La prima ora di trasmissione è dedicata all'analisi di Bluesky e del suo protocollo ATProto, per mostrare che Bluesky non è decentralizzato in nessuna maniera significativa.
Seguono notiziole varie:
guerre dei browser e dei motori di ricerca
Broadcom e TSMC puntano ad acquistare Intel
la difficile relazione tra presidenti ultraliberisti e crittovalute
Tutte le sparate del presidente: dalle tasse sul fentanyl alla sicurezza nucleare
Iniziamo la puntata ripartendo da dove vi avevamo lasciati, ovvero dagli interventi antitrust verso Google. Oggi andiamo a cercare di capire l'importanza che Chrome riveste per Google, quindi il potere che gli permette di avere nella definizione di standard web. Diamo qualche informazione sul processo di standardizzazione e qualche esempio concreto di come Google spinga per un'agenda a uso e consumo se non di essa stessa, comunque di grandissime aziende.
Passiamo all'Australia, dove si parla di una legge (ancora non approvata e nemmeno ben definita) per impedire alle persone minori di 16 anni (o forse 14) di usare i social media. Ma come funziona la verifica dell'età? Ancora non lo sanno, ma sicuramente non funziona bene.
Notiziole assortite tra backdoor, copyright, e... testamenti.
Il comune di Roma intende mettere telecamere "intelligenti" nella metropolitana. Un generico appello alla sicurezza, la previsioni di sistemi meravigliosi atti a riconoscere "chi in passato ha avuto comportamenti non idonei", e olé. Un sistema del genere non è nemmeno legale, ma il fatto che è stato nominato tradisce la concreta volontà di farlo ugualmente.
Se vi viene in mente che il colonialismo sia finito 70 anni fa, pensateci meglio: la Francia blocca l'uso di TikTok in Nuova Caledonia, una sua colonia, per rallentare le proteste contro una misura unilaterale del governo francese che cerca di bloccare l'indipendenza dell'isola. Il blocco utilizza il copione di scuse ormai affinate contro TikTok, scuse che non funzionano mai quando invece si parla dei social media a guida statunitense.
Teniamo d'occhio quanto avviene in Israele, con la collaborazione di Google con tutto l'apparato statale israeliano; il blockout, un boicottaggio a mezzo social network delle celebrità che non prendono posizione contro il genocidio in corso.
Infine, torniamo in casa nostra parlando di copyright, aggiornando sugli ultimi decreti dell'AGCOM, ormai sempre più attiva contro lo scambio di prodotti culturali.
Le dita nella presa si prende una (non tanto) piccola pausa: ci si risente Domenica 23 Giugno!
Iniziamo la trasmissione parlando di Google: stavolta non l'azienda, ma il motore di ricerca. In un processo antitrust tuttora in corso ci si chiede se google abbia una quota enorme del mercato grazie alla qualità del suo prodotto, o grazie alla mole di dati che riceve. Proviamo a capire insieme la risposta (che potrebbe essere riassunta in "entrambe") passando per mappe, guerre di browser, contesti regionali... ma soprattutto, il potere del default.
Prime prove per piracy shield: nonostante gli annunci soddisfatti, ci sembra che i primi segnali non siano particolarmente rassicuranti. Però era solo un test.
7 anni fa Wikileaks pubblicava documenti segreti, provenienti dalla CIA, che mostravano le tecniche di spionaggio utilizzate dall'agenzia di spionaggio statunitense, come individuava i suoi obiettivi, e molto altro. Giorni fa è arrivata una condanna pesantissima: 40 anni di reclusione a Jesse Furman, che già ne ha scontati 6 nelle peggiori condizioni permesse dal sistema carcerario statunitense.
Un comunicato del politburo per la protezione dei dati personali annuncia che si procederà contro ChatGPT. Tra i motivi, l'acquisizione di dati senza base giuridica, trattamento inaccurato di dati personali.
Per concludere, in Giappone non sarà più obbligatorio depositare documentazione in floppy disk o cd-rom per i procedimenti burocratici.
Nella puntata di oggi apriamo con le proteste di Mozilla sui modi in cui i browser indipendenti (quindi principalmente il suo Firefox) vengono penalizzati. Uno dei principali è relativo al fatto che su Apple sono proibiti sia browser indipendenti come app a sé stanti, sia l'utilizzo dei motori di browser all'interno di app. La situazione è, in teoria, cambiata, almeno per chi vive in Unione Europea. Andiamo a vedere alcuni dettagli tecnici che ci fanno capire come i recenti cambi non risolvono completamente la situazione.
Continuiamo con una piccola analisi del sistema di allerta terremoti fatto da Google. Funziona? Come? Ma soprattutto, ti traccia?
Andiamo verso la chiusura raccontando di uno dei nostri utilizzi preferiti del nostro software preferito: Excel per fare analisi statistica in ambito accademico, Excel per truccare i dati, analisi forense dei file di Excel per dimostrare che era stato intenzionale.
In ultimo, HP ci confessa che vuole una relazione (abusiva) con i suoi clienti.
Nella puntata di oggi iniziamo raccontando un esempio di come funziona, nella pratica, la creazione di nuovi standard e nuove tecnologie nel web. Un sistema in teoria aperto, documentato, e che permette il fiorire di un ecosistema aperto come quello del web. Nella pratica, non è proprio così.
Ricorso GDPR contro Meta per il suo "Pay or OK" (ovvero: o paghi o rinunci alla privacy). La quale Meta trasforma i metadati in dati con la sua nuova feature "Link History".
Github è sempre più importante nell'infrastruttura software, tanto da non poter essere bloccato in Cina. Questo ha portato al suo utilizzo per la diffusione di materiali antigovernativi (contro lo stakanovismo del 996)... nonché di virus!
I pacemaker, così come gli altri dispositivi medici impiantabili, non solo non sono open source, ma non sono nemmeno esenti da bug. Del resto ce lo aveva detto uno che la sapeva lunga.
Il New York Times e altri quotidiani denunciano OpenAI per violazione del copyright; questa si difende appellandosi al fair use; dietro questa noiosa discussione si cela una idea pericolosa di cosa siano le tecnologie di IA. Nel frattempo, la stessa OpenAI cancella il divieto di utilizzo per finalità di guerra delle sue tecnologie.
Rientrati dall'estate, andiamo a riprendere un po' di notizie non necessariamente nuove, ma che ci eravamo persi.
Google propone Web Environment Integrity: un modo per rendere l'ambiente del web ancora più controllato dal suo monopolista (cioè Google stessa). È preoccupante, ma per adesso non sembra avere molto seguito. Forse non se ne farà nulla?
La commissione europea raggiunge, nuovamente, un accordo con gli USA sulla questione del passaggio dei dati. Qualcosa ci fa pensare che, anche questa volta, l'accordo non terrà. Domande e dubbi sui perché più "profondi" dell'accordo.
Passiamo poi al magico mondo delle rotaie. Anzitutto qualche aggiornamento su Roma e i molti Tram finanziati "per il Giubileo". Non è una gran sorpresa dire che solo uno ha delle discrete possibilità di essere realizzato entro il 2025. La sorpresa maggiore è che, invece, anche la Linea G (la trasformazione del trenino Termini-Centocelle in una metrotram Termini - Tor Vergata) pare avere molti problemi.
Allontanandoci da Roma scopriamo che il treno ad idrogeno non se la passa benissimo: sulla Brescia-Iseo-Edolo stanno valutando di interrompere gli interventi sull'idrogeno per passare all'elettrico+batteria. Ragioniamo quindi sui treni ad alimentazione mista (diesel, elettrico, batteria), i contesti in cui sono efficaci e quelli in cui non lo sono.
Quanto succede a Brescia richiama sicuramente le vicende tedesche; la Germania è stata tra le pioniere del treno ad idrogeno, ma ultimamente sta privilegiando l'elettrico a batteria o addirittura il diesel.
Iniziamo rispondendo alla domanda: cosa ha causato il crollo della Silicon Valley Bank? Quanto c'entra, questo, con il presente e il futuro del mondo del capitalismo tecnologico californiano?
Proseguiamo con un approfondimento sui sistemi di notifica "push" utilizzati sugli smartphone. Questi sono un mondo estremamente centralizzato, controllato da Google e Apple. Si è arrivati a questa situazione a causa dell'esigenza di risparmiare la batteria, permettendo quindi una maggiore autonomia energetica del dispositivo. Tuttavia le forti limitazioni all'uso di ogni altra tecnica che non passi da queste due aziende ci fanno dire che questa scelta va ben oltre le ragioni di efficienza energetica.
A proposito di privacy, uno studio della University of Pennsylvania ci conferma quello che un po' già sapevamo: le persone (nello studio, tutte su territorio americano) si rendono conto dell'importanza della protezione della privacy, hanno un'idea dei rischi connessi, ma non hanno chiaro (e tendono a sovrastimare) l'effettivo livello di protezione che scaturisce dalle loro scelte e le reali protezioni legali di cui godono.
Alcune nuove applicazioni dell'intelligenza artificiale: dal doppiaggio al... consulente onorario governativo?
La Apple ottimizza la censura in Cina affidandosi alla Tencent (colosso cinese); Amazon invece cancella libri a suo gusto.
Una puntata piena di argomenti che, come al solito, abbiamo affrontato male e approssimativamente. Però ci siamo divertiti e va bene così!
Almeno c'è tanta musica buona e l'intervento serio del compagno bravo che ci spiega quanto e come google e compagnia bella, tentino sistematicamente di appropriarsi dei nostri dati.