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Nucleare

La steppa atomica

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La prima di due puntate dedicate al nucleare in Kazakistan. Oggi parliamo dei piani per la costruzione di una centrale nucleare nel sud del paese a seguito di un voto positivo ottenuto nel referendum del 6 ottobre 2024. Ci spostiamo a Semipalatinsk, dove si trova il centro di test nucleari piu' produttivo del mondo. Parliamo della storia del Poligono, delle sue conseguenze sulla popolazione locale, e della leggenda dell'uomo radiattivo. Rimediamo anche alla grave carenza di punk delle nostre scalette musicali.

Scaletta musicale:

- Pesnija sovjetskovo atoma [La canzone dell'atomo sovietico]

- Adaptazija - Eto li revoljuzija? [E' questa la rivoluzione?]

- Adaptazija e Bishara Baldar - Nazarbevlen telefon arqyly soylesu [Al telefono con Nazarbaev]

- Kraftwerk - Radioactivity

Approfodnimenti:

- Togazhan Kassenova - Atomic Steppe: How Kazakhstan gave up the bomb

COP 29 a Baku: fossile e nucleare

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Il 22 novembre si è conclusa la 29° COP che si è tenuta a Baku, in Azerbaijan. Nonostante l'obiettivo che queste conferenze dovrebbero avere, quindi parlare di cambiamento climatico, e dell'impatto che ha la produzione di energia, è stata una COP dei combustibili fossili e del nucleare.

Il gas e i combustibili fossili rappresentano il 90% delle esportazioni azere, e in apertura l’autocrate Ilham Aliyev ha detto durante il suo discorso che: «Il gas e il petrolio sono un dono di Dio». L'Arabia Saudita ha portato avanti un opera di ostruzionismo per eliminare i riferimenti alla “transizione dai combustibili fossili", decisa nella scorsa COP.

L'Italia invece ha colto l'occasione per rilanciare il suo progetto nucleare, dalle dichiarazioni della Meloni con i riferimenti alla fusione nucleare al ministro Pichetto Fratin, che spinge per un quadro giuridico per l'introduzione del nuovo nucleare. 

Ne parliamo con un redattore di Impatto, e commentando un articolo uscito oggi su Valigia Blu, scritto dal giornalista Angelo Romano.

Articolo: https://www.valigiablu.it/crisi-climatica-cop29-baku-risultati/

Estrattivismo dei dati

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Puntata 5 di EM, prima del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di IA nel costesto del consumo delle risorse e della guerra.

 

PRIMA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: CONSUMO DI ENERGIA E DI RISORSE

     INTERMEZZO MUSICALE     Red Pants - On A Wire

 

SECONDA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: FONTI DI ENERGIA E INVESTIMENTI IN ITALIA

     INTERMEZZO MUSICALE     Artificial Kid (Danno, Stabbyoboy, Craim) - Il Sistema

 

TERZA PARTE – INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEI CONTESTI DI GUERRA

     INTERMEZZO MUSICALE     Misha Chylkova - The Loop (Radio Edit)

 

Coordinamento Regionale Sanità

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1) COP 28: Nucleare: ancora tu, ma non dovevamo vederci più?

2) scioperano medici e infermieri, alcune riflessioni

3) risarcimento record negli Stati Uniti per tre agricoltori danneggiati dal glifosato della Monsanto -Bayer

4) corrispondenza dal presidio alla Regione Lazio contro la chiusura del consultorio della Garbatella

Corteo contro l'inceneritore di Roma Sabato 25 Marzo

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Parliamo principalmente del
Corteo contro l'inceneritore di Roma del prossimo Sabato 25 Marzo ad Albano in Piazza Mazzini alle 15:30

e dell'assemblea al Porto Fluviale di Mercoledì 22 alle 17:30 che lo precederà.

Durante la corrispondenza per lanciare il corteo solleviamo molti temi che andremo ad approfondire nel resto della trasmissione, come il fallimento dei "cassonetti intelligenti", i progetti di costruzione di nuovi desalinizzatori in tutt'Italia, sul nuovo clima filonuclearista che va formandosi, dei traffici di plastica internazionali e della scoperta dei plastiglomerati.

Centrali nucleari e rete elettrica in Ucraina

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La questione inizia ad agosto, quando la centrale nucleare di zaporizhia, una delle più grandi di Europa, inizia ad essere bombardata. Esiste una città di zaporizhia, in mano agli ucraini, ed esiste la centrale di zaporizhia che è stata occupata dai russi. Corre tra loro una distanza di circa 70 km. I media occidentali spesso si sono confusi raccontando dei bombardamenti.

Le centrali nucleari non dovrebbero essere oggetto di bombardamenti e/o attività belliche che le coinvolgano. Queste regole sono scritte nei protocolli aggiuntivi della convenzione di Vienna del 1947, che chiaramente essendo datati vengono superati ufficiosamente dai nuovi modi di intenere la guerra. Elencando i fatti, gli ucraini hanno bombardato prima le linee elettriche provenienti dalla centrale poi hanno corretto il tiro portando avanti azioni dirette sui reattori. Due mesi fa AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) si è trincerata dietro a una impossibilità di prendere posizione sul superamento di ogni limite di buon senso. L’ONU avrebbe potuto provvedere ma il Consiglio non ha propriamente deliberato né le responsabilità reali in campo.

Per un breve periodo si è imboccato un vicolo cieco, fino al mese scorso quando gli ucraini hanno bombardato una centrale idroelettrica vicino a Kerson. L’obiettivo generale è colpire linee elettriche, stazioni e sottostazioni in tutto il paese. Il più grosso rischio è ancora rappresentato da zaporizhia, che séguita ad essere colpita dall’esercito ucraino. Non viene detto questo dai media occidentali, che hanno oscurato ogni fonte di informazione russa. Per le altre centrali controllate dall’Ucraina non si registrano colpi direttamente sulle centrali ma sulle linee elettriche. Un conto infatti è sabotare delle linee elettriche, un altro conto è bombardare una centrale nucleare.

 

La Germania ha bisogno di gas, ma hanno carbone e legnite e hanno rimesso in funzione gli impianti elettrici nonché due centrali nucleari che dovevano essere dismesse. Il gas serve ancora per molte industrie e soprattutto per i riscaldamenti.

Questa guerra ha accelerato i tempi di una transizione ecologica ancora non adeguata ai bisogni globali.

L’attentato al gasdotto Nordstream va interpretato come un attentato alla popolazione civile europea, non solo come un colpo per l’esercito russo, perché è la popolazione che ne pagherà le reali conseguenze.

 

Ne abbiamo parlato con Giorgio Ferrari

Cadono e sorgono i governi sulla monnezza romana

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Ci prendiamo una mezz'ora per leggere e confrontare i passaggi sull'ambiente dei programmi elettorali dei partiti ce hanno partecipato alle recenti elezioni parlamentari stravinte dalla destra con il voto del 28% degli aventi diritto. Dopo qualche chiacchiera sui futuri problemi che potrebbero affacciarsi riguardo a inceneritori e centrali nucleari, passiamo al locale, ospitando una corrispondenza con un compagno da Guidonia per aggiornamenti sulla lotta contro l'apertura del TMB di Cerroni.