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asia centrale

Chi ha paura del velo?

Data di trasmissione
Durata 55m 6s

Seguendo l'esempio del Tajikistan, nel 2024 vari governi della regione passano una serie di leggi che bandiscono l'uso del velo negli spazi pubblici. Le leggi vanno a colpire alcune forme di velo che sono associate con la cultura araba (hijab e niqab), riprendendo un tema comune all'Hujum, la campagna di liberazione delle donne iniziata nel 1927 dal Soviet centrale di Mosca. Oggi parliamo della lunga tradizione politica di controllare la maniera in cui i corpi femminili possono esistere in pubblico.

Scaletta musicale:

Tutte le strade portano a Tashkent

Data di trasmissione
Durata 1h 5m 32s

Se quando sentite parlare di Uzbekistan vi vengono in mente cupole azzurre e minareti dovete aggiornare i vostri stereotipi. Oggi facciamo un giro nella Tashkent degli anni 80 e parliamo della scena elettronica sovietica che ha avuto uno dei suoi epicentri nella città. Digressioni ampiamente prevedibili sulle lingue locali e l'occasione che Strelka attendeva da anni per poter dire quello che pensa di Borat.

Scaletta musicale:

  • Nasiba Abdullaeva - Aarezoo Gom Kardam [Ho perso il mio sogno]
  • Efsane - Meyhane
  • Yashlik - Radost' [Gioia]
  • Davron Gaipov - Sen Qaydan Bilasan [Come lo sai?]

Materiali:

Almeno è freddo secco

Data di trasmissione
Durata 1h 1m 9s

Alle porte dell'inverno rispondiamo finalmente a quella che è la domanda più frequente che Strelka riceve quando dice dove abita. Quanto freddo fa in Asia Centrale? E come vive la gente a queste temperature? Facciamo chiarezza su cosa vuol dire vivere a -40 gradi e cerchiamo di capire come siano sopravvissuti i primi esseri umani a popolare la regione. Di passaggio: consigli di galateo su come prendere i mezzi in inverno, dichiarazioni di amore al gatto di Pallas, e digressioni sulla parola più lunga della lingua kazaka.

Scaletta musicale:

  • Irina Kairatovna - China
  • Irina Kairatovna - Aydaxar
  • Irina Kairatovna - Kettik

Il secondo video più bello dedicato a un gatto di Pallas.

Le olimpiadi delle steppe

Data di trasmissione
Durata 49m 21s

Torniamo dalla pausa estiva con una puntata in spirito olimpico. Dall'8 al 13 settembre 2024 ad Astana si è tenuta la quinta edizione dei Nomad Games, conosciuti come le olimpiadi delle steppe. Oggi andiamo a conoscere alcuni degli sport preferiti della regione e ci chiediamo come qualificarci per la nazionale di kok par.

Scaletta:

  • Tsuki Black - Katyusha/Tetris Remix
  • Daulet Khabdollaev - Qozinin Moldirin Ay
  • Oyu Orchestra- Men Qazaqpyn

Approfondimenti:

Ain't no party like a post-Soviet party

Data di trasmissione
Durata 1h 7m 7s

Ci prendiamo una pausa fino a settembre, ma per farci perdonare vi lasciamo dei consigli di lettura per esplorare la regione in questi due mesi. Perché vi vogliamo bene, ripercorriamo alcune delle performance più iconiche che i paesi slavi e caucasici hanno inviato ad Eurovision.

Scaletta musicale (e video delle performance live):

Libri menzionati:

  • Lonely Planet - Central Asia
  • Erika Fatland - Sovietistan
  • Erika Fatland - La frontiera. Viaggio attorno alla Russia
  • Stalin - Marxism and Problems of Linguistics [pubblicato in italiano col titolo 'Il marxismo e la linguistica']
  • Evgenij Zamjatin - Noi

Film menzionati:

L'orlo d'oro

Data di trasmissione
Durata 54m 55s

Da quasi un secolo l'Uzbekistan è uno dei maggiori produttori di cotone al mondo. La percentuale di PIL generata dal cotone è così alta che nel paese viene chiamato 'ok oltyn' - l'oro bianco. La realtà delle popolazioni coinvolte nella sua produzione e raccolta non è però così sfavillante. Oggi parliamo delle condizioni delle coltivatrici del cotone e dei danni ambientali che la sua produzione sta causando in Uzbekistan.


Scaletta musicale:

  • Ella Fitzgerald & Louis Armstrong - Summertime
  • Harry Belafonte - Oh freedom!
  • Jasur Umirov - Vay-vay

 

 

 

Se il Karakalpakistan si de-Uzbekistanizzasse…

Data di trasmissione
Durata 57m 17s

Nell'ovest dell'Uzbekistan c'è una regione autonoma ignorata dal resto del mondo - il Karakalpakistan. A luglio 2022 la regione è stata interessata da violenti scontri di piazza in protesta contro una proposta di modifica della costituzione uzbeka che riduce di molto l'autonomia della regione. La risposta del governo uzbeko non si è fatta attendere e ha raggiunto membri della comunità in Kazakistan ed Europa. Nella puntata di oggi parliamo di quello che sta succedendo da due anni nella zona ed esprimiamo grande ammirazione per la creatività linguistica della comunità locale.

Scaletta musicale:

  • Kommunistman man - Karakalpak Soviet Song
  • Qaytarip Ber Amudariamni - Baxtiyar Esemuratov
  • Macho - Dj Miran
  • Karakalpak National Classic Music Remix - Aybek Jumashev

 

 

Asharshylyk

Data di trasmissione
Durata 49m 56s

Negli anni '30 grandi aree dell'Unione Sovietica vengono colpite da una carestia gravissima ('holodomor' in ucraino, 'asharshylyk' in kazako).

Il bilancio di questa carestia sono milioni di morti e milioni di famiglie costrette ad emigrare. Se nella comunità scientifica non c'è ancora consenso sulla deliberata volontà di genocidio del partito comunista sovietico, i governi delle nazioni eredi dell'URSS sono però consapevoli che le narrative su questo evento storico possono essere usate per progetti di costruzione dell'identità nazionale. Ne parliamo con Berik Dukayev, ricercatore kazako esperto di rappresentazione di eventi storici nei libri di testo per le scuole medie e superiori. L'intervista è in italiano, la versione originale in inglese si può ascoltare qui.

 

La steppa e noi

Data di trasmissione
Durata 1h 0m 55s

Cosa vi viene in mente quando sentite la parola 'steppe'? Probabilmente una variante del modo in cui sono state rappresentate nella letteratura occidentale. Oggi cambiamo punto di vista sulla regione e andiamo a raccontare tutti i modi in cui gli europei hanno parlato di questa regione nella storia.


Scaletta musicale:

  • Popoff - Piccolo coro dell'Antoniano
  • Kurmangazy - Aday
  • Alexander Borodin - In the Steppes of Central Asia

 

Georgia, continuano le proteste in piazza

Data di trasmissione
Durata 23m 33s

Da più di un mese le piazze della Georgia si sono riempite per protestare contro l'adozione di un provvedimento legislativo, ribattezzato "legge russa", che impone limiti pesantissimi alla libertà di stampa e di azione politica e consente al governo un'ampia facoltà di intervenire in maniera repressiva.

La nostra corrispondenza con la curatrice di L'orda d'oro, il nostro podcast dedicato ai paesi dell'Asia centrale e, in generale, allo spazio post-sovietico.