Dal 9 al 11 ottobre Ancona ospiterà il summit dei ministri del G7 dedicato alla salute. Non poteva arrivare in un posto peggiore. La Regione Marche vede da anni il declino del suo sistema sanitario pubblico. L’Italia “vanta” 37 miliardi di tagli alla sanità pubblica soltanto nel decennio 2010-2020 e le Marche si trovano al dodicesimo posto tra le regioni italiane nel saper garantire le cure essenziali ai propri cittadini. Nel 2023 è stato approvato un bilancio di previsione che prevede tagli per 148 milioni di euro mentre il Governo Meloni taglia altri 1,2 miliardi alla sanità nazionale.
L'appello della campagna di mobilitazione contro il G7 Salute che si terrà questa settimana ad Ancona.
Durante la settimana tante iniziative per dire un secco NO al loro modello di salute e mettere al centro i bisogni dei territori e i diritti di chi li abita.
Il 13 giugno il ControVertice sull'emergenza climatica e i fossili, tema snobbato dal G7 ufficiale, si svolgerà a Brindisi al MediaPorto, Biblioteca Provinciale, Viale Commenda, dalle ore 9.00 alle 14.00, con interventi accademici, ONG europee e internazionali, coorganizzato dalla Campagna Nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile.
Il 14 al 15 giugno le iniziative su guerre e riarmo, con interventi anche da ONG israeliane e palestinesi, si svolgeranno alla Masseria Refrigerio, vicino a Costa Merlata.
Unx compagnx pugliese ci parla del coordinamento Gsim (ci siamo), nato in Puglia ad ottobre e che vuole provareacostruire uno spazio assembleare conunacoscienzameridionaleedintersezionale condivisachepossaavvalorareepotenziarel'unicitàdiognilottaeportarcialsummitdelG7 chesiterràinPugliadal13al15giugno2024,percontinuareacreareesperimentareinsieme mondi radicalmente diversi e migliori.
Invitano soggettività,collettiveerealtà socialiil22-23-24MarzoaBari,percostruireinsiemequestoprocessoversoe oltre il G7.
Per restare informatx di seguito il link ai vari canali e al comunicato di convocazione:
Nel corso delle manifestazioni contro il g7 a Torino, l'ultimo fine settimana di settembre, un compagno è stato arrestato entro 48 ore dal reato commesso, come previsto dalle nuove norme sull'arresto in flagranza differita contenute nel decreto sicurezza. Insieme a questo compagno ripercorriamo le fasi del suo arresto e cerchiamo di capire come questo nuova misura possa andare ad impattare sui movimenti sociali e di protesta.
In seguito alle mobilitazioni contro il G7 tenutosi a Torino nello scorso fine settimana due compagni sono stati condotti in carcere. con l'accusa di resistenza aggravata e lesioni. Gli ultimi aggiornamenti sulla loro situazione e sulle modalità con cui si è giunti all'arresto
Corrispondenze dal corteo Reset g7. Il primo audio con un compagno di Roma che racconta la partenza del corteo.
Nel secondo audio una compagna di Torino racconta le motivazioni le pratiche e le modalità con le quali il corteo attraversa la città verso la Reggia di Venaria.
Nel terzo un altro compagno romano racconta il tentativo della polizia di bloccare il corteo.
Prosegue, dopo Taormina, il tour italiano delle grandi potenze economiche mondiali (Usa, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Canada).
Ieri si è svolta una partecipata assemblea, a Torino, in vista del G7 del lavoro, dell'industria e della scienza in programma a Venaria (TO) con centinaia di persone presenti tra realtà territoriali, sindacati di base, associazioni e studenti.
Verso il G7 di Taormina di questa settimana abbiamo contattato una compagna di Palermo per parlare della mobilitazione che si terrà il 27 Maggio ai Giardini Naxos e per condividere alcune riflessioni insieme.
Riportiamo il comunicato dell'assemblea pubblica che si terrà il giorno precedente, il 26 Maggio sempre ai Giardini Naxos.
Il 27 maggio sfileremo in corteo sul Lungomare di Giardini-Naxos a ridosso della zona rossa del G7. Lo faremo perché la riunione dei cosiddetti “sette grandi” è la rappresentazione politica di una diseguaglianza globale spaventosa per la quale pochissime persone concentrano nelle loro mani gran parte della ricchezza prodotta nel nostro pianeta. Lo faremo perché le politiche economiche dei “sette grandi” spingono sempre più persone nella povertà e distruggono il sistema di garanzie sociali conquistate in occidente con decenni di lotte.
Lo faremo perché a Taormina verrà messa a punto la guerra ai migranti, quella strategia criminale finalizzata ad impedire a chi vuole conquistare una possibilità di vita per sé, per le proprie famiglie e per le proprie comunità di farlo. Ai muri che questa strategia vuole costruire noi rispondiamo con l’affermazione della libera circolazione delle persone. Il 27 maggio saremo a Giardini-Naxos per opporci alle politiche belliche dei “sette grandi”, che vedono la nostra terra (con la base di Sigonella e il Muos) disposta come avamposto fondamentale della guerra permanente, finalizzata a mantenere il controllo politico sui paesi aggrediti e controllarne le risorse energetiche, causando miseria e migrazioni. Ci saremo per opporci alla svolta razzista, xenofoba e maschilista che la figura di Trump (sarà la sua prima vera apparizione sulla scena globale) rappresenta.
Saremo in piazza perché pensiamo che la tecnologia vada utilizzata per migliorare la condizione di vita delle persone e non per mettere in atto sistemi di controllo sociale che mimetizzano dietro le espressioni “smart city” e “cybersecurity” e perché vogliamo difendere il pianeta dalla distruzione ambientale cui il sistema economico ci sta conducendo, nonostante le tesi negazioniste tendano a nasconderlo.
Il 27 maggio sfileremo in corteo per rivendicare il sacrosanto diritto di dire la nostra, di portare in piazza i nostri contenuti e, attraverso questo, di rivendicare il diritto all’autodeterminazione. Ma, soprattutto, il 27 maggio staremo col fiato sul collo dei potenti perché il g7 è una vera e propria occupazione militare, uno schiaffo tirato in faccia agli abitanti di questa terra. Da mesi, ormai, infatti, la libertà dei cittadini è limitata e tutti i poteri locali sono commissariati.
Per questo G7 una terra marginalizzata, umiliata, inquinata viene usata come il parco-giochi delle famiglie dei potenti. Una terra desertificata da generazioni di amministratori corrotti e che oggi si stendono supini ai piedi dei potenti viene utilizzata come un ottovolante dove poter fare muovere i loro aeromobili.
Noi alziamo la testa per difendere la nostra dignità. Chiediamo a tutti voi di farlo insieme a noi.