Terza trasmissione del ciclo sugli inquinanti atmosferici. Ci concentriamo sulle PM10 (polveri sottili) e le PM2.5 (polveri ultrasottili), sui loro effetti sulla salute, sul clima e sugli eventi atmosferici.
A fine trasmissione ospitiamo una corrispondenza dal parco dell'Aniene, per parlare di un bando per la concessione del parco ad aziende private.
Dopo una breve rassegna sul tema allarme smog e polveri sottili, passiamo ad una corrispondenza con un compagno No Tav. Aggiornamenti sullo stato dei lavori, sui conflitti d'interesse interni all'Osservatorio, ormai abbandonato da quasi tutti i Comuni della Valle, e sul progetto del cambio di sede del cantiere da Susa a Chiomonte. Infine il compagno ci parla di un progetto in via di sviluppo lanciato dal Comitato di Susa Mompantero: "I soldi ci sono", che faccia i conti in tasca a tutti i progetti di grandi e piccole opere dannose per il territorio sparse per l'Italia.
La questione rifiuti nel Lazio si fa sempre più contorta: i rifiuti infatti viaggiano da una provincia all'altra senza, apparentemente, seguire alcuna logica di prossimità ed economicità. In realtà lo scorso 4 febbraio la Regione Lazio ha inviato una diffida alle aziende del settore invitandole a collaborare. In pratica la regione ha concordato con le maggiori imprese (capitanate da Cerroni e Colucci) tariffe e modalità di smaltimento e smistamento senza la partecipazione degli altri enti locali. Ne parliamo con l'avvocato del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano. Trattiamo poi un argomento che sarà sulla cresta dell'onda nel futuro più prossimo: il fracking ovvero la fratturazione idraulica delle rocce di scisto per l'estrazione di gas e petrolio. Abbiamo degli esempi in Italia ancora poco noti: in particolare Grosseto e il Sulcis.
In conclusione aggiorniamo sui dati delle polveri sottili diffusi dall'azienda LTF, costruttrice del TAV in Val di Susa e sugli ultimi avvenimenti giudiziari che vedono la condanna a due anni e due mesi di Paolo e Forgi, due attivisti Notav. Chiudiamo con una notizia lampo dal Giappone che, in barba alle proteste della scorsa settimana, ha riattivato due reattori bloccati nel 2011.