Al di là della retorica mainistream "sull'accoglienza" dei e delle ucraine in fuga dal loro paese, le frontiere aperte, gli sforzi di tutti e tutte, la realtà della fortezza Europa è la solita: apertura per chiunque è in fuga dall'Ucraina e di pelle bianca, per tutte e tutti gli altri, le porte dell'Europa sono chiuse. Lo scenario ce lo racconta un compagno di Bergamo.
Racconto del sistema di accoglienza dei rifugiati e dell'atmosfera tesa al confine tra Polonia e Ucraina.
Anche più all'interno, a Cracovia, pesante presenza militare.
Al telefono con Antonio Mazzeo parliamo della decisione dell'Italia di inviare armi all'Ucraina e dell'aumento delle spese militari; delle prossime mobilitazioni contro la guerra; del militarismo che entra nella scuola.
Al telefono con Annalisa Camilli, giornalista per Internazionale - in questo momento a Leopoli - parliamo della situazione al confine tra Ucraina e Polonia.
Polonia, Europa, Mondo. Un nuovo attacco internazionale contro le donne, le loro lotte e le lotte di tutti gli sfruttati. La Polonia è oggi la punta di lancia dell’attacco internazionale che ha di mira non solo l’autodeterminazione delle donne in tutto il pianeta, ma anche il controllo e l’irregimentazione del mondo degli oppressi, a cominciare da chi si oppone ai governi e ai loro programmi di ripresa dell’accumulazione dei profitti. Che la Polonia sia la patria dell’oscurantismo è ormai noto, che le donne polacche stiano conducendo da anni una battaglia di massa per ottenere il diritto di decidere sui loro corpi ed essere assistite nell’interruzione di gravidanza anche. Ma ora è in atto un nuovo, più forsennato attacco di cui si è fatto promotore il movimento Pro-right to life (Per il diritto alla vita), guidato da una delle più influenti organizzazioni oscurantiste polacche, ampiamente collusa con la chiesa cattolica e il governo di quel paese.
L’organizzazione polacca che va per la maggiore (Ordo Iuris) è una filiazione di una fortissima organizzazione brasiliana (la TFP, ossia Tradizione, famiglia e proprietà: tutto un programma!), a sua volta collegata con innumerevoli organizzazioni Usa dello stesso stampo, che stanno scalando, con l’appoggio dei trumpisti e delle destre in crescita, il potere. Ne parliamo con una compagna del Comitato 23 settembre
Da giorni ormai in centinaia di città polacche, campagne comprese, migliaia di donne manifestano contro la sentenza della Corte costituzionale che ha vietato l’aborto anche in caso di gravi malformazioni del feto, rendendo ancora più restrittiva una legge tra le più rigide d'Europa. Facciamo il punto con una compagna.
Una compagna di Non una di meno di Roma ci racconta della mobilitazione sotto l'ambasciata polacca in sostegno delle lotte delle donne polacche per il diritto all'aborto, fortemente limitata dall'ultima sentenza della Corte Costituzionale; concludiamo parlando dei Consultori nella nostra città e della conferenza stampa di venerdì 30 ottobre h 11.00 sotto il consultorio di Via Spencer,282 organizzata dal Coordinamento delle Assemblee delle donne e delle libere soggettività Lazio.
Una compagna femminista dalla Polonia ci racconta il movimento delle donne polacche, le riforme al voto in parlamento, l'ingerenza della chiesa cattolica e le manifestazioni per l'accesso all'aborto sicuro che stanno attraversando il paese.
Parliamo con una donna polacca del movimento che ha animato la Polonia in questi ultimi mesi. Ragioniamo su come è nata la lotta per i diritti e per la difesa del diritto all'aborto, quali sono i canali dove si snodano le lotte.