, come ogni anno, la mattina del 31 dicembre, di fronte al carcere di Rebibbia (Via Bartolo Longo) per gridare il nostro no al carcere e salutare i detenuti e le detenute recluse con musica e lenticchiata propiziatoria. Perche' di carcere non si muoia piu' ma neanche di carcere si viva.

 

Sostieni Radio Onda Rossa, proponi e organizza iniziative per continuare a far vivere l'autogestione della Radio "di chi se la sente"!

 

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